Conventus 2.0 convoca Farina come relatore di prim’ordine

Se mi chiedessi cosa direbbe il Beato Rosmini nell’ospitare nella sua sala degli specchi un consacrato maledittore di S.Agostino perché avrebbe inventato il peccato originale, ti direi che forse gli direbbe così ….

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dissenso L5, ermeneutica di rottura;

 

2013.01.17 h13:29 Da: CzzC         Inviato: giovedì 17 gennaio 2013 13:29
A: un Padre di casa Natale Rosmini, nella cui sala specchi è convocata la conferenza Conventus / Farina

Oggetto: Conventus 2.0 porta al primo caminetto un don di prim'ordine maledicente S.Agostino

caro Padre,

mi riferisco a questa convocazione del nuovo Conventus nella tua sala specchi per oggi alle ore 18.

Quando appresi di “fuori Trinco da Conventus”, mi amareggiai, anche se ciò temevo, perché

- sotto la sua conduzione c’era sempre stata, assieme ad una grande apertura culturale, una selezione bilanciata dei relatori, che non poteva far temere che Conventus tifasse per dissidenti del Magistero petrino

- mentre adesso ...

- se il buon giorno si vede dal mattino, vedi la prima convocazione al caminetto con relatore don Farina, dove il primo tema (l’8-900 cattolico trentino) appare soft e si presta poco a denigrare il Magistero petrino (anche se già la convocazione dice “Sarà poi interessante cercare di individuare somiglianze e diversità con quanto avveniva nello stesso periodo in Italia, dove più forti erano l'influenza e il peso esercitato dal Papato”), ma importante è presentarsi con un chiaro segnale di cambio tendenza, invitando un relatore espressivo della nuova tendenza, definito “di prim'ordine”, come può essere un sacerdote che può permettersi di non perdere 1/10 della curiale sponsorizzazione formativo-catrechetica pur maledicendo S.Agostino così

- «Agostino, che è quel complice maledetto di una visione del mondo, quello della caduta del peccato originale, che va ridefinito in maniera totalmente diversa»,

- o svileggiando il Credo così «Cosa vuol dire “luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non  creato”? È pura filosofia!»

frecce che notoriamente fan parte della faretra usata anche da illuminate matrici di cultura dominante contro la dottrina cattolica.

Se mi chiedessi cosa direbbe il Beato Rosmini nell’ospitare nella sua sala degli specchi cotale consacrato di primo’ordine, ti direi che forse gli direbbe così: “facciamo due chiacchiere don Marcello, che ti tento una correzione fraterna, in modo che in casa mia tu non venga a creare confusione nel credo cattolico e nella fedeltà al Magistero petrino, ma, ritieniti pur libero di parlare secondo il primato della tua coscienza individuale formata nel confronto con la comunità che, come insegna Vita Trentina, non equivale a sequela del Magistero, anche perché non sei ancora arrivato a spezzare l’Ostia fintando un grido di dolore ridendo, per dimostrare la non presenza reale di Cristo, come invece ha fatto, in un’aula di notabili discenti, un consacrato che ha più di te responsabilità formativo-catechetiche in diocesi di Trento e ti copre ed io non mi metto contro chi gode di cotanta fiducia curiale”.

 

Sarei venuto per ascoltare il maledicente santi, ma sono impegnato in carità materiale alle ore 18 di oggi, mentre don Marcello sarà convinto di fare carità intellettuale, che spero non sia contro la carità spirituale.

 

Un abbraccio fraterno in Cristo.

CzzC