LADRA termine dialettale che indica un tubo sifone flessibile per travaso

come quello nella seguente figura. Il termine LADRA in dialetto allude anche a “sottrazione”, a trasferimento illecito di risorse, ed ironicamente allude, ad esempio, alle subdole abilità di certe spenna-polli.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 29/09/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dialetto trentino, significato delle parole

 

 

2010.mm.gg la LADRA nell'immagine qui sopra è un tubo con due estremità libere che si usa come segue:

- si immerge la estremità1 nel liquido contenuto nel recipiente da travasare;

- si tiene l'estremità2 rivolta verso l'alto un po' più alta del livello del liquido facendo fare al tubo un'ansa verso il basso il cui punto inferiore sia ben al di sotto del livello del liquido;

- dall'estremità2 si aspira forzatamente il liquido (ad esempio per succhiamento) fino a riempire l'ansa  e a farlo affiorare dall'estremità2 per livello dei vasi comunicanti;

- si tappa l’estremità2 in modo che il liquido non refluisca o defluisca se la si sposta in alto o in basso;

- si abbassa l’estremità2 sotto la quota del livello del liquido da travasare infilandola nel recipiente destinatario del travaso (ad esempio con un imbuto) ;

- si libera l’estremità2 in modo che il liquido defluisca per effetto sifone (per differenziale di pressione tra le due estremità)