Ripartizione responsabilità di presidio assistenza

Madre novantenne quasi autosufficiente vive da sola, ma almeno la domenica gradirebbe non pranzare da sola: i suoi n figli potrebbero condividere la disponibilità a soddisfare il suo desiderio; allo scopo uno di loro potrebbe argomentare coi fratelli come segue

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↑2009.10.14 Contesto e proposta

CONTESTO

- anche se è migliorata l’autonomia di nostra madre dopo quell’episodio ... , resta la necessità che si riguardi nei movimenti, che sia aiutata nelle pulizie, che abbia più compagnia di quando stava meglio;

- ns madre si trova bene con la signora XX che abita nello stesso stabile: trascorrono alcune ore assieme quasi tutti i giorni, ma non la domenica quando la XX va dai suoi parenti;

- già verso giovedì o venerdì ns madre chiede (soprattutto a me) “kosa fe’ dominica ke vem?” facendo intendere che non gradirebbe restare sola; la invitai per tante domeniche, anche a prescindere dalla sua domanda, ma forse è opportuno che ci accordiamo per bilanciare tra di noi il presidio di assistenza a partire dai giorni festivi, mentre nei giorni feriali, per ora, potremmo lasciare che la mamma interpelli chi preferisce; ad esempio mi telefona tutte le mattine e sera e si rivolge a me per qualsiasi desiderio o necessità che non sia farmacologica, cui provvedi tu, fx, mentre tu, fy, le porti la spesa settimanale e le fai pure compagnia a qualche pranzo feriale.

 

PROPOSTA e relativi esiti

- convinciamo ns madre ad accettare un intervento esterno di pulizia per almeno tre ore/settimana;
esito: si incarica fx di convincerla, mentre io cercherò una donna delle pulizie;

- convincere ns madre a dotarsi di telesoccorso (si pensi al caso di caduta lontano dal telefono;
esito: madre non vuole il telesoccorso, è inutile insistere ulteriormente per ora;

- proviamo a convincere ns madre a visitare il centro di accoglienza diurna per vedere se trovasse qualche amica e potesse piacerle in futuro di trascorrere alcune ore al giorno colà, dove c’è personale che aiuta gli anziani a tenere la mente allenata con giochi e diversivi;
esito: fx ritiene che sia prematuro;

- per non far cambiare alla madre i suoi riferimenti abituali (perché si turberebbe), confermo per i giorni feriali (salvo quando fossi assente) e finché non si facessero più importanti le necessità di assistenza, la mia assunzione di responsabilità di presidio ordinario (contatti telefonici e de visu), mentre potremmo ripartirci in maniera più bilanciata il presidio festivo, come?

- a partire dal mese prossimo con turnazione mensile uno di noi si assume la responsabilità di organizzare il presidio assistenza festiva, invitando la mamma o trovando chi invita la mamma a pranzo nei giorni festivi e facendoglielo sapere per tempo (entro il venerdì, prima che lei chieda “kosa fe’ dominica ke vem")

- per non far percepire la turnazione alla mamma, è opportuno che, in almeno una delle 4-5 domeniche di suo presidio, l’fz di turno si faccia sostituire ad un altro fi (richiesta a rendere z↔i) o da un parente o da un’amica della madre, vuoi per necessità (ad esempio fz assente), vuoi per creare quella frequente alternanza che darebbe una naturalezza piacevole alla madre.

Esito: la maggioranza approva; gli approvanti cercheranno di ripartirsi la copertura di chi non ci sta.