Il blocco del COMMERCIO DELLE ARMI è l’unica strada praticabile contro il TERRORISMO che fa male fisico ad inermi?

sì secondo l’amico PR, ma io penso che questa NON sia l’unica strada e che occorra praticarne anche di più efficaci: qui spiego quali e perché, rispondendo al seguente msg di PR

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/11/2020; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine armamenti, danni da potentati dei petroldollari

 

↑2015.08.30 <msg> Da: PR1948  Inviato: domenica 30 agosto 2015 08:38

A: vari e CzzC

Oggetto: articolo inviato da un francescano sull'Islam

Grazie F per la segnalazione, io penso che molte persone pensano come l’autore del documento. Io penso che il pensiero di padre Douglas al Bazi sia comprensibile, così come le reazioni di quei cittadini costretti alla fugga dall’Isis.

Ma penso anche che il padre non sia consapevole delle cause che hanno portato a questa situazione drammatica. Le sue considerazioni sono in linea con le politiche interventiste, miopi ed interessate occidentali le medesime che hanno portato ad un graduale e progressivo allargamento del conflitto.

1-Le informazioni di dominio pubblico presentano una realtà del Medio oriente, fino a 50 anni fa, molto diversa, dove prevaleva la tolleranza e convivenza sia tra le diverse componenti dell’islam, sia con le minoranze cristiane, almeno in molti paesi Egitto, Siria, Iraq, Libia, Tunisia, ecc

2- Se nell’islam è prevalsa sempre di più la dimensione integralista, l’intolleranza e il terroristica, questo è il risultato delle politiche di influenza delle potenze straniere in quelle aree geopolitiche strategiche.

3- I conflitti e il terrorismo si sono allargati sempre di più negli ultimi 30 anni a causa delle politiche occidentali  a sostegno dei governi filo occidentali (Israele, Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi, Turchia, Nigeria), e contro i governi non allineati (Somalia, Iraq, Siria, Libia, Yemen ).

4- I principali finanziatori ed armatori dei conflitti medio orientali sono l’Arabia e gli Emirati arabi con il pieno sostegno di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia.

Da questa analisi io traggo una sola conclusione. L’unica strada percorribile e praticabile è il blocco del commercio delle armi indirizzate all’Isis, anche indirettamente, cioè attraverso quei  paesi che usano l’Isis per modificare l’assetto geopolitico medio orientale.

Quindi io non credo se sia opportuno pubblicare l’intervento del padre Douglas. Ma se questo fosse il parere dalla redazione, allora credo che sia doveroso aggiungere anche le osservazioni che ho illustrato sinteticamente sopra.

Un saluto a tutti voi, in attesa di incontrarci. Ciao P

 

Risp: [CzzC: sei forte, P: concordo in larga misura con le tue analisi e soprattutto con «i conflitti e il terrorismo si sono allargati sempre di più negli ultimi 30 anni a causa delle politiche occidentali a sostegno dei governi filo occidentali e contro i governi non allineati»: danni da potentati li definirei. Ma, se anche tu convieni che spesso sono i discernimenti più che i complimenti che dialogando aiutano a cercare la verità, eccomi con alcuni ... continua ...]