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modificato 07/01/2017 |
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Deleghiamo la lotta politica? Noi mai contro qualcuno o qualcosa come dice Galantino? |
Correlati: opporsi è sbagliato per Galantino; ideologia inquisizione e didattica di gender |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Pongo alcune domande ad amici in seguito a riflessione sull’esporsi o meno nella competizione legislativa tesa a impedire/frenare le adozioni gay, il reato di opinione con Scalfarotto, la gender didattica e la gender inquisizione. |
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Da: CzzC Inviato:
martedì 20 ottobre 2015 09:06 Caro L, vorrei esprimerti il mio incoraggiamento a cercare (come mi testimoniasti ieri sera) di capire meglio ciò che nemmeno io ho chiaro riguardo alla impostazione concettuale e comportamentale emergente nella nostra scuola in relazione all’oggetto. Ho poco tempo e qui accenno solo al “problema aperto” con domande di getto: se avrò più tempo tornerò con altro msg ad esprimermi meglio. - La nostra posizione “politica” rispetto agli sviluppi legislativi può limitarsi a delegare C, V, L? Della serie che diciamo loro “bravi” se riescono a frenare evoluzioni legislative “sgradite”, ma, se fallissero, potremmo sempre salvare la nostra prestanza davanti ai “lontani”? A quelli potremmo dire che noi non ci siamo mai esposti contro nessuno, seguendo il Galantiniano motto de “il solo opporsi è sbagliato, non importa contro chi o contro cosa”. - Il nostro mobilitarci in piazza scatterebbe solo se venisse indetto un referendum per abrogare il sostegno pubblico alle nostre scuole? - Scontato che noi siamo pieni di cuore e misericordia anche verso
i genitori1-2
della serie Elton
John, e, soprattutto, verso il loro bambino (che speriamo cresca senza bisogno di
maledirli da grande), ci atteggiamo a delegare ai politici conservatori
la battaglia per arginare la relativa deriva
legislativa fino ad arrivare a negare
ad un concepito il diritto di non essere programmato a nascere per essere
ceduto a due gay? - sia perché potremmo esibire loro la nostra fedina pulita (non ci siamo esposti contro le loro legittime e antidiscriminatorie aspirazioni, né personalmente, né con la nostra pubblicistica, anzi, vedi caso di Firenze col libretto rosa) - sia perché aumenterebbe il mercato per il nostro lavoro samaritano: infatti ben sappiamo che aumenterebbero gli adottati da Lgbt, a prescindere dalla resistenza della Russia: la sociologia infatti insegna che la cultura corrente considera legale=lecito&etico, ed ha sostituito il concetto di peccato con il solo concetto di reato. - Certi accomodamenti del tipo “non opporsi”, potrebbero anche permetterci di vivere più tranquilli? Della serie che, adottandoli opportunamente, forse i Cristiani sarebbero meno perseguitati? Una tal “gradita” prospettiva sarebbe favorita da quel catechista che mi redarguiva profetizzando un mondo in cui non serva più dirsi cristiani. O sbaglio? Czz |
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