Assemblea Pastorale Diocesana 2010.09.18

Ho partecipato, traendone arricchimento che va ben oltre quello che qui ti paresse di intendere, quando mi leggessi osare tentativi di integrazione / correzione rispetto alla pubblicistica.

Sabato 18 settembre 2010 dalle ore 8.45 alle 12.30 presso l'Auditorium S. Chiara di Trento

ASSEMBLEA PASTORALE DIOCESANA

Sono invitati i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i laici in rappresentanza di ogni comunità e

 tutti coloro che camminano nella Chiesa di Dio che vive in Trento.

Programma

 8.45    Accoglienza

9.00     breve preghiera e saluto dell’Arcivescovo

9.20     introduzione del Vicario Generale

9.30     relazione: “Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Dialogare per comprendersi”

            Mons. Eugenio Ravignani, Vescovo emerito di Trieste

10.30    break

10.45    “Cosa significa COMPRENDERE” approfondimento di d. Renato Tamanini, rettore del Seminario diocesano

            segue presentazione Sussidio diocesano 2010-2011 “Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”

            dott.sa Cecilia Niccolini, referente dell’Ufficio Laici -  interventi in sala

12.00   conclusioni dell’Arcivescovo

Pubblicazione dell'assemblea (atti) sul SITO della DIOCESI

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/11/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: convegni; CPP e CAE

 

2010.10.10 commenti dai media + riflessioni personali: VT#39 p13: Cosa comporta il comprendere (di don Renato Tamanini, Rettore del Seminario): un atto di umiltà, un atto di fede, un atto di conversione, arrivare al cuore della realtà e di noi stessi:

- Un atto di umiltà e di serietà: farci aiutare da chi  conosce da vicino la realtà per via delle sue attività o dei suoi studi...

- Un atto di fede: ripensare e raccogliere i diversi contributi illuminandoli con la luce della Parola di Dio. ... Come guarda Dio quelle persone? ... A che serve guardare se non si arriva a scorgere Dio, a comprendere il modo nel quale Lui comprende, fa sua , prende su di sé quella vita? Senza di lui la nostra fede non può vivere. Diventa moralismo, volontarismo invece che sequela, ... in questo l’umanità di Cristo, la sua azione storica ci è indispensabile: è quello l’alfabeto senza il quale non si riesce a decifrare quello che Dio sta scrivendo nel mondo.

- Un atto di conversione: ...alla fine la qualità del mio comprendere gli altri non descrive altro che la qualità della mia persona e del mio essere discepolo di Cristo....

[CzzC: ho riascoltato don Renato in voce al 18/09 ed evidenzio in grassetto le sue parole in più rispetto all'articolo di VT (sintetico per ovvie ragioni tipografiche). SI EVIDENZIA l'ESPERIENZA della FEDE in Cristo, la CHIESA come suo corpo vivente ora nella STORIA, la sua PRESENZA qui ed ora, l'indispensabilità della sua SALVEZZA per il senso e la BELLEZZA della MIA vita: è dalla MIA vita PRESA da Lui (salvata e convertita) che sono in grado di agire per il bene dell'umanità salvata.

Il testo grassettato rafforza il discernimento

- rispetto al Cristo visto soprattutto come grande esempio di filantropia e di giustizia (anche da certe teologie tipo TdL molto tifate in diocesi)

- e rispetto a chi viene chiamato (Mancuso a Rovereto ad esempio) e pagato per catechizzarci che "il valore soterico della resurrezione di Cristo è stato inventato postumo dai cristiani".

«A che serve guardare se non si arriva a scorgere Dio, a comprendere il modo nel quale Lui comprende, fa sua, prende su di sé la vita degli uomini? Senza di lui ha senso la nostra ricerca? Diventa moralismo o volontarismo invece che sequela, invece che contemplazione, invece che INCONTRO. Dobbiamo pur sapere dove Dio sta camminando, dove ci precede, dove è arrivato prima di noi e per noi. Certamente in questo l’umanità di Cristo, la sua azione storica ci è indispensabile: è quello l’alfabeto senza il quale non si riesce a decifrare quello che Dio sta scrivendo nel mondo».

Certamente che è un compito impegnativo, ma d'altra parte non è questa l'anima del credente? Può un credente accontentarsi di ANALISI SOCIOLOGICHE o antropologiche o culturali e non rovistare dentro nelle pieghe della vita dentro di sé e fuori di sé per trovare IL VOLTO DI DIO?. Non è questo che ci assorbe, che CI PRENDE? E' DIO CHE STIAMO CERCANDO. Cosa fa, dove si manifesta?

E' complessa la cosa, Dio è sempre al di là, indicibile, in questo l’umanità di Cristo, la sua azione storica ci è indispensabile: è quello l’alfabeto senza il quale non si riesce a decifrare quello che Dio sta scrivendo NELLA STORIA. Perché il regno ossia questo RISVEGLIARE LA VITA, LA BELLEZZA DI ESISTERE, LA CERTEZZA DI ESSERE AFFIDATI AD UNA BONTA' RADICALE CHE NON ABBANDONA, il regno, ha bisogno di Cristo».

 

2010.09.18 sabato mattina 18/09/2010, auditorium S. Chiara – TN: svolgimento dell'assemblea, testo dei vari interventi, come ne riferisce VT#37p16 (cambiamenti epocali)

- «Chiesa di Trento, Chiesa di Trento, …» ripetuta accorata invocazione del Vicario, Lauro Tisi: come ne riferisce VT#37p16 non spaventarti

relazione di Mons. Eugenio Ravignani, Vescovo emerito di Trieste, letta dall'Arcivescovo Bressan: Eugenio Ravignani sarebbe dovuto intervenire all'Assemblea, ma non poté per un malore

- Viene indicata per quest'anno la particolare disponibilità anche in periferia di don Armando Matteo, resp FUCI: vedi suo incontro a Rovereto 03/02/2011

 

↑2010.09.18 assemblea pastorale diocesana: La Chiesa, se vuol ripartire da Dio, se vuol essere fedele al suo Signore, deve tenersi lontana dall’autosufficienza e dall’autoreferenzialità; ... Chiesa di Trento, esaminati!

 

2010.09.12 V#35 p11 intervista il VICARIO mons. LAURO TISI; il testo dell'intervista con inclusi commenti CzzC

- Chiesa di Trento, ritorna alla fonte da cui sei scaturita, lasciati lavare i piedi dal tuo Signore, non essere presuntuosa, non dire: “Non ce la faccio”; ...
La Chiesa, se vuol ripartire da Dio, se vuol essere fedele al suo Signore, deve tenersi lontana dall’autosufficienza e dall’autoreferenzialità; ... Chiesa di Trento, esaminati! Quanto tempo dedichi all’ascolto della Parola? Non tirar fuori la scusa che non hai tempo; riconosci che spesso lo spendi male ... Non si diventa credenti senza contemplazione della Parola di Dio, senza il passaggio della preghiera, di una preghiera che diventa confronto serrato con quella Parola eterna che si è manifestata in Gesù Cristo. ...

- Chiesa di Trento, di’ la verità, questa consapevolezza è più dichiarata a parole che vissuta nei fatti!  Riconosci che spesso siedi alla mensa del Signore con svogliatezza e non raramente hai la presunzione di poter fare a meno del Pane della vita. ...

- Chiesa di Trento, ammetti con serenità che non raramente ti chiudi a riccio! Ti sembra di poter fare da sola, giudichi con sufficienza gli uomini e le donne che  sognano la comunione e la fraternità, non ti accorgi talvolta che anche fuori dalle tue mura tanti uomini e tante donne stanno lavorando a favore degli altri e dei poveri. Molte volte vanifichiamo il Vangelo per le nostre divisioni, per le nostre autoreferenzialità, per i nostri narcisismi ...
Il tesoro della Chiesa sono i poveri. ...

- Chiesa di Trento, con lucidità riconosci che talvolta ti dimentichi dei poveri! Riconosci che talvolta il volto di chi fa fatica non è sul banco di lavoro, riconosci che talvolta ti perdi in sciocchezze, ti dimentichi del grido di chi è ultimo ...
Non spaventarti, Chiesa di Trento, se trovi in te tanta povertà; non lasciarti schiacciare dal riconoscimento della tua distanza dal Vangelo! ...

- Chiesa di Trento, consegna al tuo Signore la tua povertà ed essa diventerà risorsa; va’ e racconta la misericordia di Dio; ...
In conclusione, non voglio entrare nei particolari di una pianificazione pastorale, ma un cosa sola posso dire: nei programmi non manchino mai la Parola, l’Eucaristia, i poveri, e la voglia di confrontarsi con il grido del mondo.
don Lauro Tisi