modificato 2023-11-17

Civil partnership anche tra omosex

 

Precedente: Manif pour tous

 

Pagina senza pretesa di esaustività o di imparzialità(>qui#3): link e commenti blu sono miei(CzzC)

Mi parrebbe illusorio chiedere a Renzi di non legiferare sulle unioni civili omosex, senza proporgli disegno alternativo più salvaguardante e mediativo di quello in cantiere.

 

Da: La Manif Pour Tous Italia   Inviato: mercoledì 2 luglio 2014 08:00

A: CzzC

Oggetto: No al matrimonio gay

IL GOVERNO RENZI INTENDE VARARE UNA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI

Cari Amici,

purtroppo, le minacce alla famiglia non sono finite, e anzi si fanno sempre più pericolose proprio nel nostro Paese. A settembre, secondo le intenzioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in Parlamento sarà presentata ed approvata una legge sulle civil partnership, ovvero sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso.

L'idea di fondo è quella di introdurre il matrimonio gay senza chiamarlo con questo nome.

La legge sarà fondata sul principio secondo cui «alle unioni civili tra persone dello stesso sesso si applicano tutte le disposizioni previste per il matrimonio...» escluso il diritto di poter adottare. La legge prevederà però la cosiddetta stepchild adoption, ovvero la possibilità per un membro della coppia di adottare i figli del partner.

 Dopo l'approvazione di questa legge, la possibilità per le coppie formate da persone dello stesso sesso di adottare figli sarà sempre più concreta, come mostra il caso della Gran Bretagna.

Con questa petizione, i cittadini firmatari chiedono a Matteo Renzi e ai capigruppo alla Camera dei deputati di rinunciare a questo progetto di legge, a tutela e rispetto della famiglia fondata sull'unione di un uomo e una donna.

Ti chiediamo di firmare e diffondere tra i tuoi contatti questa petizione, per riaffermare il valore sociale della famiglia, cliccando sul link seguente oppure sull'apposito tasto:

http://www.citizengo.org/it/8686-no-al-matrimonio-gay.

Firma la petizione!

No al matrimonio gay

al Presidente Renzi e ai capigruppo della Camera dei Deputati:

 

Credo nel valore della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna e sono allarmato dalla recente notizia secondo cui una legge sulle "civil partnership" verrà proposta ed approvata in parlamento il prossimo settembre.

 

Vi chiedo di rinunciare a questo progetto.

 

Cordialmente

 

Rispondo

Da: CzzC    Inviato: mercoledì 2 luglio 2014 23:25
A: 'La Manif Pour Tous Italia'
Oggetto: R: No al matrimonio gay

Buongiorno,

   sono con voi sostenitore della difesa del matrimonio naturale (quello attualmente previsto dalla costituzione tra uomo e donna che pubblicamente si impegnano ad un legame di responsabilità affettiva ed educativa), ma permettetemi di ritenere che chiedere a Renzi di rinunciare al riconoscimento delle unioni civili omosex (egli promise al Paese che avrebbe fatto legiferare in materia), seppure con l’esclusione delle adozioni, mi parrebbe un appello senza speranza se contemporaneamente non gli si indicasse quale disegno sostenere alternativo all’attuale in cantiere che

- tutelasse meglio di oggi i diritti affettivi delle coppie omosex,

- rimarcasse meglio del disegno in cantiere e in modo sostenibile la differenza tra le civil partnership e il matrimonio.

Il progetto di legiferare sulle civil partnership non è rinunciabile da Renzi ed appare democraticamente attuabile: dunque occorre concentrare le energie su un’altra linea di difesa, per ciò che abbiamo di più caro e contemplato anche dagli art.18, 19 e 26,3 della dichiarazione universale:

- art.18: la libertà di credo e coscienza (col diritto effettivo all’obiezione di coscienza, senza discriminazione degli obiettori),

- art.19: libertà di espressione (anche col diritto di critica non offensiva, senza rischio di incriminazione per omofobia),

- art.26.3: diritto dei genitori all’educazione dei figli e quindi anche alla ricerca di consenso sui programmi educativi statali.

La tenuta di queste posizioni è ben più minacciata ad es. dal progetto di legge Scalfarotto che da quello in oggetto e, se perdessimo queste posizioni, rischieremmo di dover passare a Samizdat anche la presente innocente messaggistica.

Con tutto ciò, dobbiamo pregare e sollecitare la saggezza di tanti parlamentari, anche non cattolici, affinché nell’iter legislativo vengano rimosse le forzature ideologiche che trasformerebbero le unioni Lgbt in un vero e proprio matrimonio, anzi, tutelando tali unioni più di quelle etero con «Sovversione del nostro ordinamento».

Grazie. Cordiali saluti.

CzzC