Assemblea pastorale diocesana (sabato mattina 2011.09.17, auditorium S. Chiara - TN): ANNO DEL FARE

INVITO e PROGRAMMA dell'incontro; Pubblicazione dell'assemblea (atti) sul SITO della DIOCESI

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/05/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: catechesi operativa non confondente, carità in verità, correzione fraterna, moralità misericordia

 

2011.09.17 avvisi, sussidi, proposte di formazione; schede AGIRE sui 3 focus: GIOVANI, FAMIGLIE, IMMIGRATI; calendario pastorale 2011-2012; incontri per le famiglie; scuola x la politica, economia, il sociale; incontri per i giovani; catalogo testi per la catechesi; NOI, associazione oratori trentini; rivista "Catechisti parrocchiali"; proposta di formazione per animatori dei genitori e catechisti (don Rattin)

 

2011.09.17 svolgimento dell'assemblea; Programma della mattinata e preghiera di ACCOGLIENZA letta dal Vescovo; audioregistrazione degli interventi (solo x operatori pastorali e su richiesta); miei appunti dell'assemblea e della testimonianza sulla GMG

 

2011.09.15 V#36 p13 intervista il VICARIO mons. LAURO TISI: Diego Andreatta 14 Set 2011  Pag 13:

Chiesa: Terzo anno: agire!

A radio Trentino inBlu don Lauro Tisi e Cecilia Niccolini indicano le tre priorità: giovani, immigrati, famiglie

 Trento - Assemblea diocesna 2010. - 18/09/2011 - Gianni Zotta

Come i discepoli di Emmaus furono invitati a partire “senza indugio”, così gli operatori della diocesi convocati sabato 17 settembre a Trento all'auditorium Santa Chiara si sentiranno ripetere: “Ora è il momento di agire”. Dopo l'ascoltare e il comprendere, lo chiede il terzo anno del Piano pastorale “Viandanti sulle strade di Emmaus”. Ne abbiamo parlato a radio Trentino inBlu con don Lauro Tisi e Cecilia Niccolini.

   Alla vigilia, ai microfoni della radio diocesana Trentino inBlu il vicario generale mons. Lauro Tisi, riprende volentieri l'icona copertina del Piano: “Tanti nostri operatori oggi possono avvertire stanchezza e sfiducia come i due di Emmaus. Invece vogliamo dirci che c'è ancora futuro, che c'è la possibilità di cambiare passo. A patto che ci affidiamo al Signore e sappiamo uscire dal recinto per incontrare la storia di oggi, come abbiamo incominciato a fare nell'ascolto e nella comprensione”.

In questi due anni ci è resi conto che spesso non sappiamo ascoltare bene e comprendere in profondità il nostro tempo: “Esatto – sottolinea don Tisi - perchè apparteniamo a quest'epoca in cui prevale l'autoreferenzialità: procedere da soli, gli uni senza gli altri. E questo finisce per togliere speranza e generare tensioni anche nella comunità ecclesiale”.

    La responsabile del coordinamento pastorale Cecilia Niccolini, che sabato presenterà il nuovo sussidio con esperienze e proposte, precisa: “Dopo aver verificato con il Consiglio Pastorale Diocesano i primi due anni abbiamo scelto tre ambiti particolari d'impegno; ogni comunità è invitata a sceglierne almeno uno, a provare altre esperienze ed a comunicarle, senza dimenticare il fondamento primo di ogni nostro agire”.

    Incalzato dal conduttore Piergiorgio Franceschini, don Tisi vede così queste tre priorità. I giovani? “Credo che oggi siano loro i veri poveri, i grandi dimenticati dal mondo adulto. Tiriamo le solite conclusioni su di loro senza ascoltarli veramente”. Gli immigrati? “Qualcosa la Chiesa trentina per loro sta facendo. Penso ad esempio al fatto che su 22 nuovi contratti di affitto diocesani 20 riguardano immigrati. E loro spesso comunicano alla nostra gente un'incoraggiante prospettiva di futuro”. Le famiglie? “In quest'ambito è centrale l'educare alla grammatica delle relazioni: non possiamo parlare di famiglia e non aiutare i singoli componenti a imparare a leggersi dentro, a capire gli altri, a vivere in relazione”.

    Se Cecilia Niccolini sottolinea alcuni tentativi nuovi avviati lo scorso anno (come il confronto sulla “Lettera alla città”), don Lauro esalta l'entusiasmo dei laici e dei preti nelle grandi unità pastorali, “dove il terreno è vergine – dice – e spesso ci si muove senza quel ritualismo e quel formalismo che altrove ci frena ancora”.

    Un obiettivo su tutti? “Una maggior capacità di fraternità – risponde don Lauro con la parola cara al monaco Enzo Bianchi – la vera innovazione oggi viene da comunità fraterne, ovvero persone che si appartengono aldilà del momento istituzionale e che si aiutano a vicenda. Comunità fraterne che sanno generare fede e lanciano ponti verso il mondo esterno”.