COMUNIONE SULLA MANO - risposte ad alcune domande
che rilette nel 2024 mi fanno rabbrividire per la distanza rispetto all’attuale situazione dello sparuto gregge che ancora frequenta
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: riconoscere Cristo; Chiesa, sacramenti, ospitalità eucaristica; sacrificio? adorazione; eucaristia secondo lutero; Amoris Laetitia e dubia; ai conviventi; c2s
↑2012.03.23 ringrazio C. per avermi fatto conoscere questo testo
COMUNIONE SULLA MANO - risposte ad alcune domande
Pro-manuscripto
La Chiesa è e deve sentirsi sottoposta all'Eucaristia. Dunque... dev'essere serva e non padrona!
per ordinazioni rivolgersi a: Don Enzo Boninsegna Via .....VR Tel. e Fax: 045...... - Cell.: 338-.....
[CzzC: con questo prefisso e colore siglo come al solito i miei commenti che troverai fino a pagina 7 di 34, quando stanco ho abbandonato la lettura]
PRESENTAZIONE
In certe situazioni è fin troppo comodo far parte del gregge, anche perché lo stare nel gregge viene quasi sempre giudicato come "obbedienza" e il porsi ai margini viene bollato come "ribellione".
Il presente libretto è un prezioso contributo offerto da un sacerdote romano per far luce su un problema spinoso. E oggi, particolarmente, di far luce c'è assoluto bisogno, vista la confusione e il polverone che hanno sollevato i sostenitori della Comunione sulla mano, per far sì che si vedano soltanto le ragioni "pro" (ma ci sono poi queste ragioni?) e non si vedano anche le ben più gravi "contro".
Chi fa il male ama le tenebre, non ama cioè che si mettano in luce le ragioni contrarie alla sua scelta.
In queste pagine si trovano esposti brevemente, ma in modo chiaro, semplice e convincente, i termini di un problema molto più complesso e molto più delicato di quanto cercano di far credere i sempliciotti e gli imbroglioni.
Coloro che hanno costretto la Chiesa a cedere e a concedere la Comunione sulla mano, hanno già e di gran lunga superato i limiti fissati dalla Conferenza Episcopale Italiana e approvati dal Papa.
Questi signori non hanno legge: le loro voglie, le loro manie sono la loro legge! E questa "loro legge" deve valere per tutti!
Gli ostinati sostenitori della Comunione sulla mano sono attivissimi nel darsi da fare per perseguire il loro scopo: far sparire del tutto la Comunione in bocca.
Mentre invece, tra chi ama l'Eucaristia, ben pochi sono altrettanto impegnati nella "buona battaglia", nella difesa di ciò in cui credono e di ciò che amano.
Molti buoni cristiani si rifiutano di ricevere il Corpo del Signore sulla mano; soffrono sinceramente per questa assurda "novità" e per le profanazioni a cui va incontro Gesù Eucaristia, ma ... tutto finisce lì.
È doveroso, invece, che ogni cristiano difenda l'Eucaristia, se non altro contribuendo a far luce e cioè a far conoscere ad altri cristiani le ragioni per cui non si deve accettare, e tanto meno chiedere, la Comunione sulla mano.
Confido che chi si troverà tra le mani questo libretto contribuisca a diffonderlo tra gli amici e i conoscenti. Sarà un prezioso servizio reso al Signore, alla Chiesa e ai suoi fratelli di fede. don Enzo Boninsegna
Verona, 2 giugno 1991 Solennità del Corpo e Sangue del Signore
È vero che ora anche in Italia si può ricevere la Comunione sulla mano come già avviene in altre nazioni?
Sì, giuridicamente parlando, è vero. La Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) in data 19 luglio 1989, ha stabilito quanto segue: [CzzC: qui occorrerebbe il link al documento completo]
a) Nelle diocesi si può distribuire la Comunione anche deponendola sulla mano del fedeli.
b) Il modo consueto di ricevere la Comunione deponendo la Particola sulla lingua rimane "del tutto conveniente" e i fedeli potranno scegliere tra l'uno e l'altro modo.
c) Prima d'introdurre la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano, dovrà essere fatta una congrua catechesi che illustri i vari punti dell'istruzione e in particolare il significato della nuova prassi.
d) Il fedele che desidera ricevere la Comunione sulla mano, presenta al Ministro entrambe le mani, una sull'altra (la sinistra sopra la destra) e mentre riceve con rispetto e devozione il Corpo di Cristo risponde "Amen"; facendo un leggero inchino. Quindi, davanti al Ministro, o appena spostato di lato per consentire a colui che segue di avanzare, porta alla bocca l'Ostia consacrata prendendola con le dita dal palmo della mano. Ciascuno faccia attenzione di non lasciare cadere nessun frammento. Le ostie siano confezionate in maniera tale da facilitare questa precauzione.
e) Si raccomanda a tutti, in particolare ai bambini e agli adolescenti, la pulizia delle mani e la compostezza dei gesti, anch'essi segno esterno della fede e della venerazione interiore verso l'Eucaristia.
f) Dopo l'introduzione della nuova forma, per qualche domenica, laici preparati, sotto la guida del Sacerdote, vigilino con delicatezza e discrezione perché la distribuzione avvenga in modo corretto e degno.
g) La possibilità della Comunione sulla mano sarà introdotta nelle nostre chiese a partire dalla Domenica prima di Avvento, 3 dicembre 1989, al fine di consentire la summenzionata previa catechesi. [CzzC: a me pare che da noi si poteva sulla mano anni prima di questa data, o sbaglio?]
Qual è il senso di questa novità liturgica voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana?
La Chiesa permette ora di ricevere la Comunione anche sulla mano, però non lo comanda affatto, non obbliga, non impone un dovere, non vincola nessuno. I fedeli, quindi, sono liberi di ricevere la Comunione sulla lingua o sulla mano. Nel caso che qualche sacerdote ribelle alle disposizioni della Chiesa (la quale vuole che la possibilità di ricevere la Comunione in bocca sia conservata), tenti di imporre la Comunione sulla mano, i fedeli, senza lasciarsi intimidire da nessuno, devono opporre un garbato ma fermo rifiuto, dando così prova di consapevolezza e di fortezza cristiana [CzzC: occorrerebbe linkare documento CEI al riguardo]
Alcuni dicono che nei primi tempi della Chiesa l'Eucaristia veniva data in mano. È vero?
Nei primi tempi del Cristianesimo c'era l'uso di dare la Comunione sulle mani perché, a causa delle frequenti persecuzioni contro i cristiani, la Chiesa si trovò nella necessità di permettere ai fedeli non solo di ricevere la Comunione sulla mano, ma di portarsela a casa e là di conservarla, affinché, in caso di pericolo imminente, di arresto improvviso, potessero comunicarsi per ricevere da Gesù Eucaristico la fortezza di affrontare anche il martirio. Finite le persecuzioni, l'uso di ricevere la Comunione sulla mano non durò a lungo, perché gli inconvenienti, le irriverenze e le profanazioni di Gesù Eucaristico furono tante e tali da indurre la Chiesa a introdurre l'uso di dare la Comunione sulla lingua.
Nel quarto secolo, infatti, la Comunione sulle mani era considerata una pratica eccezionale, permessa soltanto in circostanze speciali. Così San Basilio, Vescovo di Cesarea (370-379), dice chiaramente che il potere di ricevere la Comunione sulla mano è permesso solo in tempo di persecuzione, o, come accadde con i Monaci del deserto, quando ad amministrarla non c'era alcun sacerdote o diacono.
All'inizio del quinto secolo il Papa San Leone Magno (440-461) afferma che il ricevere la Comunione sulla lingua è un uso corrente. Poi, nel Sinodo di Rouen (650) fu dichiarato di non potersi più dare la Comunione sulla mano e venne decretato di darla esclusivamente sulla lingua.
Non le pare che le parole di Gesù: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo" (Mt 26, 26), autorizzino anche i semplici fedeli a ricevere la Comunione sulla mano?
No, perché nell'ultima cena gli Apostoli, quando presero nelle loro mani il Pane Santo offerto a loro da Gesù, erano già Sacerdoti, perché consacrati poco prima da Cristo con le parole: "Fate questo in memoria di me" (Lc 22, 19).
Cessate, come abbiamo già detto, le persecuzioni dei primi secoli, la Chiesa riservò l'amministrazione della Comunione ai soli sacerdoti. San Tommaso d'Aquino, il più grande Teologo della Chiesa, dice: "Il Corpo di Cristo appartiene ai Sacerdoti... Esso non sia toccato da nessuno che non sia consacrato, nessun'altra persona ha il diritto di toccarlo, eccetto in casi di estrema necessità". E il Concilio di Trento dichiara: "L'uso che solo il sacerdote dia la Comunione con le sue mani consacrate è tradizione apostolica".
Per alcuni il ritorno all'uso liturgico dei primi tempi della Chiesa è una cosa lodevole, è un grande progresso, un segno di crescita spirituale. È vero questo?
No. Nell'enciclica "Mediator Dei", a coloro che cercavano di ripristinare certe cerimonie e riti antichi, Pio XII rispose: "Un antico uso non è, a motivo della sua antichità, il migliore, sia in se stesso, sia in relazione ai tempi posteriori".
Il ritorno alle origini della Chiesa, in materia di disciplina liturgica, è essenzialmente antistorico, perché equivale non a un progresso, ma ad un anacronistico regresso. Sarebbe, per esempio, un progresso se noi, abituati ai vantaggi della moderna illuminazione elettrica che inonda di luce le nostre case, le nostre vie, ecc..., volessimo ritornare ai tempi antichi quando, per avere un po' di luce, si doveva ricorrere alle torce, alle candele, alle lucerne a olio? No certamente, sarebbe un assurdo regresso. [CzzC: l’affermazione di Pio XII è corretta, nel senso che il ripristino di un antico uso non può essere vantato come buono per il semplice “motivo della sua antichità”, ma il seguito del tuo argomentare è fragile perché estende l’intendimento fino all’inapplicabile; vorrei vedere come tu contorceresti questo labile ragionamento di fronte al recente rilancio della Messa in Latino].
Così il ritorno all'uso primitivo della Comunione sulla mano non è un progresso, ma un doloroso regresso. [CzzC: doloroso regresso non direi, è una riforma condivisa ampiamente, e una prassi corretta se attuata nell’ambito delle relative raccomandazioni; male sono gli abusi, peraltro ineliminabili anche nella forma tradizionale, e se ora gli abusi ci apparissero più frequenti, sarebbe il caso di appurare se ciò deriva proprio dall’aver introdotto la Comunione “alla mano” o piuttosto dal crescente menefreghismo generalizzato nei confronti delle cose di Chiesa]. Infatti, già a quei tempi, il suo uso mostrò abbastanza chiaramente tutti gli inconvenienti che ne derivavano e che gli scritti dei Padri della Chiesa stanno ad attestare. Per questo la Chiesa, appena trovò il modo migliore della Comunione sulla lingua, abolì completamente l'antico uso della Comunione sulla mano. [CzzC: ma se la Chiesa ha ripristinati quell’uso, non lo fece per indifferenza verso i temuti inconvenienti, ma per correlazione con l’evoluzione di cultura e costumi nei secoli; semper reformanda est; che diremmo se ancora oggi la Chiesa imponesse la prassi di “purificare” le neomamme perché rese impure dal parto? O se pregassimo ancora per gli ebrei definendoli “perfidi”? Certe riforme potrebbero apparti più buone di altre, ma, quando approvate dalla Chiesa, chi pretendi di essere tu che osi definirne qualcuna deplorevole o diabolica?].
Ma perché allora il ritorno all'uso antico viene oggi esaltato così tanto?
Il ritorno all'uso antico della Comunione sulla mano è in realtà una delle tante bandiere di comodo sventolate dai modernisti. Vorrei chiedere loro: "Visto che voi esaltate tanto la Comunione sulla mano come un glorioso ritorno all'antico, perché allora non esaltate il ripristino dell'antico digiuno eucaristico (dalla mezzanotte al momento della Comunione)? [CzzC: ti risponderebbero che non è stata introdotta semplicemente come ritorno all’antico, ma come prassi più conforme all’incarnarsi nell’oggi della sequela di Cristo trovando confortevole che tale modalità sia già stata ben esperita in antico; non mi stupirei che analogo criterio venisse adottato fra qualche decennio per consacrare presbiteri alcuni uomini attempati ancorché sposati (come fu per i primi seguaci di Cristo) se rispondenti a particolari severi criteri di selezione vocazionale]. E perché non esaltate il ripristino della veste sacerdotale, voluta e tante volte raccomandata dal Papa? Non lo fate perché non vi conviene! Voi che, in campo liturgico, esaltate il ritorno all'antico, perché in campo dottrinale non siete più per 'l'antico', ma per il 'nuovo' con la scusa che i tempi sono cambiati?': Perciò il ritorno all'uso antico della Comunione sulla mano e una dolorosa retrocessione dal meglio al peggio; forse è mancanza di fede nella presenza reale di Gesù nell'Eucaristia; forse è diabolica volontà di esporre l'Ostia Santa a irriverenze e profanazioni!
Ma allora perché, dopo oltre mille anni, la Comunione in mano è stata ancora permessa?
Dopo il Concilio Vaticano II, il deplorevole abuso della Comunione sulla mano è stato introdotto in alcune nazioni nordiche influenzate dal protestantesimo e tale abuso si e infiltrato purtroppo, qua e là, anche in Italia.
Paolo VI, opposto un secco rifiuto, impose di restare fermi al modo tradizionale di ricevere la Comunione sulla lingua, segnalando alcuni motivi della sua contrarietà:
- il timore che la Comunione data sulla mano avrebbe illanguidito la fede e il fervore eucaristico del popolo;
- la Comunione sulla lingua previene molto più efficacemente il pericolo delle profanazioni e della caduta dei frammenti;
- si sarebbe prestata a un travisamento del profondo significato del dogma, secondo teorie ereticali serpeggianti fin da allora.
[CzzC: sarebbe opportuno linkare il testo papale da cui questi estratti]
Per tutti questi motivi il Papa Paolo VI, mentre da una parte esortava con fermezza a restare fedeli alla Comunione sulla lingua, dall'altra parte consultava l'Episcopato universale. I Vescovi, a stragrande maggioranza, si pronunziarono a favore della Comunione sulla lingua.
In seguito Paolo VI (non sappiamo per quale tenebroso mistero) [CzzC: allusione piuttosto irriverente verso quel Papa, che, non dimentichiamolo, fu il Papa della ultracoraggiosa enciclica Humanae vitae], con l'Istruzione "Memoriale Domini" (28-05-1969) concedeva il permesso della Comunione sulla mano soltanto nel caso che la maggioranza dei due terzi di ciascuna Conferenza Episcopale avesse insistito.
Ora, anche la Conferenza Episcopale Italiana, dopo aver resistito per vent'anni, ha ceduto, e così anche in Italia è stato concesso il permesso della Comunione sulla mano.
Alcuni dicono che la Comunione sulla mano è conveniente per motivi di igiene, perché evita al sacerdote il rischio di toccare la lingua dei fedeli e quindi di diffondere infezioni come ad esempio l'AIDS. Non è una buona ragione?
Premesso che l'Aids non si trasmette con la saliva, ma con altri mezzi e comportamenti ormai ben noti a tutti, si può rispondere che la preoccupazione dell'igiene è del tutto pretestuosa, poiché l'inconveniente di toccare la lingua del fedeli accade molto raramente, infatti sia il Sacerdote che i fedeli usano la massima diligenza per evitarlo. E se qualche volta (ripeto: caso raro) si dovesse verificare, il Sacerdote può rimediare subito, lavandosi l'estremità delle dita con l'acqua dell'ampollina disponibile sull'altare.
Nelle sacrestie c'è sempre un lavandino con acqua corrente e proprio per motivo di igiene, il Sacerdote, prima di celebrare la Messa, si lava le mani. Durante la Messa, dopo l'offertorio, il Sacerdote si lava ancora una volta le dita. Quindi il motivo dell'igiene non regge affatto.
Invece è proprio con la Comunione sulla mano che i fedeli divengono veicolo di infezioni contro se stessi. Infatti, le mani che ricevono l'Ostia hanno toccato ringhiere e maniglie di case e di negozi, hanno toccato sostegni di autobus, hanno maneggiato denaro carico di microbi, hanno stretto la mano di conoscenti e dello stesso vicino di banco nel dargli il solito "segno di pace", ecc...! E i bambini, che giocano con tutto, hanno le mani pulite?
E perché quando ci si comunica sotto le due specie per "intinzione" (cioè intingendo la Particola nel Vino Consacrato) è prescritto di dare l'Ostia soltanto sulla lingua? Il motivo di igiene in questo caso non vale più?
Soltanto l'ipocrisia può suggerire la Comunione sulla mano per motivi di igiene!
[CzzC: direi che non è il caso di insistere troppo su questioni di igiene perché non sarebbe questo l’argomento forte né per l’uno né per l’altro dei fronti di argomentazione contrapposti]
Qualcuno dice che è poco serio e dignitoso ricevere la Comunione sulla lingua, facendosi imboccare come un bambino!
Questo non è vero, perché l'Eucaristia non è un cibo umano, ma è un Cibo divino. La Comunione è la consumazione della Vittima Divina, Gesù Cristo, immolato misticamente nella Santa Messa, che è la rinnovazione del sacrificio della Croce.
L'uomo, davanti a Dio, non può mai presumere di essere "adulto", ma deve invece sentirsi e comportarsi come un "bambino"; sempre bisognoso di essere "imboccato", nella piena consapevolezza della propria assoluta impotenza nel campo soprannaturale.
[CzzC: a mio avviso, questo è proprio l’argomento forte dei tifa-solo-mano: per ingraziarsi i Protestanti e analogamente poco credendo nella Presenza, non amano genuflettersi al Tabernacolo i dipendere dal Ministro dell’Eucaristia, di cui può fare a meno l’uomo in rapporto diretto con Dio; laddove vedessi questa surrettizia motivazione, reagirei in difesa, come avvenne nel caso della C2S.½SS dic2012 nella mia Parrocchia]
Un argomento a cui si appellano i contrari alla Comunione in mano é che con questo modo di dare l'Eucaristia vanno persi dei frammenti in cui sarebbe presente Gesù Cristo. Ma che senso ha questa obiezione? Può essere presente Cristo in un piccolo frammento?
Alcuni teologi moderni, eretici, insegnano che nei frammenti (particelle, anche piccolissime, staccatesi dalla Particola consacrata) non c'è Cristo. La Chiesa invece, nel Concilio di Firenze (1437-1445) e nel Concilio di Trento (1545-1563), ha definito infallibilmente che Gesù Cristo è presente tanto nei frammenti, quanto nell'Ostia intera.
È assolutamente arbitrario, come vorrebbero gli eretici moderni, precisare la grandezza del frammento, a cui accennano i due Concili, perché vi sia la presenza di Cristo.
L'unico criterio pratico è quello fondato sulla facoltà visiva di ogni individuo nomale. È innegabile, infatti, che finché un frammento è "umanamente" visibile, anche se di grandezza minima, in esso sussistono tutte le proprietà fisiche specifiche del pane, indicative certamente della reale presenza di Cristo.
L'oro, anche se ridotto a pulviscolo appena visibile, resta oro, non cambia natura diventando, per esempio, ferro. Perciò è falso quanto dicono gli eretici moderni e cioè che "nessuno chiama più pane un pezzetto macinato e ridotto in polvere". Il pane, anche ridotto in polvere, resta sempre pane, come il "pan grattato" che le casalinghe usano per preparare certe vivande, così come usano lo zucchero, il caffè, il sale, il pepe, polverizzati a tal punto da risultare appena palpabili, perché nessuna delle loro quasi microscopiche particelle perde la sua natura.
Quindi è chiaro che la natura di una sostanza è "tutta" in "tutte" le parti che la contengono, così, per esempio, in tutte le parti dell'aria c'è la natura dell'aria, in tutte le parti anche minime del pane c'è la sostanza del pane.
Per questo, fin dai primi tempi della Chiesa, uno dei più angosciosi motivi di trepidazione, era la caduta a terra dei frammenti.
Tertulliano (160-222) scrive: "Soffriamo quando per disgrazia succede che qualcosa del Calice o del Pane consacrato ci cade a terra".
E San Ippolito (2° e 3° sec.) raccomanda: "Ciascuno stia attento che qualche frammento non abbia a cadere a terra e perdersi, perché è il Corpo di Cristo.
San Cirillo di Gerusalemme (316-386) poi esorta vivamente: "Nessuna particella del Pane consacrato vada perduta, perché molto più preziosa dell'oro e delle gemme".
Perciò anche nei frammenti più piccoli c'è realmente presente Gesù Cristo.
Per questo motivo si usa il piattino sotto il mento dei fedeli che ricevono la Comunione sulla lingua, affinché nessun frammento cada per terra.
Ora, se con la Comunione sulla lingua, nonostante queste precauzioni, qualche frammento cade sul piattino, il Sacerdote lo preleva e lo mette nel calice. Ma con la Comunione sulla mano chi potrà impedire la caduta dei frammenti sul pavimento della Chiesa, dove saranno calpestati?
"Che questi frammenti siano grandi o piccoli, che siano tanti o pochi, non cambia la sostanza del problema e cioè si avrà la sistematica profanazione del Corpo del Signore."
[CzzC: è lodevole questa attenzione ai frammenti, e dovremmo guardarci da chi ne banalizzasse la dispersione, ma tale attenzione non può divenire ossessione tanto predominante da demonizzare l’uso di ricevere la comunione sulla mano e definirlo abuso di diabolica invenzione].
Chi è contrario alla Comunione in mano sostiene inoltre che questo nuovo modo di dare l'Ostia favorirà anche la volontaria profanazione dell'Eucaristia da parte di alcuni malintenzionati: Non è una scusa campata in aria?
La Comunione sulla mano corrisponde a un preciso piano predisposto dai nemici di Cristo e della sua Chiesa. Il periodico francese "Vers demain", rivelando nel 1970 un piano massonico, dava la seguente informazione: [CzzC: qui occorrerebbero riferimenti oggettivi, prove, altrimenti si rischia di diffondere false certezze (ancorché sia facilmente indovinabile quali decisioni ecclesiastiche i massoni caldeggerebbero e quali aborriscano): che i massoni apprezzino talune riforme della Chiesa non significa che la Chiesa per fare buone riforme debba fare solo quelle che i massoni osteggiassero; la Chiesa nel decidere non si deve far condizionare né dal disprezzo né dal plauso dei massoni o di altri maestri di pensiero della cultura dominante, ma rapportarsi alla fede in Cristo facendosene presenza qui ed ora, certamente anche difendendo il depositum fidei]
"Esistono tre fasi del piano massonico:
1) Si deve riuscire con tutti i mezzi a far sì che nella Chiesa Cattolica si riceva la Comunione in piedi.
2) Si deve arrivare a far in modo che l'Ostia sia data in mano ai comunicandi, per far sparire lentamente la fede e la devozione ed arrivare, così, all'ultima tappa.
3) I credenti, in tal modo, vengono portati a credere che l'Eucaristia sia solo un pezzo di pane, un simbolo della Cena e, in definitiva, un simbolo della comune fratellanza mondiale.' (cfr. "CHIESA VIVA" - Novembre 1971).
Con la Comunione sulla mano si va incontro a ogni sorta di abusi e di profanazioni. Già dall'anno 1969 (da quando cioè si cominciò a concedere il permesso della Comunione sulla mano) i sacrilegi cominciarono a moltiplicarsi. Qualche esempio, tra i tanti, documentati e riportati dalla menzionata rivista "CHIESA VIVA" (Novembre 1971):
- Il parroco di S. B. testimonia che un bambino ha portato a casa un'Ostia e l'ha data da mangiare al cane. [CzzC: a Trento un uomo la diede al cane in duomo]
- In una trattoria, un giovane tagliuzzò un'Ostia con le forbici per constatare se ne uscisse del sangue e poi la gettò nel gabinetto. (Novembre 1969 - Togenburg - San Gallo).
- In Olanda, alcuni scolari avevano un'abbondante raccolta di Ostie consacrate, che erano state ricevute abusivamente per mezzo della Comunione in mano. Queste Ostie (circa 200) furono inchiodate come farfalle a una parete.
A queste testimonianze certe se ne potrebbero aggiungere molte altre, relative ai dieci anni intercorsi tra il 1970 e il 1980, quando il Papa Giovanni Paolo II lanciò un grido di allarme: "Giungono voci su casi di deplorevoli mancanze di rispetto nei confronti delle Specie Eucaristiche... " (Dominicae Cenae, n. 11).
"In questi ultimi anni, in alcune chiese d'Italia, si sono verificati furti notturni di Ostie consacrate per usarle nelle messe nere, che in questi tempi stanno dilagando in modo impressionante. Con la concessione della Comunione sulla mano, i ladri di Particole consacrate non avranno più bisogno di compiere rischiosi furti notturni, perché le Ostie consacrate verranno a riceverle tranquillamente in mano dagli stessi Sacerdoti." [CzzC: come già previdi, qui si insinua la relazione di causa-effetto tra Comunione in mano e aumento delle profanazioni; è un’argomentazione ingannevole espressa in questi termini, perché al massimo potrebbe essere provata una concausa, non la causa; l’intento profanatorio sussiste e si esplica a prescindere dalla modalità che i fedeli hanno di prendere la Comunione; sarebbe come dire che oggi la violenza sulle donne è causata dal loro vestire moderno e, dunque, meglio sarebbe imporre il burka per ridurla].
I malintenzionati approfittano della Comunione sulla mano e, fingendo di portarsi l'Ostia alla bocca, la fanno abilmente scivolare nella tasca, nel fazzoletto o nella borsa e poi vanno a venderla a loschi fattucchieri per i loro orribili intrugli, oppure ai membri di sette sataniche per le nefande liturgie delle messe nere.
Ciò risulta facilitato dal fatto che il Sacerdote, occupato a distribuire la Comunione ad altri, non può aspettare (specialmente quando i comunicandi sono molti) che il fedele, restando alla sua presenza com'è prescritto, si porti l'Ostia in bocca.
Al Sacerdote manca il tempo necessario per osservare dove va a finire l'Ostia consacrata.
Gli stessi pii fedeli, attenti alla loro Comunione, non baderanno a quella degli altri e quindi i malintenzionati, di fatto, non vengono ostacolati nell'asportazione dell'Ostia.
Tutto questo non è frutto di fantasia, ma sono fatti accertati, documentati. Quel che si è verificato all'estero si va ripetendo anche in Italia, che è particolarmente presa di mira dai nemici di Cristo, quale centro del mondo cattolico.
A Roma le profanazioni si vanno moltiplicando. Sono state trovate Ostie gettate sotto i banchi, sui gradini d'ingresso di qualche chiesa o altrove. Non passa settimana che in San Pietro si debba rincorrere qualcuno che si porta via l'Ostia come "ricordo"; e dopo le grandi Messe solenni celebrate sulla piazza si trovano spesso, sul selciato, numerose Particole, intere o frantumate, finite sotto i piedi della folla.
Riportiamo, in sintesi, quanto pubblicato dalla rivista "IL SEGNO DEL SOPRANNATURALE" (Febbraio/Marzo 1990):
"Succede anche in Italia ciò che è successo e continua a succedere in tante altre nazioni: ricevere le Ostie consacrate sulla mano, trafugarle e andarle a vendere (a un prezzo che oscilla tra i 25 e i 50 euro) ai centri massonici [CzzC: se tu avessi detto sette sataniche, capirei, ma i centri massonici han ben altro da fare in gestione degli affari, che perdere tempo con le Ostie da servire alle sette sataniche, suvvia, non esageriamo!] , che hanno organizzato una fitta rete di raccolta di Particole consacrate per distribuirle ai gruppi satanici (associazioni di persone che si sono consacrate a Satana e ne diffondono il culto), che le adoperano nei riti delle messe nere.
Non è possibile accennare a quello che si fa in queste messe nere perché è troppo osceno, troppo nefando e satanico.
Le Ostie consacrate vengono profanate nel modo più obbrobrioso al canto di inni a Satana, per esempio: 'Salve vincitore dell'....... . Cristo; 'Vieni, o dio satana, a distruggere il ......... Cristo, 'onore e gloria al nostro salvatore satana, ecc.
Tutto questo è un fatto tristissimo che purtroppo avveniva con molta frequenza in tante diocesi d'Italia già prima che entrasse in vigore il permesso della Comunione sulla mano.
I sopra accennati centri massonici, che da parecchio tempo hanno organizzato una fitta rete di raccolta e distribuzione di Particole consacrate (rubate o ricevute sulla mano, perché in certe diocesi italiane è già da anni che si dà la Comunione in mano), sono molti. [CzzC: ripetizione ...]
Con certezza possiamo fare i nomi di alcune città: Bari, Catania, Firenze, Messina, Reggio Calabria, Siracusa, Taranto (2 centri), Ferrara (3 centri), Bologna, Udine e Venezia (4 centri), Napoli (5 centri), Terni (6 centri), Arezzo (7 centri), Pisa (8 centri), Padova (9 centri), Genova e Trieste (12 centri), Vicenza (13 centri), Bassano del Grappa (14 centri), Brescia e Pordenone (15 centri), Torino (17 centri), Milano (23 centri), Roma (26 centri), Verona (32 centri).
Come si vede, è una mappa tristissima! E non è affatto completa! E non sono nominati certi paesi di provincia!
È tutta una rete fittissima che aumenta ogni giorno. I gruppi satanici che praticano i riti delle messe nere, in Italia sono molti. Nel solo Triveneto ne operano oltre 300, sostenuti da circa 700 gruppi di magia nera e pagati profumatamente dai Maestri Venerabili delle logge massoniche [CzzC: hai prove di questi pagamenti? Comincio a sentire la fatica di proseguire nella lettura perché noto un progressivo cedimento a scorrettezza informativa, non molto dissimile dal linguaggio allusivo odioso e mistificante che troviamo su certi siti atei o nemici della chiesa cattolica].
Nelle altre regioni italiane non sono da meno: si pensi alla Lombardia con centro Varese e Gallarate, al Piemonte con Torino e Pinerolo, alla Liguria con Genova e Imperia, all'Emilia Romagna con oltre 500 gruppi satanici operanti soprattutto nei poveri paesi dell'Appennino.
Se poi diamo uno sguardo a tutte le altre regioni fino alla Sicilia, bisogna dire che, in Europa, l'Italia è divenuta peggiore della Francia, dell'Inghilterra, della Scozia.
E allora, cosa concludere, pastoralmente parlando? E allora, quali precauzioni prendere perché il 'Tesoro della Chiesa' (Cristo Eucaristico) resti veramente il 'Tesoro' preziosissimo e unico da preservare dalle tante profanazioni odierne? E allora, quali precauzioni prendere prima di tutto contro quei Sacerdoti, Religiosi, Religiose e fedeli fedifraghi, che partecipano e collaborano vivamente (con la Comunione sulla mano) a questo traffico diabolico di profanazione?
Ci pensino bene coloro cui spetta intervenire perché hanno una responsabilità gravissima. La smettano di far finta di non credere a tristissime verità quotidiane!" [CzzC: con chi te la prendi? Accusi d’indifferenza e di irresponsabilità la Presidenza CEI o anche qualcuno più in su? Mi sono stufato. Abbandono la lettura]
Dopo quanto è stato detto, qual è la conclusione píù logica da prendere?
La risposta è una sola: preferire sempre la Comunione sulla lingua. Perché?
A) - LA COMUNIONE SULLA LINGUA:
1) Per molti secoli è stata adottata dalla Chiesa per evitare gli inconvenienti verificatisi nei primi tempi del Cristianesimo con la Comunione sulla mano.
2) Evita la caduta a terra e la dispersione dei frammenti, in ciascuno dei quali c'è Gesù Cristo, come la Chiesa ha definito nel Concilio di Trento e sempre insegnato.
3) Previene più facilmente il pericolo della profanazione dell'Ostia Santa.
4) Vivifica la fede nella presenza reale di Gesù nell'Ostia consacrata.
5) Quanto all'igiene dà più garanzia.
6) Rende la distribuzione della Comunione molto facile e veloce.
7) È la forma che la Chiesa ancora oggi raccomanda perché "del tutto conveniente" e vuole che si conservi.
B) - LA COMUNIONE SULLA MANO:
1) Da tantissimo tempo era stata abolita per i tanti inconvenienti che si verificavano con essa.
2) Favorisce inevitabilmente la caduta a terra dei frammenti e la loro dispersione.
3) Favorisce e facilita alla profanazione dell'Ostia consacrata in tanti modi, specialmente con le "messe nere" in onore di satana.
4) Affievolisce e, col tempo, fa scomparire la fede nella presenza reale di Gesù nell'Ostia consacrata, riducendola a semplice pane, a semplice simbolo, del Corpo di Cristo.
5) L'osservanza delle condizioni imposte dalla C.E.I. per poter ricevere la Comunione sulla mano, che obbligano tanto i Sacerdoti quanto i fedeli, rende la distribuzione della Comunione più complicata e più lunga.
6) Quanto all'igiene non dà alcuna garanzia.
7) È la forma che la Chiesa non comanda, non raccomanda, ma soltanto permette (dispiace dirlo) per accontentare il capriccio di certi fedeli nel voler seguire certe novità nefaste.
CONCLUSIONE
Concedendo il permesso della Comunione sulla mano, c'è il serio pericolo che la Comunione sulla lingua, "del tutto conveniente', come afferma la Chiesa, a poco a poco sparisca del tutto.
"Tanto per cominciare, si sa già di un Vescovo del nord Italia che ha invitato i suoi preti a dare l'Eucaristia soltanto in mano a tutti i fedeli per... evitare confusioni".
E a Roma? Tanti parroci e sacerdoti, ribelli alle disposizioni della Chiesa, impongono ai fedeli la Comunione sulla mano. Un esempio. La rivista "IL SABATO" del 13 gennaio 1990, a pag. 4, riporta la lettera di una persona che si sottoscrive:
"Vorrei segnalare un episodio increscioso verificatosi nella mia parrocchia - San Clemente ai Prati Fiscali a Roma - il 13 dicembre scorso. Al momento della Comunione dei fedeli una signora si presenta di fronte al parroco aprendo la bocca e cercando di ricevere l'Ostia sulla lingua. Ha fatto così per tutta la vita e, pur informata dei cambiamenti introdotti dalla C.E.L, non se la sente di ricevere l'Eucaristia sulle mani. Il parroco, innervosito, la rimprovera severamente imponendole di aprire le mani e di sottostare al nuovo rito. La signora, sia pur a malincuore, cede. Nella fila io vengo dietro di lei. Chiedo anch'io di avere l'Ostia sulla lingua perché il nuovo modo di ricevere la Comunione
mostra con disprezzo ai fedeli vicini e mi intima: ‘Apra le mani!’ Infine, data la mia insistenza, mi mette l'Ostia in bocca con un gesto violento, continuando a rimproverarmi'.
"Brevissimo commento: questo episodio di 'leninismo ecclesiastico' non è isolato, purtroppo..."
Ancora a Roma. Una signora domanda al parroco come si regolerà nel fare la Prima Comunione ai fanciulli. Il Sacerdote risponde subito:
"Intimorendoli con lo spauracchio di contrarre l'AIDS con la saliva, farò a tutti la Comunione sulle mani':
"Di conseguenza avverrà in breve tempo che chi vorrebbe ricevere l'Ostia sulla lingua si vedrà discriminato come arretrato e tradizionalista, e perciò si adatterà all'uso della Comunione sulla mano. E così, contrariamente alla volontà della Chiesa, resterà in uso un solo modo di distribuire l'Eucarestia; il peggiore, violando la libertà di chi, per ottime ragioni, vorrebbe continuare a ricevere l'Ostia Santa sulla lingua, ma non avrà il coraggio di chiederlo per non apparire ridicolo e superato. "
Ed allora i buoni cristiani, per non collaborare alla moltiplicazione dei gravi inconvenienti accennati, specialmente la caduta a terra dei frammenti, la profanazione dell'Ostia Santa e la progressiva diminuzione e perdita di fede nella presenza reale di Gesù Eucaristico, devono preferire sempre e con coraggio la Comunione sulla lingua.
APPENDICI
CHE NE FARÒ DI QUESTE MANI?
Durante la prima guerra mondiale, alcuni paesi appartenenti all'Impero Austro-Ungarico, ma di nazionalità italiana, dovettero affrontare gravi difficoltà. In uno di questi paesi, a Torcegno in Valsugana, gli Austriaci allontanarono improvvisamente il parroco e poi ordinarono a tutti gli abitanti di abbandonare le loro case.
Alcuni pensarono allora al bene più prezioso, il Santissimo Sacramento custodito nel tabernacolo. Riunitisi in fretta, decisero, come miglior soluzione, di consumare le Sante Specie nella Comunione. Ma come fare? Con l'allontanamento del parroco, Torcegno era rimasto senza sacerdote.
La maestra della scuola elementare chiamò allora il più buono e bravo dei suoi scolari, Almiro Faccenda di sette anni, e gli disse: "Domani andrai all'altare, aprirai il tabernacolo e distribuirai l'Eucaristia a quelli che si riuniranno in chiesa prima di lasciare il paese. Il Signore lo permetterà, perché le tue mani sono innocenti".
All'alba del giorno seguente la chiesa era piena di fedeli e il chierichetto, un po' tremante, compì quanto la maestra gli aveva suggerito.
Poche ore dopo, anche Almiro partiva per l'Italia con la famiglia e con tutta la popolazione. Era inquieto e commosso: non sapeva dove tenere le mani che avevano toccato il Signore.
"Che ne farò di queste mani", domandò alla maestra. Ed ella rispose; "Che non facciano mai dei male a nessuno!". Ma che quelle mani non facessero del male a nessuno, a quel bambino sembrava troppo poco.
Più tardi, Almiro Faccenda vide, in quell'episodio di cui fu protagonista a sette anni, la chiamata del Signore ad essere sacerdote. E sacerdote divenne.
Era nato il 21 ottobre 1908. Consapevole di aver toccato il Signore, volle servirlo più da vicino e, conosciuti a Trecate (dove si era rifugiata la famiglia) gli Oblati di San Giuseppe, fondati dal beato Giuseppe Marello, chiese di entrare nell'Istituto. Accolto, fu ordinato sacerdote in Asti nel settembre del 1932 e da allora poté consacrare pane e vino per farne il Corpo e il Sangue del Redentore e donarlo ai fedeli devotamente inginocchiati alle balaustre.
Laureatosi in filosofia e teologia, insegnò per alcuni anni e fu anche pastore di anime in due diverse parrocchie. Morì giovane, rimpianto dai suoi fedeli e dai suoi superiori che ebbero sempre di lui la massima stima.
Una vita, la sua, che fu totalmente illuminata dall'episodio accaduto nel 1915 quando, per la sua innocenza, fu chiamato, in un momento di grave emergenza, a donare il Corpo del Signore ai suoi fratelli.
"Chi ha orecchi per intendere, intenda." (Lc 14, 35)
UN MANIFESTO SUI MURI DELLA CITTÀ
Un signore di Ascoli Piceno, amareggiato e preoccupato per i guasti che verranno dalla Comunione ricevuta in mano, ha fatto affiggere sui muri del suo paese e di alcuni paesi limitrofi, un manifesto stampato a sue spese.
Lo ha fatto per offrire ai suoi fratelli di fede delle utili riflessioni. Per la stessa ragione ho pensato di inserirlo come appendice in questo libretto.
Ma lo propongo alla riflessione di chi leggerà queste pagine anche per dare voce almeno a uno dei molti cristiani che non hanno voce, solo perché "colpevoli" di non digerire certe assurde "novità" : Ed ecco il testo di quel manifesto.
LA COMUNIONE SULLA MANO, SÌ O NO ?
Sulla rivista "The Fatima Crusade" ("La Crociata di Fatima" - n° 27 - Febbraio 1989) è riportato questo fatto:
Alcuni anni fa, in Canada, il Signore ha espresso la sua disapprovazione per questa pratica irriverente con un segno straordinario.
Uno di questi ultimi sabato (21 o 28 giugno 1970), alla Messa delle 7, nella chiesa parrocchiale di Beauceville (Canada), il parroco, Charles Eugene Houde (di circa 50 anni), durante la celebrazione della Messa ha detto ai suoi parrocchiani che avevano il permesso di ricevere l'Ostia consacrata sulla mano, secondo le direttive date dall'arcivescovo di Quebec. Queste le sue parole: "D'ora innanzi, per evitare complicazioni, ognuno di voi, alla Comunione, riceverà l'Ostia sulla mano".
Al momento della Comunione il parroco si è avvicinato ai fedeli, ma prima che avesse il tempo di prendere una sola Ostia, circa 50 Particole consacrate sono volate da sole fuori dalla pisside: si sono sollevate in alto e dopo un po' si sono sparpagliate a terra, attorno al celebrante.
Padre Houde, colpito dal prodigio, è rimasto per alcuni minuti immobile e bianco in viso. Poi ha detto ai fedeli presenti:
"D'ora in poi tutti voi continuerete a ricevere l'Ostia consacrata in bocca e non sulla mano perché Dio ci ha appena dato un segno."
E tornando all'altare ha aggiunto: "Mai, in vita mia, darà la Comunione sulla mano!".
Mi sia permesso aggiungere alcune riflessioni. Non voglio formulare giudizi, ma solo offrire un consiglio.
Come cristiano cattolico è mio diritto-dovere continuare a credere nelle verità che la Chiesa ci ha sempre insegnato e ricordarle ai miei fratelli di fede.
È proprio la Chiesa ad insegnarci che il Signore Gesù, sacrificatosi sulla croce per ottenerci dal Padre il perdono dei nostri peccati, è vivo, vero e presente nella Santissima Eucaristia: è lì per noi con il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Anima e la sua Divinità. Ciò che ai nostri occhi continua a sembrare pane non e più pane, ma Gesù in persona, il nostro Salvatore di oggi, il nostro Giudice di domani.
Partendo da questa fede, che resterà immutata nei secoli, ne deriva che al "Pane Eucaristico" va dato, oltre all'adorazione, anche il massimo rispetto.
È ciò che la Chiesa ha sempre insegnato ai suoi figli in questi venti secoli di Cristianesimo.
Il cedimento è iniziato con Paolo VI che, pur dicendosi contrario per varie ragioni alla Comunione sulla mano, di fatto ha permesso che in molte nazioni si potesse ricevere l'Eucaristia in questa nuova maniera. Devo aggiungere, per amore di verità, che il Papa ha dato questo permesso perché fortemente condizionato dal fatto compiuto: infatti, in molte di quelle nazioni, già da tempo non pochi sacerdoti, pur senza permesso, davano la Comunione in mano.
In Italia, dopo alcuni tentativi falliti perché la maggioranza dei vescovi non gradiva la Comunione sulla mano, l'autorizzazione è stata concessa dal Papa Giovanni Paolo II ed è entrata in vigore con la Messa prefestiva del 2 dicembre 1989.
Eliminare una tradizione così antica e motivata, pur avendo la fondata certezza che il cambiamento avrebbe portato a un sicuro peggioramento delle cose, certamente non è stata una scelta saggia.
E che nei confronti dell'Eucaristia le cose siano cambiate rapidamente e radicalmente in peggio, proprio perché ora la Comunione viene data in mano, sono i fatti a dimostrarlo.
Mi è capitato più volte, fermandomi in adorazione dopo la Messa nei primi banchi, di vedere per terra i frammenti di qualche Ostia, anche di una certa grandezza. Una volta ne ho raccolto un pezzo che era circa il terzo di una Particola: l'ho portato al mio vescovo perché si rendesse conto: ne è rimasto sconvolto!
E la dispersione dei frammenti potrebbe essere considerata una conseguenza involontaria.
Ma c'è di peggio ed è che il dare la Comunione in mano facilita la sottrazione volontaria dell'Eucaristia da parte di persone che poi la useranno nelle messe nere, con intenzione chiaramente profanatrice e blasfema.
Questi fatti provano che la nuova norma è contro Gesù Cristo e basterebbe questo per esserne contrari.
E come se ciò non bastasse, certi preti incoraggiano e altri addirittura costringono i fedeli a ricevere la Comunione sulla mano, togliendo loro la libertà di scelta.
Questa loro pretesa, oltre che contro i fedeli, li pone anche contro i Vescovi e contro il Papa.
Infatti, non è stato dato ai preti il diritto di imporre al fedele la Comunione sulla mano. Arrogandosi questo diritto, che non hanno (!), questi preti si rendono disobbedienti al Vicario di Cristo e si comportano anche da nemici della nostra coscienza e negatori dei nostri diritti.
La Chiesa ci riconosce ancora oggi il diritto di ricevere in bocca la Santissima Eucaristia, ma questi preti prepotenti pretendono di toglierci anche il poco che la Chiesa ci ha lasciato. È una nuova forma di clericalismo, un voler far da padroni sulle nostre coscienze, una prepotenza che non possiamo assolutamente tollerare.
Mentre ricordo ai Vescovi il dovere che hanno di vigilare contro questi abusi gravissimi di certi preti, ricordo anche a tutti voi il diritto-dovere che avete di non obbedire a quei preti disobbedienti che sono nemici di Cristo, ribelli al Papa e un pericolo per tutti.
Chi, pur essendo contrario alla Comunione in mano, cede per debolezza, per non scontrarsi con questi preti dissacratori e arroganti, diventa loro complice, diventa anche lui nemico di Cristo, ribelle al Papa e nemico della sua stessa coscienza.
NON OBBEDITE AI PRETI CHE VI INCORAGGIANO O ADDIRITTURA VOGLIONO IMPORVI A TUTTI I COSTI LA COMUNIONE SULLA MANO !!!
E preghiamo l'Immacolata Vergine Maria perché ottenga luce a chi è confuso e la coerenza a chi è debole.
Vostro fratello in Cristo e servo di Maria
Francesco Traini 10 ottobre 1991
Castel di Lama (AP)
PADRE TOMÂS TYM "LA MIA VITA PER L'EUCARISTIA"
Brno, Cecoslovacchia, 1950. I comunisti, con l'appoggio dell'armata rossa di Stalin, da circa un anno, occupano il potere. L'Arcivescovo di Praga, Mons. Giuseppe Beran, già incarcerato e deportato a Dachau dai nazisti, è allontanato dalla sua sede. Preti, suore e credenti sono perseguitati. La vita della Chiesa diventa durissima.
Il dottor Zdenek Tym, medico psichiatra, e la dottoressa Ludmila Konucipkova, neurologa, sono sposi da alcuni anni. Cattolici ferventi, esercitano il loro servizio di medici con alta competenza, come una missione in mezzo al prossimo. Desiderano un figlio.
Il dottor Zdenek fa un voto: "Signore, se ci dai un figlio, vogliamo consacrarlo a Te, desideriamo che diventi sacerdote, domenicano e un buon teologo. Per la tua gloria e per il bene delle anime".
E il bambino nacque: sano, bello, biondo, forte e vivace, il 3 maggio 1950, festa dell'Invenzione della Croce, nel calendario liturgico di allora. Lo battezzarono con il nome di Tomâs. Dio era stato cacciato dalla società, dalla scuola, ma il ragazzo, in casa, dai genitori, ricevette una forte educazione alla fede e alla vita cristiana. Sarebbe diventato, a costo di qualunque sacrificio, un generoso testimone di Cristo.
Intelligentissimo, superò brillantemente le scuole elementari e il ginnasio-liceo nella sua città, segnato a dito da compagni e autorità, perché praticava la Fede Cattolica senza sconti e senza paura. Diciottenne, conseguì, a Brno, una borsa di studio per proseguire gli studi all'Accademia di Digione in Francia.
Nell'agosto 1968, dopo "la primavera di Praga" voluta da Dubcek con un leggero vento di libertà, i carri armati di Breznev, il dittatore dell'Unione sovietica, da Mosca invadevano la Cecoslovacchia con la più dura repressione. I dottori Zdenek e Ludmila emigrarono nella Germania federale e si stabilirono a Neckargemund, continuando il loro lavoro. Tomâs intanto si era recato all'Accademia di Digione dove, l'anno dopo, il 10 luglio 1969, conseguì il baccellierato per l'insegnamento di filosofia e lettere.
SULLE ORME DI SAN DOMENICO
A Digione, Tomâs Tym riuscì ad avvicinare i domenicani, durante un corso speciale. Scoppiò la scintilla. Papà Zdenek non gli aveva mai parlato del voto fatto prima della sua nascita, ma Tomâs sentì che Dio lo chiamava sulle orme di San Domenico di Gusman, appassionato studioso e apostolo di Gesù Cristo-Verità, in una parola, sacerdote domenicano. Rifletté a lungo, pregò intensamente, si consigliò e poi decise: "Sarò domenicano!".
Tornò a casa, lo disse ai suoi genitori che non aspettavano altro: era il loro voto che si compiva ed entrò felice nel convento di Warburg in Westfalia.
Il 28 settembre 1969, vestì l'abito dei Frati Predicatori, diventando fra Tomâs. Seguì il noviziato nella medesima casa e il 29 settembre 1970 fra Tomâs si consacrava a Dio con i voti religiosi. Con la sua mente brillante, inclinata alla filosofia e alle lingue, iniziò gli studi filosofico-teologici, per prepararsi al sacerdozio.
Nel 1973, scese a Bologna: lì, presso la tomba di San Domenico, completò gli studi, conseguì il "lettorato'; poi portò a compimento i suoi studi con il dottorato in teologia a Roma.
Di lui, si poteva espriniere 1’elogio che si fa dí San Tommaso d'Aquino e di altri domenicani dotti e santi: "Ardens erat in studio Verbi divini". ("Era appassionato nello studio di Gesù, Verbo divino").
OFFERTA SUPREMA
Passato alla provincia domenicata "Utriusque Lombardiae"; in Italia, continuò a nutrire un grande amore per la sua patria lontana, schiacciata dal tallone dei comunisti (e dei sovietici), perseguitata nella libertà, nella fede, quasi da non poter più sperare.
Il 29 giugno dell'Anno Santo 1975, solennità dei Santi Pietro e Paolo, fra Tomâs veniva ordinato sacerdote in eterno in San Pietro a Roma da Papa Paolo VI. Nel momento in cui il Santo Padre gli imponeva le mani sul capo e gli diceva: "Vivi il Mistero che celebri, imita Gesù Cristo immolato per noi", Padre Tomâs Tym offrì la sua vita a Dio: "Prendi, o Gesù, la mia vita per la libertà della Chiesa nella mia patria".
Era l'offerta suprema, l'olocausto della sua vita, il voto di vittima. Tenne segreta l'offerta e riprese, assai contento, la sua vita, là dove l'obbedienza lo chiamava. Nel 1980, era già Vice-Reggente dello "Studium" di Bologna, e nel 1984, annoverato tra i membri della Commissione per la vita intellettuale della sua Provincia. Ma l'insegnamento non gli bastava: si fece apostolo tra i giovani, gli intellettuali, senza mai trascurare i piccoli e gli umili: un apostolato molteplice, grazie a cui molti trovarono la fede, altri passarono da esperienze pericolose o negative al Cattolicesimo autentico.
Nel suo cuore, la preghiera più struggente, specialmente rivolta alla Madonna, con il Rosario, affinché il suo Cuore Immacolato avesse a trionfare anche tra i senza Dio dell'Est Europeo.
IL CULTO DELLA VERITÀ
Ma per delineare il suo profilo, è meglio cedere la parola a chi l'ha conosciuto ed è vissuto a lungo al suo fianco.
"Padre Tomâs era un prodigio di attività metodica, intensa e serena. Era un innamorato della filosofia, soprattutto della metafisica. Sorretto da una straordinaria memoria e da una conoscenza approfondita delle lingue antiche (ebraico, greco e latino) e di almeno quattro lingue moderne che parlava correntemente, poteva discutere di moltissimi autori, che spesso citava nella lingua originale.
Naturalmente si distingueva nella conoscenza della dottrina del suo Maestro, San Tommaso d'Aquino, di cui non solo portava il nome, ma aveva anche la struttura mentale, la visione organica e sistematica del sapere e soprattutto il culto appassionato per la Verità.
Padre Tomâs era riuscito a penetrare il mistero della Verità che aveva cercato incessantemente, che aveva amato come l'unico Bene e che aveva distribuito a piene mani senza parzialità e ipocrisie, in modo mite, pieno di buoni frutti. Anzi, la sua vita era un segno visibile della Verità che egli continuava ad approfondire anche dopo averla trovata, ritenendola più preziosa della salute, della bellezza e di tutto l'oro, e che partecipava a tutti senza tregua alla mensa della Sapienza che egli sapeva imbandire con grande abilità.
Insegnava con passione e non badava alla cattedra su cui sedeva. Spesso le sue lezioni erano informali, per persone semplici e non dotte, e non di rado accadeva che gli venissero rivolte obiezioni insipienti. Le accoglieva con un sorriso dolce e rispondeva: 'Si... sì... ma vede, c'è questo altro aspetto... ' e spiegava con pazienza." (dalla prefazione al testo di Padre Tomâs Tím, "Metafisica della sostanza" - Ed. Studio domenicano, Bologna, 1991).
In questa che sarà la sua unica opera pubblicata, frutto del suo studio e del suo insegnamento nella nostra epoca che dichiara superata e vuota la "filosofia dell'essere", cioè l'unica filosofia vera, capace di dare accesso alla Verità e non solo a delle opinioni, capace di fondare la fede come ossequio ragionevole a Dio, il Padre Tomâs Tym, profondamente convinto del valore indistruttibile della "prima e più alta disciplina della ragione umana", dopo aver seguito il triste e miserabile cammino del pensiero umano fino alla distruzione della ragione, presenta nella seconda parte del suo libro una vigorosa sintesi della metafisica, della "filosofia dell'essere"; quindi il ruolo fondamentale dell'analogia e del concetto di partecipazione: davvero "lo splendore della Verità".
TUTTO SI COMPIE SULLA CROCE
Raccontano alcuni suoi amici:
"Quando nel luglio 1989, egli apprende che purtroppo è stata concessa anche in Italia la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano (pur restando 'del tutto conveniente - e preferibile - riceverla sulla lingua', facendo comunque sempre attenzione ai frammenti dell'Ostia Santa, affinché non vadano mai dispersi, contenendo essi lo stesso Signore Gesù, come scrive il relativo documento del 19 luglio 1989), Padre Tomâs prova un immenso dolore e commenta:
"Io non darò mai la Comunione sulla mano. È un sacrilegio o porta a moltiplicare i sacrilegi contro Gesù Eucaristico"'.
Rinnova la sua preghiera e offerta a Gesù: "Signore, fammi morire piuttosto che io ceda a dare la Comunione sulla mano a qualcuno".
Innamoratissimo della Persona di Colui che è la Verità, il Signore Gesù, realmente presente nell'Eucaristia, che ripresenta il suo Sacrificio della croce ogni volta che viene celebrata la Santa Messa, Padre Tomâs, secondo la dottrina della Chiesa di sempre e di San Tommaso d'Aquino, il sommo teologo e cantore dell'Eucaristia, non sarà mai complice di sacrilegi e di profanazioni (come oggi avviene così spesso), a costo della sua vita.
Gesù non ha certo dimenticato la sua offerta formulata nel 1975, il giorno della sua ordinazione sacerdotale, per la libertà della Chiesa in Cecoslovacchia.
Ora Gesù accetta anche questa sua nuova offerta, grido di fede eroica nella sua presenza nell'Eucaristia, suo Corpo immolato e suo Sangue sparso, e conduce a compimento la missione del suo amico e ministro Tomâs Tym.
Nell'ottobre 1989 (gli amici dicono il 13 ottobre), Padre Tomâs accusa dolori addominali assai forti. La diagnosi è terribile: tumore maligno con pochi mesi di vita. La Cecoslovacchia inizia la sua rivolta popolare pacifica, come gli altri paesi dell'Est Europeo, contro l'oppressione comunista. Padre Tomâs confida il suo "segreto" ad un giovane confratello.
Dalla Germania, viene suo padre medico a prenderlo. L'ultimo mese lo passa in famiglia, assistito dall'affetto e dalle cure mediche dei suoi genitori e di illustri medici.
Padre Tomâs guarda sereno alla Vita che non muore, alla Chiesa che ritrova la libertà nella sua patria.
Il 31 dicembre 1989, domenica, il novantenne Cardinale Tomasek, Arcivescovo di Praga, nella sua cattedrale gremita di popolo, intona il solenne "Te Deum" di ringraziamento. Padre Tomâs, nel suo letto di dolore diventato altare, configurato ormai a Gesù Crocifisso, ne è felice. Il 10 gennaio 1990, a 40 anni non ancora compiuti, tutto si compie: Gesù riceve il suo olocausto. Può ripetere con Santa Caterina da Siena sul letto di morte: "Io ho dato la vita per la Santa Chiesa". E noi aggiungiamo... "e per l'Eucaristia".
Al confratello venuto a fargli visita da Bologna nella sua casa di Neckargemund, una settimana prima della morte, e che gli dice con il pianto in gola:
- Dobbiamo essere pronti a uniformarci alla volontà di Dio. Padre Tomàs, con il suo sorriso mite e luminoso, risponde: - Uniformarci perfettamente alla volontà di Dio.
SOSTANZA DIVINA
Una breve dissertazione sulla SOSTANZA DIVINA
la Santa Comunione sulla lingua in ginocchio a confronto con
la Santa Comunione sulla mano in piedi
LA SOSTANZA DIVINA
Dedicato con Eterna Gratitudine a Tutti i Martiri della Santa Madre Chiesa Passati, Presenti e Futuri e con Affetto a Tutti i Sacerdoti che Necessitano dell'Assistenza Amorevole di Dio per Ottenere una Migliore Comprensione della Vera Venerazione
"Non è degno colui che celebra il mistero diversamente da come Cristo ce lo ha trasmesso". (S. Ambrogio)
"Ma dico che non posso esserne a favore (Comunione sulla Mano) e non la posso neppure raccomandare".
Il Sacerdote, quale "servo della Santa Eucarestia e di tutte le Sante forme", ha"una responsabilità primaria, perché assoluta".
"Toccare la Santa Eucaristia è un privilegio degli ordinati". I laici possono ricevere tale permesso solo in caso di "vera emergenza". (Papa Giovanni Paolo II)
LA BIBBIA
"Abramo si prostrò con il viso a terra" (Gen 17,1-3).
Tutti gli israeliti "si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda" (Es 33,10 seg.).
"Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra" (Fil 2,10).
"Prostratisi lo adorarono" (11 Divin Fanciullo. Mt 2, 11).
"Prendete e mangiate" (Mt 26,26).
"Accettare" o "ricevere" (greco = lambanein) è passivo, implica accettare passivamente; non "prendere attivamente".
"Davanti a me si piegherà ogni ginocchio" (Is 45,23).
"E i vegliardi si prostrarono in adorazione" (Ap 5,13 seg.).
Secondo Luca (22, 19), e secondo la legge, solo le mani consacrate possono "prendere" e "dare" alla gente. Il laicato rimane passivo.
Cristo diede il boccone intinto a Giuda (Gv 13, 26 seg.) ed il cibo eucaristico agliApostoli (Lc 22,19). Implicazione: loro non lo "presero".
... e molti altri riferimenti ancora.
"Nella cultura semitica al tempo di Cristo non si pensava nemmeno di porre il cibo in mano ai commensali. Se chi ospitava desiderava onorare l'ospite in un modo del tutto speciale, gli porgeva il cibo in bocca".
Il rispetto per tali costumi ebraici ha fatto sì che ne seguisse la tradizionale distribuzione della Comunione sulla lingua. Questa evidenza storica conferma la conclusione biblica che Cristo assunse una "norma basilare" e la adeguò affinché divenisse un "principio Divino".
LA CHIESA DEGLI ALBORI
San Sisto I Papa (117-126)
Ricordò ai Cristiani le regole apostoliche e stabilì che soltanto i servi del culto, i Sacerdoti, potevano toccare i Santi Misteri.
Origene, Dottore della Chiesa, + 250
"...fate attenzione, con ogni cura e la venerazione necessarie, affinché nemmeno la più piccola particella del Dono Consacrato cada a terra, né alcuna parte di esso sia lasciata cadere. Voi credete, e correttamente, che peccate se una parte viene fatta cadere per negligenza".
San Eutichiano Papa (275-283)
"Nessuna donna può avvicinarsi all'altare o toccare il Calice del Signore".
Alcune delle ragioni che determinarono la comparsa temporanea della Comunione sulla mano nella Chiesa dei primi secoli furono le seguenti:
1) Eresie:
Nel 2° e nel 3° secolo sorsero influenti correnti di pensiero filosofico-teologiche che negarono la Divinità di Cristo e resero la comunità Cristiana insicura di sé. Gli autori della Chiesa, pur guidati dalla vera fede, a quel tempo avevano ancora problemi teologici relativamente alla spiegazione del mistero della Santa Trinità; oltre a ciò si verificarono pericolose omissioni. (Subordinazionismo).
2) Condizioni Pratiche:
La mancanza di forma del pane eucaristico e quindi il pericolo che dei frammenti si sbriciolassero dal pane spezzato e lievitato, fra le altre cose rendevano difficile il porlo in bocca ai fedeli.
3) Persecuzioni Cruente.
A causa delle frequenti persecuzioni, si diede autorità di toccare la Santa Comunione (per esempio nel caso delle celebrazioni Eucaristiche fatte in casa), ma essa purtroppo fu anche oggetto di provati abusi e di una diffusione proibita (per esempio nel caso della Comunione portata agli ammalati da parte dei laici).
4) Lassismo Religioso:
Dopo il 313 la Chiesa fece esperienza di pace esterna. Ne conseguì un rapido aumento dei suoi membri ma, benché questi avessero ricevuto il Battesimo, molti rimasero con i loro vecchi costumi (immorali).
5) Perdita di Fede:
Benché al Concilio di Nicea (325) l'Arianesimo venisse bandito (negazione della Divinità di Cristo), le credenze degli Ariani intaccarono ben presto tutta la Chiesa. L'Imperatore Costantino II (336-361) perseguitò i Vescovi che erano nel giusto credo e determinò il fatto che molti Episcopati rimanessero ancora occupati dagli Ariani. La Chiesa Cattolica per la prima volta si trovò nel pericolo di fallire a causa di una diminuzione interna di vera fede. Solo pochissimi Vescovi, incluso San Atanasio, spesso esiliato, offrirono una certa resistenza
Non esiste alcuna documentazione che qualcuno dei primi Papi della Chiesa avesse permesso o distribuito egli stesso la Santa Comunione in mano ai laici.
Quando l'Arianesimo fu infine sconfitto, quando fu definita la forma attuale delle particole Eucaristiche, e quando si evidenziarono numerosi e terribili usi impropri delle Ostie dovuti alla "Comunione sulla mano", ciò fece sì che si ritornasse alla "Comunione sulla lingua". La "Comunione sulla mano" venne respinta dalla Chiesa del 5° e del 6° secolo. Nella parte più lontana della Gallia (che in seguito sarebbe diventata Francia), ci volle più tempo e si dovette attendere fino ai Concilii di Rouen (650 e 878) per ripristinare l'uso della Comunione sulla lingua. Anche in Spagna, dove ci fu una forte opposizione a questa tradizione da parte della setta eretica dei Casiani, essa venne ristabilita al Sinodo di Cordova (839).
Concilio di Trento (1545-63).
"... il potere fu dato agli Apostoli e ai loro successori nel Sacerdozio di consacrare il Suo Corpo ed il Suo Sangue e di distribuirlo".
Il laicato, di nuovo, rimane passivo.
I SANTI
SanAgostino, + 430
"... ma nessuno mangia di quella carne, senza averla prima adorata...., pecchiamo se non l'adoriamo".
San Francesco, + 1226
"E quando Egli viene offerto dal Sacerdote sull'altare e viene condotto in qualche luogo, allora tutta la gente dovrebbe inginocchiarsi e mostrare al Signore, al vero Dio vivo, lode, gloria e devozione".
San Tommaso d'Aquino, + 1274
Egli enfatizzò il fatto che il Santissimo potesse essere toccato soltanto da mani consacrate, fatta eccezione per "casi di emergenza".
(Gesù a...)
Santa Brigida di Svezia, + 1373
"Vedi, figlia mia, ho lasciato cinque doni ai miei Sacerdoti,... ed il quinto è il privilegio di toccare la Mia Santissima Carne con le loro mani".
Santa Caterina da Siena; + 1380
Ricevette da Gesù stesso la Santa Comunione in bocca.
Santo e Martire Cardinale John Fisher, + 1535
"I periodi di fioritura o di declino nella storia della Chiesa sono sempre stati associati al modo di amministrare la Santa Eucaristia"
San Giovanni-Maria Vianney, Curato d'Ars, + 1859
Un'Ostia Consacrata lasciò le sue dita e volò da sola in bocca ad una persona alla sua Prima Comunione. Un miscredente che ne fu testimone si convertì e in seguito divenne sacerdote
MIRACOLI EUCARISTICI
Lanciano, Italia (750)
Gli scienziati hanno confermato che la sostanza conservata nella chiesa di Lanciano è costituita da vera carne e vero sangue umani. Entrambi sono dello stesso gruppo sanguigno; la carne è del muscolo cardiaco, ed è viva.
Suor Crescenzia Hóss, + 1744 (stigmatizzata)
Una volta si vide l'Ostia consacrata volare fuori dal Tabernacolo, per tutta la lunghezza della chiesa, e alla fine posarlesi in bocca.
Suor Maria Colomba Schonath, + 1787 (stigmatizzata)
Una volta si vide l'Ostia consacrata volare fuori dal Tabernacolo, per tutta la lunghezza della chiesa, e alla fine posarlesi in bocca.
Teresa Neumann, + 1962 (stigmatizzata)
Una volta si vide l'Ostia consacrata volare fuori dal Tabernacolo, per tutta la lunghezza della chiesa, e posarlesi in bocca.
In un altro frangente, pur resa cieca dal sangue che le fuoriusciva dagli occhi mentre soffriva la Passione di Gesù, ella si accorse che un laico si era intrufolato nella sua stanza vestito da sacerdote, e quindi poté prontamente parlare ad alta voce e cacciarlo fuori dalla stanza (in cui in quel momento era vietato entrare a tutti tranne che ai sacerdoti).
Marta Robin, + 1981 (stigmatizzata)
"Quando iniziai a portare l'Ostia verso la bocca di Marta, non potei farlo. L’Ostia stessa volò verso la sua bocca e le si posò sulla lingua". Padre Joseph Marie Jacq, 1974.
Inoltre, la Santa Vergine Maria disse a Marta che avrebbe sconfitto la Massoneria in Francia. Si ricordi questo particolare mentre si procede nella lettura.
Julia Kim di Naju, Sud Corea
Nel momento in cui riceveva la Comunione sulla lingua, l'Ostia le si trasformò in carne e sangue. Questo miracolo ha avuto inizio nel 1988, il giorno della festa del Corpus Domini, ed è continuato fino agli anni '90. Il Santo Padre ne è stato testimone a Roma.
Esiste documentazione di Miracoli Eucaristici in cui semplici animali si sono inginocchiati davanti alle Ostie consacrate. Che cosa ci dice tutto questo, di fronte all'insensibilità che oggi molti praticanti dimostrano nei confronti di Gesù Eucaristia?
Per di più non si riscontra alcun Miracolo Eucaristico in cui l'Ostia consacrata sia andata a posarsi sulle mani di qualcuno. Ci può essere una spiegazione per tutto ciò?
PAPI
Papa Leone XIII, + 1903
"Non appena l'ordine della ragione contraddice la Vita Eterna e l'Autorità di Dio, diventa lecito disobbedire alle persone, al fine di obbedire a Dio".
Papa San Pio X, + 1914
"Nel momento in cui si riceve la Santa Comunione ci si deve inginocchiare".
Papa Paolo VI, + 1978
L'uso di deporre la Comunione sulla mano ebbe inizio in Olanda nel 1965/66, come risultato della DOMANDA POSTA DA ALCUNI LAICI SE GESU’ FOSSE VERAMENTE PRESENTE nell'Ostia Consacrata. Quest'obiezione sembra simile alla "negazione della Divinità di Cristo". (Cfr. AMSTERDAM, pag. 47).
Nell'Enciclica MISTERIUM FIDEI Papa Paolo VI respinse la cosiddetta "Comunione sulla mano" come una "falsa opinione ormai diffusa". Quindi egli chiese ai Vescovi olandesi di scrivere a tutti i loro Sacerdoti e di "dare loro direttive per fare nuovamente ritorno al modo tradizionale di ricevere la Santa Comunione". Tre anni più tardi, nella sua Enciclica HUMANAE VITAE, si espresse anche contro il diffondersi di un uso errato ed illecito di ogni licenza nell'ambito del coniugio (pillola ecc.). NESSUNA di queste due istruzioni venne trasmessa dai Vescovi olandesi ed i loro Sacerdoti rimasero non soggetti a censura né ad alcuna punizione.
Nota: Mentre si riconosce che nulla, tranne l'Inferno, risulta essere al di là di ogni possibilità di riparazione, oggi, a distanza di soli 30 anni, sotto lo stendardo dell'individualismo liberale, l'Olanda è diventata un tumore spirituale e morale di natura terminale. Esemplificando, il 9 % di tutti i decessi che avvengono oggi in Olanda sono il risultato di eutanasia attiva. Persino una giovane donna con sclerosi multipla è stata uccisa in questo modo.
Nel 1969 il numero sempre crescente di Vescovi che sostenevano la diffusione della amministrazione "Comunione sulla mano" (inclusi allora anche i Vescovi di Germania, Francia e Belgio) richiese a Papa Paolo VI di concedere un permesso speciale "al fine di sanzionare tale disobbedienza". In modo sorprendente, e dopo una resistenza a lungo combattuta, sembrò che egli si arrendesse. Nel tardo 1969, infatti, diede "il permesso speciale" di concedere la Santa Comunione sulla mano a certe Conferenze di Vescovi in cui si era andato affermando (nella disobbedienza) tale modo di riceverla ma nell'opposizione a quanto già prescritto. Dunque, questo "permesso speciale" venne concesso SOLTANTO a "certe comunità e certe città", e certamente NON in tutte le Diocesi e NON "come pratica abituale". Di conseguenza il suo inizio illegale, come pure la sua diffusione in così numerose nazioni risultano ingannevoli, non validi, viziati da errore e, infine, sbagliati. Tale permesso limitato, dato da Papa Paolo VI, gli venne estorto con la forza e con l'inganno. Ci si può meravigliare se egli disse che "il fumo di Satana" era entrato nella Chiesa?
Al fine di opporre resistenza a questa oltremodo crescente "abitudine alla disubbidienza", il Papa allora (sempre nel 1969) si rivolse a tutta la Chiesa, con una seria ammonizione (vehementer hortatur) riguardo i pericoli dell'amministrazione della Comunione sulla Mano e con il consiglio, "per il bene della Chiesa stessa", che tutti i Vescovi, i sacerdoti ed i laici si conformassero ancora una volta al modo già in uso di ricevere la Santa Comunione sulla lingua. Questa ammonizione ed il consiglio che ne seguì godono tuttora di piena validità (Cfr. Simma, pag. 14).
Nel 1975 l'Arcivescovo Annibale Bugnini, lo stesso autore di RIFORMA LITURGICA (NOVUS ORDO MISSAE), l'amato esperto in Liturgia e consigliere di Papa Paolo VI proprio in merito a questo argomento, venne licenziato dal Papa non appena si scoprì la sua affiliazione massonica. Al momento della trattazione del problema, il Bugnini aveva dato troppa enfasi alle opinioni della minoranza e, allo stesso tempo, aveva minimizzato troppo le opinioni della schiacciante maggioranza. Aveva consigliato il Papa con aperte menzogne e terribili e distorte informazioni, ma il danno era già stato fatto e tutto il Cattolicesimo era ormai tremendamente minato da questo tradimento.
Così, anziché leggere LA RIFORMA LITURGICA, consigliata - come fu - da un gruppo di Protestanti, si legga invece la Bibbia immersi in preghiera, si leggano gli scritti di questo Santo Padre, e poi si leggano e si vivano i messaggi della Madonna provenienti da luoghi diversi del mondo dove sia stata approvata almeno la sua venerazione.
Si dice che poche ore prima della sua morte, non appena la Santa Comunione gli venne portata in camera, Papa Paolo VI uscì dal letto in cui giaceva ammalato per inginocchiarsi con prontezza e ricevere Gesù Eucaristico.
Papa Giovanni Paolo I, + 1978
La notte in cui fu ucciso da un altro sacerdote massone, Papa Giovanni Paolo I nel cassetto del suo tavolo aveva una lista di nomi di circa 30 Cardinali e Vescovi massoni che egli avrebbe licenziato il giorno seguente. (Cfr. L'OPPOSIZIONE... pag. 43).
Comprendiamo ora perché, come ha detto la Santa Vergine, il nostro Santo Padre soffre?
Papa Giovanni Paolo II
Dopo 11 anni di Comunione sulla Mano, egli disse: “In diversi Paesi la Comunione sulla Mano è diventata una norma. Allo stesso tempo stanno diventando più forti le voci che lamentano la mancanza di devozione per le forme eucaristiche - una mancanza di cui devono farsi carico non solo coloro da cui essa è messa in evidenza, ma anche i Pastori della Chiesa”. 1980 (3s).
In Germania, sempre nel 1980, egli affermò: "Ma dico che non ne sono a favore (Comunione sulla Mano), e che non posso neppure raccomandarla".
Inoltre affermò che il sacerdote, "in qualità di servo della Santa Eucaristia e di tutte le Sante forme, ha una responsabilità primaria - primaria perché totale". 1980. (Cfr. Simma, pag. 14).
"Toccare le Sante Creazioni è un privilegio degli ordinati". I laici possono ricevere tale permesso solo "in caso di vera emergenza".
"Ma io stesso ho visto il Papa distribuire la Santa Comunione sulla mano", potreste dire a voi stessi proprio ora. Ciò è vero. COMUNQUE, quando egli lo fa, è SOLTANTO PERCHÉ in quel momento si viene a trovare in un Paese in cui la Conferenza dei Vescovi ha deciso di disobbedire alle istruzioni in merito, sia sue che dei suoi predecessori; egli non desidera quindi opporsi in antagonismo alla Conferenza dei Vescovi, né far sorgere dei possibili scismi relativamente a questo problema. Quando i Vescovi disobbediscono al Papa, sui laici NON RICADE NESSUNA COLPA SE, però, tutte le informazioni che essi ricevono pervengono SOLTANTO DAL LORO VESCOVO.
Quando visitò la Francia negli anni' 80, il Santo Padre si rifiutò di dare la Comunione in mano all'allora Presidente della Francia Giscard d'Estaing e a sua moglie che, prima dell'incontro, aveva con tanto orgoglio annunciato che avrebbe fronteggiato il Papa a questo riguardo? Il Santo Padre non si arrese e tutto ciò fu trasmesso dalla TV francese.
Mentre si trovava a Zagabria, in Croazia, nel settembre 1994, il Santo Padre venne assistito da Sacerdoti (anziché da chierichetti) che usarono enormi patene per prendere ogni possibile frammento che potesse eventualmente cadere mentre egli distribuiva la Santa Comunione. L'autore, e perciò anche milioni di altre persone, videro che quando i comunicandi cercavano ancora di sollevare le mani, dovevano semplicemente fermarsi e ricevere dal Papa la Santa Comunione sulla lingua, o altrimenti andare ad urtare contro quelle larghe patene. Nel fare così, IL PAPA NON DIEDE LORO ALCUNA POSSIBILITÀ DI SCELTA. Quel giorno nemmeno una persona ricevette la Comunione sulla mano, almeno non dal Santo Padre di Nostra Signora.
Nel giugno 1997, mentre si trovava a Cracovia, in Polonia, nessuna Comunione venne amministrata sulla mano dai concelebranti della Messa Papale.
CARDINALI
Cardinale Julius Dopfner, + 1976
Poco prima della sua morte egli disse: "Se avessi saputo che attraverso la Comunione sulla mano si sarebbe dimostrata tanta mancanza di devozione, non mi sarei mai pronunciato a favore di essa... Oggi ci si reca alla Santa Comunione così come in passato si prendeva l'acqua benedetta. Ho lottato per due anni a favore della Comunione sulla mano. Ora che ne ho visti i risultati, non lo rifarei più. Ora, però, non conosco alcun modo per riparare quanto è accaduto. Liberatevi della Comunione sulla mano".
Cardinale Franjo Seper, + 1981
(già Prefetto della Santa Congregazione per la Fede)
" Il problema della Comunione sulla Mano per me non è una questione di forma, ma ... un problema di fede e quindi, in verità, una decisione di coscienza per il sacerdote".
"Nessuno, dopo aver esaminato a fondo la propria coscienza, può quindi sentire la necessità di chiedere la Comunione sulla mano".
Caro Cattolico, ti prego di chiederti quando e perché tu abbia iniziato a ricevere la Santa Comunione sulla mano. Fallo onestamente e poi cerca la risposta nella preghiera. Fu una buona ragione a indurti a fare così o è stato semplicemente perché, come per tante altre persone della nostra generazione, " lo facevano tutti gli altri"? A quel tempo ti erano state date informazioni corrette ed esaustive in merito a questo problema? Ti prego di ascoltare questo importante Cardinale e di chiedere anche tu a Gesù se egli abbia ragione. O forse anche tu, come tanti altri, sei stato trascinato "dai tempi" e quindi non hai mai avuto la possibilità di chiedere veramente chiarimenti, né di ascoltare Gesù a questo proposito? Se è così, TI PREGO di farlo ora.
Cardinale Joseph Ratzinger
(Prefetto, Santa Congregazione per la Fede)
"Dobbiamo riconquistare la dimensione della Santità nella Liturgia". (1988).
L'ovvia implicazione è che "la dimensione della Santità" è andata perduta.
MISTICI DEL XIX E DEL XX SECOLO
Caterina Emmerich, + 1824 (stigmatizzata)
Considerata la più famosa di tutti i mistici tedeschi, Caterina vide Gesù distribuire il pane in bocca agli Apostoli.
Teresa Neumann, + 1962 (stigmatizzata)
Per circa 35 anni visse nutrendosi solo dell'Ostia Consacrata e vide anche Gesù distribuire il pane e porlo in bocca agli Apostoli.
Padre Pio, + 1968 (stigmatizzato)
"Quante volte ... questo bacio di pace ci viene dato nel Santissimo Sacramento. Si, dobbiamo ardere di desiderio per questo bacio della bocca Divina, inoltre dobbiamo provare una gratitudine ancor maggiore?".
Maria Simma, austriaca
(Anima sofferente e veggente delle Povere Anime del Purgatorio)
Assumendo su di sé il carico della loro pena sia misticamente che con la preghiera, a partire dagli anni '60 ella ha liberato circa 40 o 50 sacerdoti (inclusi Vescovi), la maggior parte dei quali si trovavano in Purgatorio per aver diffuso la pratica della Comunione sulla mano o simili pratiche irriverenti. Maria definisce l'amministrazione della Comunione sulla mano "opera del demonio". Ripete pure di frequente quanto le Povere Anime le dicono, e riferisce che una preoccupazione da loro spesso espressa è che "la Chiesa di oggi si trova nella forma peggiore in cui si sia mai venuta a trovare a partire dai suoi inizi".
Ricorda: Come ci ha consigliato San Luigi de Montfort, una vera devozione Mariana include l'amore ed una miglior comprensione per le Povere Anime del Purgatorio.
Suor Agnese Sasagawa di Akita, Giappone. (stigmatizzata)
Mentre tutte le sue consorelle ricevevano la Santa Comunione sulla mano, le stigmate della mano sinistra la costrinsero a richiudere la mano con terribile dolore e quindi a ricevere Gesù sulla lingua. Allo stesso istante la ferita nella mano destra della statua lignea della Santa Vergine iniziò a sanguinare dallo stesso punto. Queste sofferenze potevano essere rispettivamente sofferenze di riparazione per gli abusi compiuti dalle mani sinistre dei laici e dalle mani destre dei sacerdoti? Naturalmente sì. Da allora SuorAgnese e tutte le sue consorelle ricevono la Santa Comunione solo sulla lingua .
Suor Anna Ali del Kenya (stigmatizzata)
Suor Anna conversa con Gesù e le sue rivelazioni convergono nel miglior approfondimento della devozione Eucaristica. Gesù le ha detto che la Massoneria si è accordata per abolirLo dalla Santa Messa.
DOCUMENTI ECCLESIALI
I DOCUMENTI DEL VATICANO II
Questi documenti non contengono nulla riguardo questo argomento così cruciale, ciò nonostante milioni di persone associano a torto la Comunione sulla mano al Vaticano II.
IL CREDO DEL POPOLO DI DIO
di Papa Paolo VI
I, II, III, IV. Accogliere con devozione
1) ... 2) È richiesto il digiuno eucaristico di almeno un'ora prima della Santa Comunione (fatta eccezione per l'acqua ed i medicinali); l'abbigliamento sia conveniente e rispettoso. Ci si dovrebbe avvicinare alla mensa del Signore solo con un atteggiamento profondamente reverenziale, con le mani giunte e gli occhi abbassati.
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, 1993
Il Catechismo non contiene pure nulla riguardo questo argomento, e nel 1993 tale mancanza di ogni pertinente informazione a riguardo è in se stessa molto interessante. Perché non se ne fa alcuna menzione? Certamente non perché i suoi principali autori, il Cardinale Joseph Ratzinger e l'Arcivescovo Christoph Schónborn, siano sostenitori della Comunione sulla Mano - anzi - sono entrambi molto vicini all'attuale Sommo Pontefice.
ISTRUZIONI PONTIFICIE RECENTI
MEMORIALE DOMINI
di Papa Paolo
VI Epistola del Papa (DOMINICAE CENAE)
A tutti i Vescovi e tutti i Sacerdoti 18-22 ottobre 1968 e 29 maggio 1969 (53).
Essa include:
"Questo modo di distribuire la comunione (sulla lingua), tenuta presente nel suo complesso la situazione attuale della chiesa, si deve senz'altro conservare, non solo perché poggia su una tradizione plurisecolare, ma soprattutto perché esprime e significa il riverente rispetto dei fedeli verso la santa eucarestia. Non ne è per nulla sminuita la dignità della persona dei comunicandi; tutto anzi rientra in quel doveroso clima di preparazione... Inoltre con questa forma ormai tradizionale è meglio assicurata una distribuzione rispettosa, conveniente e dignitosa insieme della comunione".
Questa parte viene poi seguita dai voti di tutti i Vescovi del mondo che nella stragrande maggioranza si pronunciarono contro la Comunione sulla mano. Quindi segue un breve passo in cui viene chiarito perfettamente che ogni tolleranza è rigidamente condizionata:
"Se poi in qualche luogo fosse già stato introdotto l'uso contrario, quello cioè di porre la santa comunione nelle mani dei fedeli, la sede apostolica, nell'intento di aiutare le conferenze episcopali a compiere il loro ufficio pastorale, reso non di rado ancor più difficoltoso dall'attuale situazione, affida alle medesime conferenze il compito di vagliare attentamente le eventuali circostanze particolari, purché sia scongiurato ogni pericolo di mancanza di rispetto dell'Eucarestia o di deviazioni dottrinali su questo santissimo sacramento, e sia eliminato con cura ogni altro inconveniente".
"Pratica opposta" e "purché sia scongiurato ogni pericolo"? Da queste espressioni e da tutto il resto, vi sembra che i Prìncipi della Chiesa (incluso il Papa, il cui decreto dopo tutto fu questo) ed in particolare gli uomini appartenenti alla Congregazione per la Santa Liturgia, fossero veramente tanto entusiasti riguardo l'amministrazione della Comunione sulla mano? Certamente non è così. Questo paragrafo, come il resto del documento, brucia di un'ansietà implicita affinché la Santa Comunione non perda la sua santità dato il modo in cui è amministrata sia dai sacerdoti che dai fedeli.
Questo è l'UNICO documento in cui si possa trovare una certa tolleranza relativamente alla Comunione sulla mano, tuttavia ciò cambia forse qualcosa in quanto al modo in cui la Chiesa fu costretta a consentirla? No. Ci fu evidente disonestà, manipolazione e sedizione da parte del Bugnini, ed egli non operò certamente da solo. Ciò costituì un caso di chiara sovversione nella Chiesa. Può tutto questo portare buoni frutti? No, e non li ha portati. Se qualcosa del genere fosse accaduto in seno al governo o in un ambiente industriale, le conseguenze sarebbero certamente già state corrette naturalmente molto tempo fa. Ed è qui che le nostre coscienze DEVONO iniziare a operare e che noi dobbiamo cominciare ad agire di conseguenza.
Inoltre:
IL MISTERO E IL CULTO DELLA SANTA EUCARISTIA
Epistola (DOMINICAE CENAE) inviata a tutti i Vescovi e Sacerdoti da Papa Giovanni Paolo II. 24 febbraio 1980.
Essa include:
"Con quanta eloquenza il rito dell'unzione delle mani dei Sacerdoti nella nostra ordinazione in rito latino ci dice che una grazia ed un potere speciale dello Spirito Santo sono necessari proprio per le mani dei Sacerdoti? Toccare la Santa Eucaristia e distribuirla con le mani è un privilegio degli ordinati".
Inoltre:
DONO INESTIMABILE (INAESTIMABILE DONUM)RiguardoAlcune Norme Concernenti il Culto del Mistero Eucaristico, di Giovanni Paolo II. La Santa Congregazione peri Sacramenti ed il Culto Divino.
(Giovedì Santo) 3 aprile 1980
Questo testo include:
"La Santa Eucaristia è il dono del Signore, che si dovrebbe distribuire ai laici ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DEI SACERDOTI CATTOLICI che sono ordinati specialmente per quest'opera. Ai laici non è permesso né di prendere l'Ostia Sacra da soli, né il Calice Consacrato".
Ciò che è ormai chiaro è che l'attuale Santo Padre cercò veramente, in modo molto gentile, di porre fine alla tolleranza sopra-menzionata e che il suo predecessore era stato costretto ad esercitare in seguito ad una continua pressione e ad informazioni sbagliate e distorte. Che cosa facciamo? Cerchiamo di sciogliere la rissa politica di 25 o 30 anni fa entro al Vaticano, o facciamo semplicemente ciò che l'attuale Santo Padre desidera da parte nostra? Se da parte vostra siete ancora confusi, chiedete a Nostra Signora che cosa dovremmo fare oggi. Sempre con gentilezza, ma anche con fermezza e in modo deciso, Ella instillerà in voi la forma che è nei desideri di Dio. Lasciate che Ella vi guidi anche nei confronti di tutto ciò.
ALTRE TESTIMONIANZE
Martin Luther, + 1546
Egli si rifiutò di ricevere in mano la Cena del Signore luterana, ritenendo tale gesto "un'espressione di mancanza di fede". Considerando la presenza reale al momento della Cena del Signore (secondo la formulazione luterana), Lutero accettò anche il principio divino della Comunione sulla lingua.
Anneliese Michel, + 1976 (incorrotta)
Mentre questa ragazza appartenente ad una pia famiglia tedesca, all'età di 16 anni veniva improvvisamente tormentata da possessione diabolica (durante un esorcismo ordinato dal Vescovo locale), il demonio fu costretto a dare la seguente spiegazione: "La cosa (Ostia Santa) non può essere posta sulla mano. I sacerdoti devono essere coraggiosi. I laici non la possono distribuire. Durante la distribuzione di quella roba (Santa Comunione) ci si deve inginocchiare. Per ordine di quella lì (indicando una statua di Maria posta lì vicino), ci si deve liberare della Comunione sulla mano, perché è opera mia. Il Vescovo deve proibire l'amministrazione della Comunione sulla mano, se ci riesce" (57).
Madre Teresa di Calcutta, + 1997
Le Sorelle della Carità permettono solo la Comunione sulla lingua e, una volta interpellata a questo riguardo, una delle Sorelle più anziane rispose: "Madre Teresa lo ha richiesto perché desidera che le sue Sorelle siano obbedienti al Papa". 1996.
Si dice anche che quando un gruppo di Vescovi, durante una visita a Calcutta, chiese a Madre Teresa quale fosse, secondo lei, il male peggiore nella crisi della Chiesa, ella rispose, sorprendendoli, che era "la forma moderna di ricevere la Santa Comunione".
Madre Angelica, EWTN TV
"A pochi dei bambini che ho incontrato, è stato insegnato che Cristo è veramente, realmente presente nella Santa Eucaristia.... Noi troviamo Ostie nei messalini, Ostie sotto le panche della chiesa, attaccate al chewing-gum... Ho visto una ragazzina di 9 anni andare alla Comunione e farla scoppiare come una caramella di gomma americana. Ho visto delle persone infilare la Comunione nelle maniche, infilarla in tasca, e lasciarla sul banco.
Cercate di mettere della gomma americana sotto il banco con la bocca...
Professor Klaus Gamber, + 1978 (esperto in Liturgia)
"La Comunione sulla mano si pone in grossolana opposizione al modo profondamente rispettoso, attento e pieno di timore reverenziale di trattare il Santissimo venutosi a determinare tempo fa".
Helmut Thielicke (Professore Evangelico di Teologia)
"Se la Transustanziazione, o la mutata forma del pane e del vino, corrispondesse a verità, allora non ci si dovrebbe rialzare mai più dallo stare in ginocchio!".
Certamente questo non è necessario se non nella Santa Messa e nell'Adorazione, tuttavia, è il caso di sottolinearlo, inginocchiarsi è anche un'espressione santissima per chiunque, infatti, sia ancora in ricerca. Certamente Dio benedirà generosamente queste persone.
Questa affermazione è una conferma drammatica, caro cattolico, del fatto che spesso persone convertite di recente sono cattolici migliori di chi è cattolico dalla nascita.
Chaplain Schallinger e 242 altri Sacerdoti (In una lettera a Papa Giovanni Paolo II nel 1979)
"Non possiamo, per ragioni di coscienza, distribuire la Comunione sulla mano".
Confraternita dei Sacerdoti di San Pietro (formata dal Papa nel 1988)
I suoi sacerdoti "non distribuiscono la Comunione sulla mano".
PSICOLOGIA
Non è anche nostra responsabilità comunicare ai nostri figli e nipoti la vera e profonda devozione per il Santo dei Santi? Per i bambini costituisce un'enorme differenza vedere, per esempio, i loro rispettabilissimi e a volte idoleggiati nonni inginocchiarsi umilmente di fronte a Gesù Eucaristico o vederli in piedi mentre ricevono semplicemente "qualche cosa in mano". Noi siamo responsabili per i nostri figli?
"LASCIATE CHE I PICCOLI VENGANO A ME, NON IMPEDITELO" (Mt 19,14).
Non siamo forse responsabili anche dell'evangelizzazione e della diffusione dell'amore di Dio - come pure della Sua parola - a tutte le persone che devono ancora farne esperienza? Quale modo più sicuro c'è per farlo, se non il nostro esempio rispettoso, amorevole e - sì - reverenziale, quando ci ritroviamo direttamente davanti a Dio - Dio nella Santissima Eucaristia? Nessuno.
La psicologia umana è tale per cui, qualsiasi cosa venga toccata da troppe persone diventa profana. Già nel Vecchio Testamento, trattandosi dei laici, Dio proibisce loro di toccare tutto ciò che è santo. Sono esenti da questo divieto soltanto i chiamati ad attendere alle cure delle cose sante. Per esempio: il Monte Sinai; l'Arca dell'Alleanza; la Consacrazione al Tempio ecc.
Se nei musei alla gente non è mai permesso toccare gli oggetti più rari e preziosi (provate a toccare semplicemente la Monna Lisa, il Diamante della Speranza o la Dichiarazione di Indipendenza senza un previo permesso!) e se le squadre di sicurezza non lasciano mai che alcuno tocchi i loro Presidenti (provate a toccare Clinton, Kohl, Yeltsin o Chirac senza previo permesso!) PERCHÉ ALCUNE PERSONE PENSANO ANCORA DI POTER TOCCARE GESÙ EUCARISTIA O DIO E NOSTRO SALVATORE, senza che un tale permesso e privilegio sia stato loro accordato dalla Chiesa, e perciò in virtù dello Spirito Santo? I già citati tesori in esposizione nei musei sono molto probabilmente essi stessi dei falsi, MENTRE GESÙ NON LO È MAI! Per quanto riguarda i Capi di Stato, non è necessario alcun commento:
Quando l'Ostia Consacrata viene toccata da persone comuni, nel subconscio scade allora al livello di qualsiasi altra cosa od oggetto benedetti. Quindi l'associazione scorretta e inconsciamente denigratoria verso la Santa Eucarestia che ne consegue è un pericolo nascosto per i fedeli, a cui LA NOSTRA STESSA VERA FEDE PROIBISCE DI RICEVERE IN MANO LE SANTE SPECIE. D'altro lato, la psiche umana considera il toccarle con le labbra un gesto pulito e quindi un gesto sacro d'amore (un bacio).
Quando la nonna, o qualche altro ospite d'onore, chiedeva qualche cosa all'altro lato del tavolo da pranzo e, per ragioni pratiche, in quel momento lo prendevi con le mani anziché porgere tutto il piatto, ricorda che dicevi: "Scusate le mani". Sei un ospite d'onore alla mensa di Gesù?
I Musulmani tengono la mano sinistra lontana dal tavolo durante tutti i pasti. Ciò dipende dal fatto che dalla mano sinistra sono espletate altre funzioni naturali. Quando viene punito un ladro in una qualsiasi delle nazioni musulmane più radicali e fondamentaliste, gli viene allora tagliata la mano destra, quella con cui mangia.
ASPETTI MEDICI
Dal punto di vista medico è provato che la saliva ha proprietà anti-batteriche, e che essa scorre nella nostra bocca, lavandola, con una quantità che va da 1 a 2 litri al giorno. La mano, comunque, quale membro esterno, è sempre portatrice di sporcizia e di malattie a causa del contatto con maniglie di porte, denaro, strette di mano ecc.
Quando alcune persone, con una leggera rimbeccata, chiedono se si pecchi più con le mani o con la bocca, con la fragilità stessa della logica umana, si può rispondere loro chiedendo se si siano puliti...?!
In quanto a ciò, IL PECCATO SCATURISCE SOLTANTO DAI NOSTRI CUORI, DALLE MENTI E DALLE NOSTRE VOLONTA’ e dopo tutto questa è la ragione per cui arriviamo al Sacro Cuore di Gesù in primo luogo PARTECIPANDO E RICEVENDO PASSIVAMENTE alla Sua Sacra Mensa al momento della Santa Comunione. Ciò, in breve, per guarire il nostro cuore, la mente e la volontà, non le nostre mani.
Alcune persone hanno espresso la loro preoccupazione per il fatto che, in questi tempi di diffusione dell'A.I.D.S. e di simili malattie, la Santa Comunione sulla lingua potreb-
be aumentare le possibilità di diffusione di tali condizioni. Qualsiasi dottore ci dirà che, perché l'A.I.D.S. diventi pericoloso sotto questo rispetto, intorno alla bocca ci dovrebbero essere delle ferite aperte (piccole piaghe nella pelle). Nel 99% di Sante Comunioni distribuite sulla lingua, non avviene nessun contatto di alcun tipo. Se questo timore fosse giustificato, allora ormai ogni contatto fisico di qualsiasi tipo sarebbe già stato proibito. Per di più, rimarrà certamente infruttuoso cercare un sacerdote che abbia contratto tale malattia attraverso la distribuzione della Santa Comunione sulla lingua.
Come abbiamo già visto in precedenza, la Sostanza Divina a Lanciano risulta essere di tessuto cardiaco umano vivo. La prossima volta che ci si troverà in un grande ospedale attrezzato per operazioni cardiache, si entri e si chieda al primario se si può toccare del tessuto cardiaco umano vivo. Si sarà accompagnati all'uscita più vicina, se non al più vicino Ospedale Psichiatrico. I medici sono forse "poco fraterni" nel proibire ciò, o non si assicurano invece che il tutto rimanga pulito se non sacro, come alcuni preferirebbero affermare?
STORIA DELL'ARTE
Benché non potessero accedere alle fonti necessarie, i ‘Dipinti degli Antichi Maestri’ mostrano spesso Gesù che pone il pane in bocca agli Apostoli dopo averlo intinto nel vino, così com'era nella tradizione ebraica (cfr. pag. 15).
Ben diversamente dalla cosiddetta arte di oggi, i 'Vecchi Maestri', le loro scuole ed i loro discepoli rappresentavano meticolosamente ogni soggetto che essi esaminassero, con un'esattezza assoluta e senza riserve. La precisione di questi dipinti può essere confermata anche dall'odierno Catechismo nel capitolo relativo ai Sette Sacramenti. I musei sparsi nel mondo che possiedono dei ‘Vecchi Maestri’, espongono ripetutamente questa scena, e solo questo tema giustificherebbe una discussione a parte, se non una ricerca o un libro esauriente e ricco di sacre illustrazioni.
L' OPPOSIZIONE ALATI-CRISTIANA
Già nel 19° secolo possiamo citare Stanislao de Guaita. Era un sacerdote che aveva rinnegato la propria fede, un cabalista, un satanista ed un modello per tutti i Massoni. "Quando saremo riusciti a far ricevere la Comunione sulla mano ai Cattolici, allora avremo raggiunto il nostro scopo".
Possiamo citare quanto segue, tratto da un Piano Massonico dell'anno 1925:
"Come possiamo privare i fedeli della loro fede nella vera presenza? ... Prima di tutto si dovrà convincere ovunque la gente affinché riceva la Comunione in piedi, poi le si dovrà porre l'Ostia in mano. Preparati in questo modo, i fedeli finiranno col vedere l'Eucaristia come un mero simbolo di un pasto fraterno generico e di conseguenza giungeranno a rinnegare la propria fede".
E possiamo riportare la seguente citazione, tratta da una lista di direttive massoniche date da un Gran Maestro americano nel 1962. Dei 34 suggerimenti anti-cattolici presenti in tali direttive, citiamo...
"Impedite ai comunicandi di inginocchiarsi per ricevere l'Ostia. Dite alle suore di far smettere ai bambini di tenere le mani giunte nell'andare e nel ritornare dalla Santa Comunione".
Oggi, in un momento in cui l'Irlanda, la Croazia, la Polonia sono prese particolarmente di mira dai Massoni, solo una delle conseguenze anticristiane sarà che la Comunione sulla mano, ora più che mai, entrerà in uso ancor più diffusamente nelle chiese di queste nazioni, tre delle più forti oggi rimaste in Europa. Gli altri paesi dell'Europa orientale stiano in guardia?
Vi prego di comprendere molto chiaramente, e per il bene della vostra stessa anima, che il fine ultimo della Massoneria è la distruzione totale della Chiesa e che Gesù Eucaristico è il fulcro stesso della Chiesa, O NON LO È FORSE? Quanto grande sarà l'ammenda del Bugnini?
PERCIÒ VI PREGO DI SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE OGNI VOSTRO APPOGGIO AL TENTATIVO DANNATO DI DISTRUZIONE DA PARTE DELLAMASSONERIA
Alla fine degli anni '70, il caso di Anneliese Michel fu discusso dalla stampa di tutto il mondo. Lo studio più dettagliato del suo caso venne condotto dall'antropologo americano dr. Felicitas Goodman, non-cattolico. I demoni erano sotto il comando diretto dei sacerdoti, come pure di Nostra Signora stessa. Dissero nuovamente:
"LA COSA NON PUO’ ESSERE MESSA IN MANO. ... I LAICI NON LA POSSONO DISTRIBUIRE. DURANTE LA DISTRIBUZIONE DI QUELLA ROBA, CI SI DEVE INGINOCCHIARE. PER ORDINE DI QUELLA LÀ (MARIA), CI SI DEVE LIBERARE DELLA COMUNIONE SULLA MANO, PERCHÉ È OPERA MIA".
"... È OPERA MIA," dice il demonio. Vi supplico di pregare a questo riguardo e di chiedere a Gesù o a Maria di confermare o correggere tutto ciò. Abbiate fiducia in Loro e Loro, a loro volta, risponderanno in un modo o nell'altro; ma prima di tutto vi dovete aprire nei loro confronti riguardo tutto ciò. Quando, in seguito a procedimenti legali avanzati dal Governo sia contro la famiglia di Anneliese che contro i sacerdoti ed il Vescovo che la seguivano, i suoi resti terreni furono riesumati, essi furono trovati incorrotti.
Tutta la stampa occidentale oggi registra una diffusione epidemica di pratiche sataniche, e persino il Dipartimento di Polizia di New York negli ultimi anni si è rivolto alla Chiesa Cattolica per chiedere dei consigli su come affrontare questo problema. La più infima di tutte queste pratiche è la cosiddetta "messa nera", durante la quale delle Ostie consacrate vengono offerte ogni volta a Satana per dissacrazione. Non ne consegue che il prendere quelle Ostie necessarie per le "messe nere" è diventato sempre più facile a causa della negligenza di qualcuno? Qualcuno tra le nostre fila sarà ritenuto responsabile per ognuna di esse
IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ
FATIMA
Suor Lucia, Giacinta (+) e Francesco (+)
Nel 1916 questi tre veggenti ricevettero la Santa Comunione dalle mani di un angelo: "...egli teneva in mano un calice, e al di sopra del calice un'Ostia da cui gocce di sangue ricadevano in esso". Poi l'angelo pose l'Ostia in bocca a Lucia e diede il contenuto del calice a Giacinta e Francesco. Suor Lucia: "Commossi dalla potenza del soprannaturale che ci circondava, imitammo tutti quanto fece l'Angelo; ciò significa che ci inginocchiammo tutti come lui".
"... COME LUI"? A noi esseri umani non è consentito di fare qualche cosa che gli angeli non fanno quando sono alla presenza di Gesù, ossia SE desideriamo parlare qui degli STESSI angeli - degli angeli di Dio?
AMSTERDAM
Ida Peederman, + 1995
Nell'immagine di "Nostra Signora di Tutti i Popoli", i piedi di Maria poggiano sull'Olanda e sulla Germania. La Santa Vergine ci ha messi in guardia riguardo un grave pericolo che, a causa di false dottrine e dell'eresia, avrebbe colpito la Chiesa. Attraverso Ida, Nostra Signora chiese che Roma fosse avvisata riguardo il fatto che tale errore avrebbe avuto origine in Olanda. (Cfr. Papa Paolo VI, pag. 22).
GARABANDAL
Conchita Gonzàles
Ricevette la Santa Comunione dall'Arcangelo Michele il 18 luglio 1962. Come sopra-citato, anche lei "cadde improvvisamente in ginocchio". Coloro che le stavano attorno poterono vedere che "sulla sua lingua iniziava a rendersi visibile una piccola Ostia; questa poi si fece più grande, fino a raggiungere le dimensioni di un'Ostia come quella che il Sacerdote consuma alla Santa Comunione, ma più spessa". Tutto questo è stato registrato in un filmato di cui il Vaticano conserva una copia. Anche se ciò accadde nel 1962, Conchita NON ha cambiato il suo atteggiamento riguardo questo problema e mai lo farà.
AKITA
SuorAgnes Sasagawa (stigmatizzata)
SI RIBADISCE: Mentre le sue Consorelle ricevevano tutte la Santa Comunione sulla mano, le stigmate della sua mano sinistra la costrinsero a richiudere la mano con terribile dolore, e quindi a ricevere Gesù sulla lingua. Nello stesso istante la ferita nella mano destra della statua lignea della Santa Vergine iniziò a sanguinare dallo stesso punto. Queste sofferenze potevano essere rispettivamente sofferenze di riparazione per gli abusi compiuti dalle mani sinistre dei laici e dalle mani destre dei Sacerdoti? Naturalmente sì. Per di più da allora in poi sia SuorAgnes che le sue consorelle hanno sempre ricevuto la Santa Comunione soltanto sulla lingua.
MEDJUGORJE
Marija, Vicka, Mirjana, Ivanka, Ivan e Jacov, Jelena e Marijana
Durante una delle sue prime apparizioni in questo luogo, Nostra Signora disse che la ragione del suo apparire a Medjugorje era dovuta al fatto che "qui si pratica la vera fede". "La vera fede" non include forse anche il fatto che quando Nostra Signora cominciò ad apparire a Medjugorje, qui la Comunione veniva distribuita SOLTANTO sulla lingua? Sono stati i pellegrini d'Occidente a portare la Comunione sulla mano a Medjugorje. La "vera fede" riguarda SOPRA OGNI ALTRA COSA il reverenziale adeguato rispetto dovuto alla presenza di Gesù, nostro Salvatore e Dio, nell'Ostia Consacrata. E se la fede non riguardasse questa "vera presenza", allora per i veri Cattolici l'Ostia Consacrata non significherebbe nulla. Potremmo anche andare tutti a giocare a bocce invece di andare a ricevere il Signore che non cambierebbe nulla.
Durante le prime settimane di apparizioni a Medjugorje, e mentre i ragazzi erano costretti a sostenere le apparizioni in luoghi diversi nei dintorni del villaggio, accadeva spesso che la Madonna apparisse loro nei campi, all'aperto. In una di queste occasioni ben documentate, alcune persone tra la folla chiesero a Marija Pavlovié se anche loro potevano toccare Nostra Signora. Marija prese allora le loro mani e le pose nel punto in cui si trovava la Santa Vergine. Dopo aver fatto così per un po', la veggente cominciò a piangere, e quando le si chiese perché piangesse rispose che ad ogni tocco di mano si formava una macchia grigia sull'abito della Vergine Santa. A quel punto le persone SMISERO di toccarLa. Se loro smisero il loro gesto perché la Madre Benedetta si macchiava, ciò non indica forse che noi non dovremmo toccare nemmeno Gesù nell'Eucaristia? Sì, ciò ce lo conferma.
Così pure, la parola "in ginocchio" era inclusa nel messaggio in cui Nostra Signora consigliava ai fedeli presenti a Medjugorje la recita di "sette Padre Nostro" dopo la Messa serale. Oggi la grande maggioranza dei fedeli ivi presenti si inginocchia durante "la settina", così come lo fa naturalmente anche salendo i due monti o quando si trova nella casa di uno dei veggenti per l'apparizione: ciò ci deve far comprendere come quelle stesse persone, la stragrande maggioranza cioè, preferirebbero certamente inginocchiarsi anche durante la Santa Comunione. Questi fatti non potrebbero anche indicare gentilmente ai fedeli come dovrebbero ricevere la Santa Comunione? (Essa ha luogo o dai 60 agli 80 minuti dopo, o dai 5 ai 15 minuti prima, o 2-3 ore prima delle stesse apparizioni). Certamente è così, e il bisogno di inginocchiarsi in quel momento è tanto più grande di quanto non lo sia al momento della recita della Il settina" o durante una qualsiasi delle tante apparizioni. Gesù è il nostro Dio, infatti, non Maria - la stessa Maria, cioè, che molti anni fa disse ai ragazzi che se avessero dovuto scegliere tra un'apparizione e la Santa Messa avrebbero dovuto optare per la Santa Messa. Ricordate che la Santa Vergine guida, ci guida a Gesù, tuttavia non si pone mai in contrapposizione, né esige, né giudica mai.
Alcune voci provenienti dall'autorità locale hanno affermato, mentre si trovavano in uno stato di visibile sofferenza, che questo argomento terribilmente cruciale "...non ha nulla a che vedere con Medjugorje?". L'autore si permette di dissentire, e lo fa con tanta veemenza poiché anche solo le situazioni sopra-citate sono già un'ampia dimostrazione della sua sincera preoccupazione per il problema.
A Medjugorje ci sono già tre eventi mistici separati (o, se osiamo affermarlo, "messaggi con una relazione implicita") che hanno avuto luogo nei primissimi giorni delle apparizioni. Quando riassunti, essi sono "fede vera", "che non si deve toccare" e "in ginocchio". Di conseguenza questa combinazione dovrebbe orientarci, senza esitare, verso la forma tradizionale di ricevere la Santa Comunione.
L'ex-Vescovo di Mostar, la diocesi in cui è situata Medjugorje, ha permesso la distribuzione della Comunione sulla mano; ciò non risulta essere né un suggerimento né, ancor meno, un richiamo, affinché i Francescani di Medjugorje cambino qualcosa nella chiesa di San Giacomo. I messaggi di Nostra Signora a Medjugorje però, sia quelli diretti che quelli dati dalle sue immagini o dal suo esempio, dopo tutto sono molto più importanti per noi laici mariani, di quanto non siano le innumerevoli situazioni di confusione ed i conflitti presenti nella Gerarchia della Chiesa. Maria ci chiama a cambiare i nostri cuori ed a farlo rivolgendoli a Gesù, poiché solo da lì, dall'interno del nostro cuore, cambieranno naturalmente tutte le altre forme di comportamento esterno. Maria viene a noi per proteggere e per guidare la sua Chiesa e noi, suoi figli, siamo la sua Chiesa! Riguardo quest'argomento cercate di non tormentare né i sacerdoti né i veggenti di Medjugorje, già oberati di lavoro, ma andate avanti, tormentate Gesù o Maria affinché parlino direttamente al vostro cuore aperto.
Come succede abbastanza spesso, quando i veggenti dicono che Nostra Signora desidera che riceviamo la Santa Comunione con il cuore, ciò significa con amore. Con amore, quando l'espressione riguarda Dio stesso, significa con un profondo e amorevole rispetto, quindi rispetto vero. Sì, il contenuto interiore è inizialmente più importante della forma esterna, tuttavia la forma esterna È IL RISULTATO di un contenuto interiore di ancor maggiore e profonda venerazione. Per di più, quando riguarda gli altri, per i quali dobbiamo ricordare che SIAMO pure responsabili, la nostra forma esterna, basata su un nostro contenuto interiore di profondo rispetto, guida anch'essi verso un migliore contenuto interiore.
Senza aver mai cercato di fare indagini riguardo questo argomento fra i pellegrini di Medjugorje, fatta eccezione per la propria cerchia regolare di amici e di conoscenze, l'autore può confermare di conoscere egli solo almeno una dozzina di persone provenienti dal nostro occidente che, per il fatto di aver visto le loro vite di preghiera approfondirsi in modo esponenziale a Medjugorje, sono passate dal ricevere la Comunione sulla mano alla forma tradizionale di riceverla. Non è invece a conoscenza di neppure un caso in cui il cambiamento sia avvenuto nella direzione opposta. Ci deve essere una buona ragione alla base di tutto questo, e considerando che la presenza di Nostra Signora a Medjugorje è l'unico ed il solo messaggio nuovo che vi si possa trovare, è evidente che il mutamento è dipeso da Lei piuttosto che da qualche cos'altro.
Allo stesso tempo tuttavia, non menzionando mai direttamente questo spinoso problema nei suoi messaggi pubblici a Medjugorje, non è possibile che Nostra Signora segua la stessa linea di comportamento del Santo Padre, che lei stessa ha detto di "aver scelto per il nostro tempo", quand'egli deve provvedere alle già citate Conferenze di Vescovi (disobbedienti)? L'autore ne è convinto.
Il messaggio in cui Nostra Signora afferma di aver scelto QUESTO SANTO PADRE non è forse da solo una ragione sufficiente perché tutti i Cattolici seguano il Papa, cui Dio ha affidato il compito di proteggere amorevolmente Gesù, la Madre sua (Totus Tuus), la loro Chiesa, i loro sacerdoti, tutti i loro "cari figlioletti", e il mondo - e perché lo seguano sempre? SÌ, E’ COSÌ. Se egli è il successore della Roccia su cui poggia la Chiesa, allora restiamogli accanto anziché resistergli?
Pur rispettandone l'anonimato, l'autore desidera citare il sacerdote che, sempre secondo la sola opinione dell'autore, è senza dubbio il sacerdote più degno di rispetto presente a Medjugorje. Questo figlio così perseverante e quindi imitatore di Maria, un giorno dichiarò all'autore: "Nella mia vita non la riceverei mai in mano" e in un'altra occasione: "Sì, ho un problema riguardo ciò" (la Comunione sulla mano). Anch'egli, come uno studente assiduo di Nostra Signora, cerca con tutte le sue forze di non porsi mai da antagonista, né di esigere, né di giudicare.
Prima e durante l'ultima guerra nei Balcani, si era visto spesso camminare per Medjugorje un uomo di circa 55 anni. Non parlava mai con nessuno, indossava sempre un duro elmetto da muratore, e portava una borsa di cuoio marrone trattenuta da una cinghia. Una sera un residente locale vide che, dopo aver ricevuto l'Ostia in mano, l'uomo la infilava nella tasca della giacca anziché consumarla. Dopo un confronto silenzioso, al termine del quale l'uomo fu infine costretto fisicamente a consumarla, egli fu seguito fuori dalla chiesa, al buio, da un altro pellegrino croato. Quella sera la sua borsa risultò essere vuota. Alla fine del 1992, dopo aver rubato una mitragliatrice da una macchina della Polizia Militare, venne ucciso da parte di alcuni soldati all'incrocio di Tromeda, proprio accanto alla stazione di rifornimento. Era conosciuto a Siroki Brieg, Ljubuski, Grude e fino a Livno per la stessa ragione. Sembrava avere sempre molti soldi ed era risaputo che risiedeva sempre nei migliori hotel della zona. Spesso in Occidente gli organizzatori di "messe sataniche" pagano centinaia di dollari per le Ostie Consacrate. Come i lettori forse già sanno, questo è approssimativamente anche il prezzo di una mitragliatrice. Cerchiamo di pregare per quella povera anima.
Quando qualcuno definisce "spiritualità discutibile" l'argomento così cruciale che questo libretto cerca di affrontare, l'autore suggerisce nuovamente al lettore di riascoltare le parole del grande Papa Leone XIII di non perdersi nell'intrico relativo alle cose legali della Chiesa, ma di infiammarsi invece d'amore per Cristo, evitando quindi di cadere nell'esaurimento e nella confusione. Come consiglia Papa Leone XIII, ascoltate Dio quando parla alla vostra coscienza. È puramente la VOSTRA coscienza, non quella di un'altra persona. O, almeno, ascoltate ed agite secondo il messaggio di Nostra Signora riguardo l'attuale Pontefice.
I FRUTTI DELLA COMUNIONE SULLA MANO
Prima di tutto, per esempio, come è potuto arrivare in Italia l'uso di deporre la Comunione sulla mano? È difficile crederlo, ma è stato a causa dei turisti, o così dissero i sacerdoti che hanno fatto pressione sulla Conferenza Episcopale con questa argomentazione così vuota e solo fine a se stessa. Quei sacerdoti dissero che c'erano turisti provenienti dalla Germania, dalla Francia, dal Belgio e dall'Olanda che desideravano ricevere la Comunione sulla mano e quindi, per non disturbare le loro meritate vacanze, i sacerdoti acconsentirono alle loro richieste e così fecero alla fine alcuni Vescovi. Perciò, in breve, il denaro speso dai turisti ebbe la meglio sul vero profondo rispetto dovuto a Gesù Eucaristia!
All'infuori di quanto è già stato menzionato, la Comunione sulla Mano ha solo diffuso ulteriormente severe riserve fra i fedeli, e soprattutto fra i giovani, riguardo la vera presenza di Gesù nella Santa Comunione.
In molte parti dell'Occidente ha determinato e quindi rafforzato l'idea che la parte più importante della Messa sia il cosiddetto "saluto della pace". Anche il saluto della pace è un'idea sorta al tempo del Bugnini e di altri, e anch'essa ha indebolito tremendamente la vera e profonda riverenza dovuta a Gesù Eucaristia, in particolare quando anche come laici ci si trova al Suo cospetto.
Oh, scusate, qualcuno ha menzionato il "saluto della pace"? Sì, avete ragione, c'era un saluto della pace nella Chiesa delle origini; ma a quel tempo veniva scambiato PRIMA della Consacrazione, e NON subito dopo, quando Gesù è già presente in mezzo a noi, e quando sia Lui che Sua Madre - ENTRAMBI - desiderano che Lui e SOLO LUI entri nei nostri cuori! Tu ed i tuoi buoni vicini, quando si tratta dei desideri di Gesù e di Maria, potete attendere ENTRAMBI finché non vi troviate fuori sul marciapiede o, ancor meglio, al bar. Ricordati che dobbiamo portare Gesù nei bar con noi, e NON portare il bar da Gesù. Quando si ha il mal di denti, si cerca un dentista, e quando si ha l'auto rotta si cerca un meccanico; perciò stiano attenti coloro che portano il loro mal di denti dal meccanico Per di più la Madonna concorda con quanto detto, ed ecco perché.
Una volta in cui la Vergine apparve a Marija di Medjugorje, ciò accadde solo pochi minuti dopo la Consacrazione. Giunse alla solita ora prestabilita, tuttavia in quest'occasione la Vergine non pregò né parlò alla veggente e se ne andò dopo pochi secondi, dopo aver SOLTANTO benedetto il piccolo gruppo che partecipava a quella Santa Messa. Quando il sacerdote celebrante la S. Messa chiese più tardi a Marija perché tutto fosse successo così velocemente, la sua risposta, enfatizzata da un movimento aggraziato della mano spiegata e diretta verso la parte frontale dell'altare, fu: "Non mi ha parlato perché Gesù era presente... qui". Non dovrebbe essere necessaria alcuna ulteriore spiegazione. Una digressione...
La Comunione sulla mano ha dato origine anche ad una scuola di pensiero nella Chiesa degli Stati Uniti, stimolata, così come succede a quasi tutto in Occidente, dall'individualismo liberale. Secondo tale corrente di pensiero, una persona dovrebbe stare in piedi persino durante la Consacrazione! E perché non essere allegri, fischiettare, muoversi con passo cadenzato e portare con sé brillanti capi della claque con pompon al vento? E come l'autore ha già potuto vedere in chiese cattoliche dell'Occidente, perché non prendere il caffè, guardare la televisione e portare il proprio cane in chiesa?
Indirettamente questa corrente di pensiero ha anche determinato lo spostamento dei Tabernacoli dal centro delle chiese ad un'area laterale prima, e poi ad una stanza laterale, infine ad un altro edificio dove pochi, se non nessuno, possono trovare Gesù, pur desiderando adorarLo. In Occidente si è anche giunti alla rimozione di tutti gli inginocchiatoi da molte chiese. Satana è un predatore molto astuto, e come ogni individuo veramente di preghiera già sa, cerca tenacemente di indebolirci ed abbatterci, un passo dopo l'altro, un passo dopo l'altro.
In Europa i laici si sono spesso organizzati in gruppi la cui unica responsabilità è quella di raccogliere attentamente i frammenti che vengono abbandonati - sparsi qua e là - dopo la Comunione sulla mano. Non si era mai riscontrata una tale esigenza prima, e ciò che la forma tradizionale della Santa Comunione curava perfettamente, incluso l'uso delle patene, ora viene svolto da anime piene d'amore e di devozione che, grazie a Dio, esistono ancora.
Ma ormai ci meraviglia veramente il fatto che moltissime chiese in Occidente siano fredde, senza preghiera e vuote, quando si è rimasti in piedi davanti a Gesù, lo si è ignorato, poi nascosto, spostato, quindi tolto, ed infine completamente eliminato?
Il Piano Massonico del 1925 non ha forse fatto il suo lavoro fin troppo bene? Fin troppo bene, caro cattolico, ed ora è il momento di ritornare al culto autentico e, se desideriamo che la nostra Chiesa viva il Rinnovamento di cui parla il Santo Padre, allora lo si viva in massa. Molti hanno tentato un Rinnovamento senza la Santa Vergine, ed ora tale Movimento è diviso in frammenti oltre ogni possibilità di riparazione. Altri hanno fatto esperienza di un Rinnovamento con Nostra Signora, ma si sono occupati più di lei che del vero profondo rispetto verso suo Figlio Gesù. SOLTANTO se tutti noi ritorneremo al vero rispetto verso suo Figlio saremo veramente con Lei, e allora il vero Rinnovamento diventerà irrefrenabile.
Fra i sopra-citati fedeli che raccolgono i frammenti dopo la Santa Messa vi è un Diacono: egli non è soltanto uno straordinario esorcista, ma riceve anche locuzioni interiori di Nostra Signora (queste, con l'appoggio, la guida e con l'autorità di un Arcivescovo). Giunto circa a metà della stesura di questo breve documento, l'autore chiese a questo coraggioso Figlio di Maria se la Vergine desiderava o meno che egli continuasse a scrivere LA SOSTANZA DIVINA con l'intenzione di farlo eventualmente pubblicare. La risposta della Madonna fu: "Sì, può proseguire". E molto tempo prima l'autore aveva chiesto una volta a questo sant'uomo come pensava di aver ricevuto tutte le grazie di cui godeva. La sua umile risposta fu che non lo sapeva per certo, ma che sospettava si trattasse di una combinazione dell'influsso mistico del suo direttore spirituale, Padre Pio, e del fatto che egli stesso avesse raccolto Gesù Eucaristico in quel modo per circa trent'anni.
E i Comunicandi di oggi, che aderiscono all'una o all'altra forma di assunzione dell'Ostia Santa, quando sono completamente evitati o persino offesi verbalmente dai Sacerdoti (es., essendo scherniti per "comportamento ossessivo"), a quale gruppo apparterranno? SEMPRE al gruppo che fa del suo meglio per aderire alla Santa Comunione sulla lingua e in ginocchio, e mai all'altro gruppo. Anche questo fatto dovrebbe dirci qualche cosa. Caro cattolico, di chi è opera tutto ciò - di Gesù o di Satana?
ULTERIORI CONSIDERAZIONI
Quando si sente l'argomentazione fin troppo generica "Ma ciò (e, dobbiamo supporre, la maggior parte di quanto sopra) è fuori moda", allora si ricordi gentilmente a chi si esprime così che questa convinzione è spesso il seme di molti peccati di apostasia. I discepoli della "Nuova Era" dicono che "Gesù è fuori moda", e considerando il fatto che qui, NELLA Sostanza Divina, stiamo parlando di Lui, l'autore spera sinceramente che tale argomentazione si smentisca da sola all'istante.
Quando si sente discutere "Ma la Chiesa lo ha permesso", siete pregati di ricordare che voi siete la Chiesa, e non i raggiri intricati di burocrati traditori, disonesti e disobbedienti in qualche luogo lontano e inaccessibile. La Chiesa non l'ha "permesso", l'ha SOLTANTO tollerato sotto costrizione indiretta, e voi NON siete un caso di "vera emergenza". O forse prima o poi volete diventarlo?
Quando si sente argomentare fin troppo democraticamente "Non siate diversi, non siate singolari. Ciò può farvi inorgoglire", ricordate che per Gesù VOI SIETE diversi, per Gesù VOI SIETE singolari, e SOLTANTO CON GESU’ voi diventate veramente liberi. Così, ancora una volta, VATTENE, Satana!
Per citare un semplice e quindi lucido pensatore che ovviamente, come l'autore, non è impressionato per nulla dall'universale richiamo massonico alla contraffazione di "egùaglianza, fratellanza e libertà" fra tutta la gente del mondo:
"La religione della nostra società è la democrazia, la fratellanza, la socializzazione, il conformismo, la concordia e la popolarità. Oggi l'etica cristiana non si distingue tanto quanto la fede cristiana. Tutti ammettono le esigenze dell'amore (nei princìpi, se non nella pratica), ma non tutti ammettono i diritti della fede. Tutti sono d'accordo (ancora nei princìpi) con gli insegnamenti etici di Gesù, ma non tutti sono d'accordo con il suo richiamo alla divinità. Soltanto se potremo mettere a confronto Cristo con altri maestri di etica e la Cristianità con altre religioni, rimuoveremo l'abominio della distinzione, lo scandalo dell'elitarismo, ed il terrore di avere ragione là dove altri hanno torto".
Che piaccia o no, e ancor di più rispetto ad altri Cristiani, noi Cattolici SIAMO singolari, noi Cattolici SIAMO un'élite, noi Cattolici SIAMO giusti; e qui sussiste L'INTERO PROBLEMA
Mentre è vero che Cristo è presente nella Sua parola e nel popolo di Dio riunito insieme, e mentre certamente ogni persona vivente è in verità un Tempio della Trinità, ciò che dà una distinzione straordinaria alla Presenza di Cristo nella Santa Eucaristia è il fatto che in essa, come le Sue parole affermano con tanta precisione, la Sua Presenza è il Pegno del Nuovo Patto fra Dio ed il Suo popolo. In qualsiasi cultura, in qualsiasi momento, la Promessa di Alleanza DEVE essere avvolta da un rispetto devoto e di distinzione!
In ogni religione ed in ogni momento, questo rispetto di distinzione verso Dio è dimostrato in primo luogo dal gesto di inginocchiarsi davanti a Lui mentre Lo si prega. Persino il più moderato di tutti i musulmani praticanti si inginocchia e prega il suo Dio cinque volte al giorno. Noi Cattolici, che oggi ci inginocchiamo così raramente, siamo invece inclini a preoccuparci per i nostri giovani, che ancora entrano a far parte di altre religioni o, altrettanto spesso, sètte, i cui membri si inginocchiano persino davanti ai loro cosiddetti guru! Dio sente le preghiere degli altri, così come sente le nostre, ma se noi non gli dimostriamo il nostro amore, quanto vere e quanto sentite possono essere veramente tali preghiere? Noi Cattolici, che in questi decenni siamo stati trattenuti dall'inginocchiarci di fronte a Dio, e non inconsapevolmente, non potremmo assistere la nostra gioventù nella sua ricerca di vero devoto rispetto, in questa posizione penitenziale di amore per Dio che tutte le anime, mentre sono ancora qui sulla terra, sia giovani che vecchie, desiderano così naturalmente? Noi Cattolici, Cattolici che ricevono Gesù Stesso in ogni Santa Comunione, non abbiamo quindi ragione alcuna per recarci in chiesa se non siamo preparati ad inginocchiarci amorevolmente davanti a Dio.
Come le stesse Povere Anime del Purgatorio dissero una volta a Maria Simma: "Molti desiderano essere bravi Cattolici; ma lottare per la santità a loro sembra una cosa troppo grande. E tuttavia la Santa Chiesa di Dio ha bisogno di uomini veramente santi e non santi in modo approssimativo. Questa forte ondata rovinosa è più forte della -media, perciò come dovrebbe essere superata da parte della mediocrità?!".
Soltanto il nostro santo e devoto rispetto può conquistare questa "ondata rovinosa", perciò cerchiamo tutti di porre fine alla nostra mediocrità
SPERANZA RINNOVATA
La Conferenza Episcopale delle Filippine è ritornata alla Santa Comunione sulla lingua a causa dell'aumento di sacrilegi che si erano verificati con la Comunione sulla mano.
UN'ALTRA PIA OPINIONE
La Comunione sulla mano è un'iniquità contro Dio che ha già danneggiato molto gravemente l'unità nella Sacra Fede Cattolica, come pure il rispetto per essa.
Il bisogno così urgente di questo libretto è in se stesso una prova più che sufficiente della validità di quest'affermazione.
Ora, anziché parlarne, PREGATE PER QUESTO e ascoltate bene la vostra coscienza. Dio ha posto una coscienza in ognuno di noi, non una biblioteca piena di libri pesanti, né le infinite giustificazioni di alcuni intellettuali influenti. Quando, quale frutto di molta preghiera, si desidera sempre più ardentemente questa coscienza donata da Dio, il primo dei frutti più ovvii è la VERA VENERAZIONE. Gesù è venuto non per renderci tutti egualmente intelligenti o più simili, ma perché Lo amassimo e, attraverso di lui, perché ci amassimo gli uni gli altri. SOLTANTO con la devozione autentica e l'amore per Lui, SOLTANTO quando avremo compreso ed iniziato a praticare il Primo Comandamento, cominceremo a saperci amare gli uni gli altri. Ecco perché si sceglie il Primo Comandamento, e tutti gli insegnamenti contrari risultano essere semplicemente un inganno e quindi una perdita enorme del nostro tempo.
Soprattutto quando si discute questo libretto con i Sacerdoti ed i Vescovi occidentali, la discussione provoca soltanto frutti di afflizione. Esso non ha lo scopo di porsi in antagonismo con i Sacerdoti ed i Vescovi d'Occidente, i loro bravi parrocchiani, o chiunque altro, tuttavia...
Vi prego di leggere, ascoltare, riflettere e pregare per ciò che il Papa della Madonna sta facendo. O forse Ella non sapeva che cosa stava facendo quando lo scelse?
Il Santo Padre, quando nominò circa 30 nuovi Cardinali nel 1995, scelse quasi esclusivamente uomini dei paesi dell'ex "Cortina di Ferro" e dell'Africa. Aveva forse delle sante ragioni per farlo? Certamente sì.
Ed ora pregate ancor di più per questa ragione.
CONCLUSIONE
Quando osserviamo i nomi e le situazioni sopra citate e le confrontiamo con il vasto numero di Comunicandi che oggi ricevono la Santa Comunione sulla mano, diventa oltremodo chiaro che questo santo argomento è ben lontano dall'essere risolto. Ora, ancora una volta, dipende dai Figli di Maria dare l'esempio migliore a tutto il mondo e seguirLa là dove sono guidati dalla loro vita di preghiera - più vicini a Gesù e in un modo caratterizzato da un rispetto ancor più profondo.
La prova, l'innegabilmente santa prova, non è soltanto forte, è veramente schiacciante, e ciò risulta essere del tutto a favore della forma tradizionale: la Santa Comunione sulla lingua mentre si sta in ginocchio. E chi sono coloro che costituiscono quell'altro gruppetto, molto più piccolo, di dissidenti? Mentre questa è una situazione in cui non è automatico che la maggioranza prevalga, alla fine dovremo per forza lasciare il problema in mano a Gesù. Ma una cosa è ancora certa, che Gesù ci dona i Santi ed i Santi mistici quali modelli esemplari di un ruolo, e non perché noi li possiamo considerare "fuori moda", "superati" o persino "fuorviati". Al contrario, avevano ricevuto le grazie di cui beneficiavano perché erano stati estremamente virtuosi e non - come molte persone sembrano pensare oggi - democraticamente o, Dio non voglia, persino in maniera casuale, o per equanimità.
L'autore non sostiene in alcun modo né in alcuna forma il fatto che tutti i fedeli che ricevono la Comunione sulla mano siano, d'altro lato, essi stessi necessariamente guidati male, in quanto sa benissimo che tra loro ci sono individui santi, come ce ne sono in ogni altro luogo. Egli tuttavia suggerisce che forse essi non sono stati guidati per nulla, e che questo è quanto ha determinato il fatto che egli si concedesse il tempo necessario per scrivere LA SOSTANZA DIVINA.
Quando uniamo ciò che Nostra Signora disse a Marta Robin riguardo la sconfitta della Massoneria, con il fatto che sembra certo che in effetti siano stati proprio i Massoni a far avanzare la "falsa opinione" relativa alla diffusione della Comunione sulla mano, possiamo anche aggiungere, già fin d'ora, che quando Nostra Signora avrà finalmente vinto la Massoneria, anche la Comunione sulla mano avrà fatto marcia indietro per la seconda volta. Accogliamo dunque fin d'ora i suoi numerosi suggerimenti e le sue apparizioni, anziché aspettare l'avvento di qualche cataclisma.
Per di più, quando sentite risuonare all'orecchio nomi quali quelli di San Agostino, Francesco, Tommaso d'Aquino, Caterina da Siena, S. Brigida di Svezia, Leone XIII, Pio X, Jean-Marie Vianney, Teresa Neumann, Marta Robin, Caterina Emmerich, Padre Pio, Madre Teresa, Maria Simma, Lanciano, Fatima, Garabandal, Akita e Medjugorje, può aver senso solo il fermarsi ad ascoltare attentamente, imparare da tutti loro, seguire ed imitare il loro esempio ora. NON facendolo, a questo punto, ammettiamo in modo lampante solo la nostra insensibilità nei confronti di Gesù Eucaristia.
Nostra Signora non preferirebbe forse che TUTTI i suoi figli contemporanei ascoltassero, credessero, imitassero e quindi privatamente, come pure ufficialmente, agissero in conformità con i desideri del Santo Padre a Roma, e quindi alla fine possibilmente potessero aggiungersi a questi santi nomi?
Come i veggenti di Medjugorje hanno testimoniato riguardo al Purgatorio nel gennaio 1983: "La maggior parte della gente va in Purgatorio, molti vanno all'Inferno ed un piccolo numero va direttamente in PARADISO".
CERCHIAMO DI ANDARE TUTTI DIRETTAMENTE IN PARADISO!
Nicky Eltz eAmici Salisburgo, Marzo 1997
POSCRITTO
1) Mentre apportava gli ultimi ritocchi alla SOSTANZA DIVINA, l'autore ricevette una lettera da un sacerdote francescano ricco di doni che vive in Australia ed è molto attivo anche fra i carismatici. A due terzi della sua lettera, il frate scriveva improvvisamente: "Non so perché sento dire ‘Indicate a molti Sacerdoti come essere Sacerdoti’. Per caso sta contemplando il Sacerdozio?". "No", rispondeva l'autore in fretta, "ma sto scrivendo un testo sulla confusione corrente relativa al modo più corretto di ricevere la Santa Comunione". Quelli tra noi che dicono di ascoltare i Sacerdoti carismatici dovrebbero prendere questo commento molto seriamente.
2) L'autore ha pubblicato LA SOSTANZA DIVINA senza la conferma di alcun Ufficio Parrocchiale né di alcun Vescovo e quindi il documento rimane non-ufficiale ovunque lo si legga. Rappresenta soltanto l'opinione personale dell'autore e dei suoi amici, ben fondata e sostenuta nella preghiera. Se questo piccolo documento aggraverà la croce dell'autore di ulteriori pesi, egli li accetterà - e si spera senza lamentarsene mai - dato l'amore che nutre per Cristo, per Sua Madre e tutte le loro Parrocchie. E quindi, così sia.
ISTRUZIONI
Ora che avete rischiato così coraggiosamente di essere informati meglio di quanto non lo foste già prima di aver letto LA SOSTANZA DIVINA, l'autore è convinto che Nostra Signora stessa darebbe i seguenti consigli:
Muovetevi sempre con cortesia, tuttavia allo stesso tempo con insistenza, e sempre SOLTANTO un passo alla volta.
1) Portate questo problema prima di tutto nelle vostre preghiere.
2) Soltanto in seguito portatelo con cortesia nelle vostre famiglie.
3) Quindi portatelo gentilmente nei vostri gruppi di preghiera.
4) Solo allora fatelo presente gentilmente, e SOLO COME GRUPPO DI PREGHIERA, ai vostri Sacerdoti. Cercate Sacerdoti anziani e quindi con maggior esperienza, con una ricca vita di preghiera già alle spalle. Dimenticate, per ora, tutte le donne ‘ministro dell'Eucaristia’ ed i Sacerdoti al di sotto della cinquantina. Salite soltanto la scala spirituale, non la scala burocratica.
5) Chiedete loro di confermare quanto è scritto qui. Loro possono farlo, SE lo desiderano. Venite armati di altri libri raccolti fra le vostre biblioteche mariane private.
6) Solo quando avrete trovato amici egualmente coraggiosi ed attivi fra i vostri bravi Sacerdoti, chiedete loro di partecipare questo argomento ai vostri Vescovi. Suggerimento: Forse i rappresentanti dei vostri gruppi di preghiera potrebbero accompagnare i vostri Sacerdoti dai Vescovi. Fate attenzione alle interferenze sataniche e, per deviarle, invocate S. MICHELE ASSIEME A NOSTRA SIGNORA. Aiutate SEMPRE i vostri sacerdoti nel fare cose che, come questa, possono diventare in qualche modo difficili. Aspettatevi in qualsiasi momento una tenace resistenza, e quando meno ve l'aspettate. Andate armati soltanto della preghiera! Ve lo ripeto, procedete sempre gentilmente.
7) Assieme ai vostri Sacerdoti, ora chiedete ai vostri Vescovi di confermare i contenuti di questo libretto. Sì, LORO POSSONO farlo, SE lo vogliono.
8) Quando avrete trovato una sensibile direzione spirituale a questo proposito, scrivetene voi stessi e poi diffondete gli scritti nei vostri bollettini e riviste mariane.
9) Continuate a pregare e...
MARIA VI AIUTERÀ POICHÉ NELL'INTRAPRENDERE QUESTO CAMMINO VOI AIUTATE SUO FIGLIO!