modificato 2015-01-14

Il muro che attraversa la vita

 

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Pagina senza pretese di esaustività o di imparzialità: link e commenti blu sono miei(CzzC)

 

 

Ricevo invito da QS per presenziare alla rappresentazione de Il muro che attraversa la vita curata dell’associazione Pace per Gerusalemme: immagini testimonianze, emozioni dei giovani in viaggio-studio in Israele e Palestina. Rispondo all’invito con un augurio/auspicio/giudizio.

 

 

Da: Carlo Inviato: mercoledì 14 gennaio 2015 18:58
A: TP
Cc: MGV; SC; LT
Oggetto: R: Quartiere Solidale e OFF-side

Carissima,

  sarò all’estero, ma l’argomento mi sta a cuore, come potresti vedere dalla pagina web che curo pregando per quella martoriata terra santa: per questo permettimi un auspicio/augurio in vista della rappresentazione OFF-side sul muro che attraversa la vita:

spero che sia equilibrata in un giudizio obiettivo ed efficace per la pace e per il rispetto dei diritti umani, evitando i troppi errori di valutazione che notiamo diseducativi allo scopo, come quelli di certa partigianeria veicolata in buona fede perfino dai Zanotelliani che, mentre vorrebbero imporre condizioni ad Israele invitandoci a boicottarne i prodotti,

- evitano surrettiziamente di imporre condizioni ad Hamas, nemmeno quella minimale di rinunciare alla statutaria pretesa di distruggere Israele (vedi domande che ho posto ad Augusto Goio)

- evitano di ricordare che

- L’ONU/Ocse/UE hanno fissato non solo il diritto ma l’obbligo di ogni stato di proteggere i propri cittadini da atti terroristici e di sradicare il terrorismo, pur precisando che le misure restrittive dei diritti umani adottate come risposta al terrorismo facciano un giusto bilancio tra la legittimità della sicurezza nazionale e le libertà fondamentali;

- Israele non avrebbe mai costruito quell’orribile muro se non si fosse dimostrato finora l’unico strumento efficace per ridurre il numero di dilaniati in attentati palestinesi sul suo territorio (il numero medio mensile delle vittime nel periodo ante muro era almeno 6 volte tanto quelle del periodo post costruzione della barriera);

- Israele bombarda Hamas non per distruggerlo, ma per reazione dissuasiva ad attentati rivendicati da quella parte;
caro Hamas, se tu non prendessi l’iniziativa di colpire israeliani, non avresti da temere bombardamenti israeliani; se non mettessi lanciarazzi sui tetti delle scuole non avresti da temere che le bombe demolitive di codesti coinvolgessero bambini.

Mentre condanniamo Hamas per le iniziative terroristiche e perché attira Israele a colpire bambini per criminalizzarlo agli occhi del mondo, condanniamo Israele perché sembra seguire la c.d. “Dahiya doctrine” (uso della forza per terrorizzare la popolazione onde si dissoci dai suoi leaders che non la sanno difendere da tante sofferenze) e per l’ostinato perseverare nelle colonizzazioni: ma non c’è dubbio che nell’ammazzare deliberatamente innocenti del campo avverso la prima mossa viene ripetutamente azionata dalla stessa parte e, finché qualcuno cerca l’eliminazione dell’avversario inerme perché lo ha scritto in statuto o lo rivendica scritto nella sharia, non ci sarà trattato né eliminazione di barriere fisiche che possa garantire pace.

Dirò di più, non ci sarà processo di pace efficace senza la internazionalizzazione della città di Gerusalemme come aveva proposto il Papa decenni fa, ma come, purtroppo, nessuna delle due parti contendenti finora accetta: ma se fosse l’unica via di pace, perché non provare ad imporgliela? Sarebbe ben più saggio che sanzionare la Russia perché difende il principio all’autodeterminazione dei russofoni di quell’Ucraina cui furono regalati per truce geopolitica dal disumano regime sovietico.

Un cordiale saluto e augurio di buon esito. CzzC.