Chiediamo aiuto per discernere chi sermona NO SACRIFICIO; ad es chi?
ad esempio nel 2013 dalla leadership ignaziana di Fractio panis sul sacrificio come penitenza e mortificazione; nel 2022.01 Luigino Bruni sul sacrificio eucaristico.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/08/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: catechesi confondente; testate dei Gesuiti, leadership ignaziana
↑2024.08.19 ricevo da NC due pagine estratte dal saggio “L’Impero d’Occidente” 2004 ed. Lindau, di G. Baget Bozzo. […] « La liberazione della Cristianità dall’assedio islamico fu aperta con la conquista delle Americhe; da quel momento la cristianità fu a Occidente e l’Islam a oriente … poi venne l’epoca dei lumi e l’Europa tese a denominarsi terra della ragione, identificandosi non più come religione ma come civiltà umana, di cui quella europea si intendeva la suprema realizzazione. Anche il mondo islamico venne considerato come un mondo civile e non come un mondo religioso, un mondo amico anche perché la tecnologia degli armamenti europei aveva reso desueto il pericolo musulmano. Quando Napoleone occupò l’Egitto fece agli Ulema un celebre discorso in cui analogava il deismo illuminista e l’islamismo, perché entrambi non avevano sacerdoti e sacrifici, il che non è esatto, ma … [CzzC: anche Mussolini incensò l’islam]. In nome della comune civiltà cominciò il colonialismo [CzzC: oggi neocolonialismo millantando esportazione della democrazia … Continua qui.
↑2022.01.02 Luigino Bruni usa il pulpito di Avvenire in una maniera che mi fa ancora una volta ringraziare Padre Cavalcoli per la sgamatura di inganni <cavalcoli> Come Luigino è felice nel denunciare l’avarizia, la superbia e lussuria dei preti, altrettanto è infelice nel contestare alla maniera di Lutero e di Rahner il significato del sacrificio di espiazione per la remissione di peccati che caratterizza l’essenza del sacrificio eucaristico e nel sarcasmo di sapore freudiano col quale parla della cancellazione delle colpe nel sacramento della riconciliazione.
↑2013.02.24 h00:53 Spett. Ufficio Catechistico Diocesano;, chiedo per favore se dobbiamo prendere alla lettera la catechesi quaresimale a pag 3 di Fractio panis che qui ho così commentato, in particolare in relazione a «Sacrifici, penitenze, mortificazioni non fanno che centrare l’uomo su se stesso e nulla può essere più pericoloso e letale di questo atteggiamento»
Lo chiedo assieme ad altri fedeli della mia parrocchia (che dovranno fra l’altro frequentare 3 giorni di corso di relazione, empatia e bioenergetica curati da Villa S.Ignazio per prepararsi ad operare bene nel nuovo progetto Quartiere solidale cui ho aderito anch’io). Grazie a prescindere dalla risposta.
Cordiali saluti.
CzzC
P.S. leggo da altre fonti catechetiche:
- Dalla
Colletta della Messa di domani:
«O Dio, che hai ordinato la penitenza del corpo come medicina
dell’anima, fa’ che ci asteniamo da ogni peccato per avere la forza di
osservare i comandamenti del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...»
- La liturgia
bizantina, nella settimana che precede l'inizio della Quaresima, canta
questo tropario:
"Digiunando dai cibi, anima mia, senza purificarti dalle
passioni, invano ti rallegri per l'astinenza, perché se essa non diviene
per te occasione di correzione, sei in odio a Dio come menzognera e ti rendi
simile ai perfidi demoni che non si cibano mai. Non rendere dunque inutile il digiuno
peccando, ma rimani irremovibile sotto gli impulsi sregolati, facendo conto di
stare presso il Salvatore crocifisso, o meglio di essere crocifissa insieme
a Colui che per te è stato crocifisso, gridando a lui: Ricordati di me
Signore, quando verrai nel tuo regno". È un testo che spiega il vero senso
del digiuno cristiano e alla fine il tropario presenta il ruolo centrale
della croce di Cristo
nella vita dei cristiani: "Crocifissi insieme a Colui che per noi è
stato crocifisso".
e ti chiedo, pf, caro don .., se mi suggeriresti di preferire a Fractio Panis queste fonti catechetiche, quantomeno come meno confondenti, data la mia povertà intellettuale non all’altezza della leadership ignaziana.