Sarebbero i cattolici additati come INTEGRALISTI a creare uno SCISMA DI FATTO nelle comunità cattoliche?

Sì secondo un parroco che udii nell’ambito di 6 incontri su San Paolo nel 2009.03 sermonare così: «fissare il concetto della comunione e dell’unità come essenziale nella nostra testimonianza di fede, perché spesso, anche all’interno delle nostre comunità cristiane, le diverse posizioni creano divisione, rottura e contrasto a tal punto che fratelli di fede non si comprendono più e questo lo dico non tanto in riferimento alle chiese della riforma, ma lo dico in riferimento all’esperienza pastorale parrocchiale che io vivo qui in mezzo a noi, dove certi integralismi anche cattolici ci stanno portando a degli scismi di fatto all’interno delle nostre chiese, non a quelli storici già consumati, ma a degli scismi di fatto».

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/01/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2009.03.12 Paolo Ricca aveva scritto «se il papato resta quello che è, non vedo futuro ecumenico». Sono in attesa degli appunti da amici, perché io non ho partecipato all'incontro con Ricca (sono andato al contemporaneo incontro promosso da Avsi/Edus: lo sviluppo ha un volto). Parziale sbobinatura dell'incontro: commento con tutta la precarietà degli stralci

PAOLO RICCA

- «Il vero problema ecumenico non è la divisione tra cattolici e ortodossi, ma tra Cristiani ed ebrei, una tragedia, perché la chiesa cristiana, la cristianità in tutte le sue manifestazioni ha praticamente divorziato da Israele e Israele ha divorziato dalla chiesa».

- «Non sei tu che sei del papa o di Lutero, è il papa o Lutero che sono tuoi. Non è il cristiano che appartiene al ministro, ma è il ministro che appartiene al cristiano».

- «Nella chiesa Cristiana possono convivere posizioni diverse: importante è che nessuna posizione si affermi come posizione esclusiva, soltanto questa è la legge di Dio»

IL PARROCO

- «fissare il concetto della comunione e dell’unità come essenziale nella nostra testimonianza di fede, perché spesso, anche all’interno delle nostre comunità cristiane, le diverse posizioni creano divisione, rottura e contrasto a tal punto che fratelli di fede non si comprendono più e questo lo dico non tanto in riferimento alle chiese della riforma, ma lo dico in riferimento all’esperienza pastorale parrocchiale che io vivo qui in mezzo a noi, dove certi integralismi anche cattolici ci stanno portando a degli scismi di fatto all’interno delle nostre chiese, non a quelli storici già consumati, ma a degli scismi di fatto».