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ultima modifica il 01/02/2022 |
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Confessione filo-luterana in un santuario del veronese |
Correlati: luoghi di conversione |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Forse era il 2013-2014, ma poi non mi capitò più in quel Santuario di trovare analogo confessore. Il confessore è tenuto al segreto confessionale, il penitente meno: qui di seguito annoto il racconto di una signora relativo alla sua confessione colà. - Penitente: ... omissis ... a volte cerco di andare a Messa da qualche sacerdote che vedo più vicino al magistero petrino, anche perché in passato, seguendo le indicazioni di altri sacerdoti, ho votato a favore del divorzio e avrei votato a favore dell'aborto. - Confessore: sono leggi dello stato cui è dovuto rispetto; se poi dovessimo cercare modelli di fedeltà coniugale dovremmo rivolgerci a Napolitano e a Bertinotti, non a Casini e a Berlusconi - Penitente: non la metterei in partitica, ma nel giudicare gli eletti dovremmo considerare, oltre alla coerenza dei costumi, anche la correlazione/scostamento tra le loro decisioni (leggi, decreti) e la dottrina sociale della Chiesa con i relativi valori - Confessore: sono proprio i ricconi di destra a non voler mollare nulla per i poveri, e poi, se guardassimo certi Magisteri, io non avrei fatto beato Pio IX, se non altro perché ha condannato Rosmini, né avrei beatificato Giovanni Paolo II che ha fatto dimenticare Giovanni Paolo I, questo sì che meritava di essere beatificato, Papa buono, come Giovanni XXIII; se Lutero fosse rimasto dentro la Chiesa, questa avrebbe già fatto da 150 anni quelle riforme che, sentito quanto ha detto Papa Ratzinger in Germania, forse si faranno solo adesso. Ricordo quel catechista parrocchiale che insegnava che il papato di Giovanni Paolo II è stato distruttivo per la chiesa, mentre la sua collega di catechesi (che insegnava che Maria non fu vergine) su l’Adige raccontò di avere abortito per povertà, mentre il suo nome corrisponderebbe a quello di una riccona e forse il suo racconto era una menzogna costruita ad arte per dileggiare i pro-life e sostenere i pro-choiche. Forse quel confessore beveva dalla medesima fonte teoglib contagiata da sessantonite. |
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