modificato 26/03/2017

 

A varie richieste di firmare per ridurre privilegi dei nostri parlamentari, risponderei così

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Mi pare sia opportuno qualche discernimento.

 

16/07/2012 ----------------------

Carissima/o, mi invitasti a firmare entro il 26 luglio presso il Comune sugli appositi moduli per il REFERENDUM abrogativo parziale della legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261): i media della cultura dominante starebbero oscurando l'iniziativa.

   Condividerei gli intenti degli organizzatori di questo referendum, perché dal buon senso, oltre che dalle raccomandazioni europee, siamo indotti a sostenere i tentativi mirati a ridurre l'elefantiaca pubblica dipendenza; la spendig review è più necessaria dell'aumento delle tasse, e quindi OK, sperando che il governo si decida a ridurre numero ed entità delle prebende dei pubblici dipendenti, piuttosto che ridurre l'assistenza, ma vediamo che falcidia sanità e istruzione mentre corre con 400M€ per salvare dal fallimento la scialacquona Sicilia: è risibile il poco che intende togliere a privilegi e ridondanze della pubblica dipendenza, rispetto al tanto in più che sta pescando dalle nostre tasche.

   Tuttavia mi pare che gli organizzatori del referendum in titolo si siano mossi con leggerezza per i seguenti motivi:

- le firme raccolte adesso rischiano di non valere niente perché siamo nell’anno pre-elettorale: vedi questo articolo

- la proposta non è strutturata come mi aspetterei vedendola messa in votazione: ad esempio:

- non si legge evidente il nome del responsabile che gestirà i dati della presente raccolta di firme ed interloquirà con le Istituzioni

- non leggo nomi di primi firmatari di referenza e garanzia

- se fosse solo per ridurre la diaria, il costo del referendum sarebbe superiore al risparmio ottenuto abolendola

- suppongo perciò che i proponenti mirino a riduzioni ben più consistenti, magari quando ci chiameranno l'anno prossimo per una seconda tornata di firme valide, ad esempio per abolire altri privilegi oltre alle diarie, onde equiparare i benefit e gli emolumenti dei nostri parlamentari ai ¾ di quelli della Germania, visto che abbiamo i ¾ dei suoi abitanti;

- nel frattempo, stante la probabile nullità della raccolta di firme estiva in anno pre-elettorale, mi viene il sospetto che ai proponenti interessi per ora soprattutto il nostro indirizzo.

Ciao. CzzC.

 

18/07/2012 -------------------------

Carissima/o, mi invitasti a firmare la PETIZIONE PER RIDURRE GLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI: trovo che la scheda illustrativa delle motivazioni sia redatta con il giusto livore per tanta sperequazione, ma la proposta non mi pare strutturata come mi aspetterei vedendola messa in votazione: ad esempio:

- non leggo il nome del responsabile che gestirà i dati della presente consultazione ed interloquirà con le Istituzioni

- non leggo nomi di primi firmatari di referenza e garanzia

- la proposta non mi pare definita in termini di obiettivo, perché mancano i requisiti di misurabilità, ma parrebbe piuttosto abbozzata in termini di auspicio generico, laddove mi sarei aspettato di leggere l’entità della riduzione invocata (ad esempio abolire i privilegi equiparando i benefit e gli emolumenti ai ¾ di quelli dei parlamentari della Germania, visto che abbiamo i ¾ dei suoi abitanti); stante la presente genericità, i nostri parlamentari potrebbero ridursi lo stipendio dello 0,5% e dire ai firmatari: ecco, vi abbiamo accontentati.

E se ai proponenti la petizione premesse avere soprattutto il mio indirizzo?

Ciao. CzzC.