A Cecilia Salizzoni: grazie per l’offerta di correzione fraterna
e, sempre senza pretendere risposta, mi permetto di rispondere alla Sua domanda
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/01/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: contro i papa-succubi brandire Chiesa democratica; protestantizzazione
Gent.ma Sig.ra Cecilia
Le sono grato per la corresponsione di correzione fraterna (qui acclusa per immediatezza) che attenzionerei anche senza risponderLe per non sottrarre altro tempo alle Sue maggiori priorità, ma, sempre senza pretendere risposta, mi permetto di rispondere alla Sua domanda e con l’occasione di focalizzarne il contesto d’insorgenza, riprendendo in corsivo i suoi termini.
1) Se Lei definisse inquisitori i modi con cui avrei passato al setaccio il suo testo, perché col termine inquisire si riferisse alle 6 DOMANDE che Le posi, potrebbe convenire che sia più rispettoso delle posizioni in dialogo porre DOMANDE piuttosto che sentenziare, ad esempio, l’incapacità dell’interlocutore di cogliere il contesto e di mettere a fuoco tra particolare e totale oppure che le mani alzate del neoeletto Papa erano in segno di vittoria. Ammetto peraltro i miei limiti e i margini di migliorabilità nei miei approcci dialogici.
2) Salvo errori di messa a fuoco, non leggo risposta ad almeno una delle 6 domande, ma La ringrazio per la domanda che mi fa: “Non le ha mai fatto notare nessuno che puntando sui dettagli e dimenticando il campo totale, si può far dire qualsiasi cosa agli autori?” e Le rispondo che, ovviamente, ignorando il contesto, si può far apparire vero anche quello che non è; forse non a caso il Gran maestro del GOI, per cercare un pezzo di verità, si rivolge proprio a Dan Brown da Lei esemplificato; ma Raffi non è il mio Maestro, ancorché il suo elogio funebre a Martini sia apprezzabile ed eviti allusioni sprezzanti verso supposti non martiniani.
3) Diversità
di linguaggi, approcci cognitivi, codici...
Convengo che questo tipo di diversità non sia nativamente ostacolo
ma potenzialmente pregio anche per il nostro cammino di fede, guidato dal Magistero petrino e dai
vescovi a lui strettamente uniti, ed aiutato da contributi di ciascuno di noi,
con la testimonianza di opere e parole, quest’ultime - Lei mi insegna -
particolarmente delicate nel disorientante bombardamento mediatico, a fronte
del quale la capacità di decodifica dei lettori del settimanale
diocesano Vita Trentina, ancorché non all’altezza della Sua, potrebbe
aspettarsi - da professionalmente dotati come Lei ai vertici della
responsabilità dell’Ufficio
diocesano comunicazioni sociali – una lettura del ricordo e lamento
funebre sul cardinal Martini che ci arricchisse con l’unità in Cristo più
di quanto non sia parsa intesa a dividerci tra martiniani e non, Papa
sprezzantemente incluso.
“Non Le ha mai fatto notare nessuno l’effetto mediatico del colpetto nel contesto? E’ noto come si possa “tirare un sasso” nascondendo la mano nel contesto mentre a distanza di giorni, voluto o meno, oltre la metà dei lettori rimembranti la prolusione ricorderà il rumore del sasso ben più di quello del contesto e a distanza di settimane oltre i ¾.
Se in queste mie parole ravvisasse volontà di ribattere polemicamente, mi scusi e sorvoli sulle apparenze per fare assieme memoria di ben altre urgenze (emergenza educativa, nuova evangelizzazione) e di ben altri problemi che i Cristiani stanno patendo in questi tempi; sta a ciascuno di noi in ogni realtà ecclesiale (famiglia, comunità, parrocchia, ... ) “valorizzare come strada maturante la fede ciò che appare come obiezione, persecuzione, o comunque come difficoltà” (il virgolettato ho imparato da un grande educatore).
La ringrazio vivamente del confronto e La saluto fraternamente in Cristo.
CzzC
P.S.: se rileggendo trovassi necessità di correggere o integrare, su questa pagina web potrebbe leggere qualcosa di diverso a distanza di giorni.
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Da: Uff. Comunicazioni Sociali della Diocesi di Trento Inviato: lunedì 8 ottobre 2012 12:49
A: CzzC
Oggetto: R: VT#36 pag 14: un ricordo del Cardinal C.M. Martini e qualche nota critica sui funerali
Egregio signore, continua
Distinti saluti
Cecilia Salizzoni