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modificato 23/10/2016 |
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Correlati: progressismo adolescenziale |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Testo NON RIPRODUCIBILE ai sensi del vincolo #2 precisato qui.
Sabato 03/12/2011 vigilia della 2ª domenica di Avvento
Con riferimento alla MODALITÀ DI ASSUNZIONE della Comunione sotto le due specie offribile anche ad assemblee numerose (annuncio di novità in parrocchia domenica scorsa) nelle omelie di questa 2ª domenica di Avvento si precisa che a partire da sabato prossimo a tutta l’assemblea liturgica in via ordinaria e continuativa sarà offerta la Comunione sotto le due specie, come deciso dal CPP, secondo la modalità così precisata: il comunicando, ricevuta nelle mani la Particola dal ministro dell’Eucaristia, potrebbe scegliere di intingerla autonomamente nell’attiguo calicetto col vino consacrato. Sottinteso: il tradizionalista che desiderasse ricevere la particola dal Ministro direttamente in bocca, si dovrebbe accontentare della comunione monospecie. Per ora(*). DOMANDE piccole e umili (che mi sento in DOVERE di porre, pur rischiando che AM mi accusi di fargli il processo alle intenzioni): - Domando se sarebbero queste le priorità pastorali da curare prima di altre in ambito formativo-catechetico-liturgico, magari lenitive di mancate visite domiciliari pastorali lamentate da alcuni fedeli in sofferenza (peraltro ben supplite da don Bepino e dai diaconi). - Per evitare segnali di discontinuità tanto graditi
agli ermeneutici
della rottura quanto poco neutri avverso la sensibilità di altri
parrocchiani, - il fedele davanti al Ministro additerebbe il calicetto se desiderasse comunionarsi con le due specie, al che il Ministro intingerebbe la Particola prima di dargliela in bocca; potrebbe essere anche più svelto; - Se quel consiglio fu scartato, non credi che l’obiettivo dei proponenti l’emi-self-service, oltre a quello esplicito di avvicinare Cristo ai fedeli e i fedeli a Cristo, sia anche (se non soprattutto) l’introduzione dell’emi-self come passo ecumenico di avvicinamento al full-self-service? E’ MOLTO PROBABILE CHE questa modalità di assunzione emi-self-service - sia stata illustrata per tempo agli Uffici catechistici e liturgici diocesani, nelle cui prossimità, in Arcivescovado TN, lavora a tempo pieno AM, ispiratore della medesima e suo precursore sperimentale con gli studenti universitari nella loro nuova chiesetta - abbia la benedizione e l’incoraggiamento del Vescovo; - sia stata illustrata per tempo dalla DiocesiTN alla segreteria CEI ed abbia il nulla osta centrale, non fosse altro che a titolo sperimentale locale di un MODUS OPERANDI che potrebbe poi essere raccomandato a tutte le assemblee liturgiche per qualunque numerosità di consumatori, in maniera più esplicita rispetto a quanto finora ammesso e caldeggiato solo in ricorrenze eccezionali o per un numero ristretto di comunicandi (limitazione che non significa disdegno della seconda specie, ma solo prudenza evitante problemi organizzativi inessenziali al valore della Comunione eucaristica, che è totale anche in monospecie). SPERO E RACCOMANDO - Spero che non ci siano in Trentino cattolici tanto ingenui da uscire in stampa con critiche verso questa MODALITÀ DI ASSUNZIONE emi-self-service: spero che i fratelli amanti della Chiesa guidata dal successore di Pietro si astengano dallo scrivere critiche in pubblica stampa, e lascino eventualmente l’iniziativa a sedicenti cattolici adusi a toni distanti dalla correzione fraterna, magari in buonafede, o magari mendaci come ci capitò di leggere da prestanome ...@hotmail. - La preoccupazione per questa evenienza mi induce a
rischiare ancora l’accusa di processo alle intenzioni da parte di AM, ma
insisto - caro fratello che amassi la nostra Chiesa guidata dal magistero petrino e
volessi andare in stampa a criticare il presente progressismo – per raccomandarti
di non adire alla stampa: perché? - lo schioccare di BUFFETTI affibiati alle guance dei supposti tradizionalisti che scrivessero critiche in merito alla profetica ed ecumenica decisione emi-self-service - il fruscio di penne d’aquila intingersi frementi in inchiostro piccante da schizzare contro i medesimi tradizionalisti, - mentre la Gerarchia potrebbe far stampare un lapidario “sapevamo e approviamo l’innovazione” cosicché, per l’eterogenesi dei fini, - a guadagnarne non sarebbe tanto il fedele che si avvicina a Cristo, ma il lustro moderno mediatico dei profetici neo proponenti e - a perderci non sarebbe solo la sacralità del rito, ma l’immagine di una Chiesa offerta madre di figli litigiosi alla goduria di suoi avversari, mediatici (e non solo tali). CzzC _______________________ (*) per ora, perché questa apertura ecumenica all’emi-self-service è promettente per risolvere anche questo residuo problemino organizzativo, se in futuro venisse facoltizzato il full-self-service, lentezza vaticana permettendo. |
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