MOTU PROPRIO SUL SERVIZIO DELLA CARITÀ
testo INTEGRALE del motu proprio; varie news del Vaticano su questo motu proprio
Estraggo art.7§2«Per garantire la testimonianza evangelica nel servizio della carità, il Vescovo diocesano curi che quanti operano nella pastorale caritativa della Chiesa, accanto alla dovuta competenza professionale, diano esempio di vita cristiana e testimonino una formazione del cuore che documenti una fede all'opera nella carità. A tale scopo provveda alla loro formazione anche in ambito teologico e pastorale, con specifici curricula concertati con i dirigenti dei vari organismi e con adeguate offerte di vita spirituale.»
Estraggo dal proemio: «l’azione pratica resta insufficiente se in essa non si rende percepibile l’amore per l’uomo, un amore che si nutre dell’incontro con Cristo» (ibid., 34). Pertanto, nell’attività caritativa, le tante organizzazioni cattoliche non devono limitarsi ad una mera raccolta o distribuzione di fondi, ma devono sempre avere una speciale attenzione per la persona che è nel bisogno e svolgere, altresì, una preziosa funzione pedagogica nella comunità cristiana, favorendo l’educazione alla condivisione, al rispetto e all’amore secondo la logica del Vangelo di Cristo. L’attività caritativa della Chiesa, infatti, a tutti i livelli, deve evitare il rischio di dissolversi nella comune organizzazione assistenziale, divenendone una semplice variante (cfr ibid., 31)
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 18/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: domande a M. Introvigne; Fede> Chiesa> Lettere
↑2013.01.17 Nel mondo c’è una terribile fame di Dio, dice il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che all’OR ripete che sarà «la mancanza di questo cibo che è Dio» a provocare «tante sofferenze nel mondo» ... «da lungo tempo è in atto un processo ben studiato. Si usano concetti sui quali apparentemente trovare una larga condivisione: salute riproduttiva, diritti dell’uomo, empowerment of women, gender equality, per spianare in realtà la strada a una antropologia in base alla quale l’uomo può decidere di sé in totale autonomia» ... «... con una volontà decostruzionista del matrimonio e della famiglia ci si vuole avviare a smantellare la differenza naturale tra uomo e donna, per giungere all’equiparazione del matrimonio naturale con la convivenza omosessuale. Tutto ciò sta portando l’Occidente alla decadenza morale».
↑2012.12.04 Questa Lettera Apostolica, in forma di Motu proprio, porta alle logiche conseguenze pastorali e istituzionali il fatto che «L'intima natura della Chiesa si esprime in un triplice compito: annuncio della Parola di Dio (kerygma-martyrìa), celebrazione dei Sacramenti (leiturgìa), servizio della carità (diakonìa). Sono compiti che si presuppongono a vicenda e non possono essere separati l’uno dall’altro. La carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza»
↑2012.12.03 Pietre vive riassume così: c’è bisogno anche di un’«organizzazione quale presupposto per un servizio comunitario ordinato» organizzazione articolata pure mediante espressioni istituzionali... ruolo rafforzato dei vescovi nell'organizzare le attività caritative, nel stimolarle e garantirne efficacia e operatività”. [CzzC: Non leggo traccia della necessità che il Vescovo curi che intenti, formazione e comportamenti documentino la fede onde evitare il rischio di dissolversi nella comune organizzazione assistenziale, divenendone una semplice variante. Tale rischio mi pare abbondante in Trentino; da certe parti si preferisce scrivere che la carità è Dio piuttosto che Deus Caritas est, che la veritas sta nella caritate piuttosto che ci muova la Caritas in Veritate, che la libertà ci fa veri piuttosto che la verità ci fa liberi]
↑2012.12.02 Da Osservatore romano: Motu proprio sul servizio della Carità. [CzzC: un’amica mi segnalò il commento di M.Introvigne che commentai così formulando 4 domande che inviai a M.Introvigne]. Asianews: “il Vescovo sia l’anima della carità”. Il Pontificio Consiglio Cor Unum commenta il Motu Proprio: "il Vescovo Ministro della carità".
↑2012.12.01 Mons. Dal Toso/Radio vaticana: evidenzia le responsabilità del vescovo; Adnkronos: entrerà in vigore il 10/12. Avvenire: la carità essenza della Chiesa. La Stampa: No errori di dottrina cattolica; possibile togliere nome 'cattolico'
↑2012.11.11 firma del testo del motu proprio, qui in edizione integrale sul vaticano