La pastora valdese Maria Bonafede: “è segno che dio non vuole far sopravvivere la chiesa cattolica”
Chiedo parere a mio parroco avendo letto sull’8x1000 la valdese Maria Bonafede così: «I soldi dell'otto per mille arrivano dalla società e vi debbono tornare. Se una Chiesa non riesce a mantenersi con le libere offerte, è segno che Dio non vuole farla sopravvivere».
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: cattivelli, pubblicità comparativa, 8x1000 negletto da cadudem come da massoni; Leitmotiv, Culto Evangelico; ecumenismo
Da: CzzC Inviato al mio parroco lunedì 8 ottobre 2007 0.54
Oggetto: Assai cattivi i "fratelli" valdesi con la Chiesa Cattolica per come usa l'8 per mille, ancorché rispettando i patti con lo Stato
Il concordato tra lo Stato e le chiese/associazioni religiose che hanno diritto a spartirsi, assieme allo Stato, l'8 per mille sulla base dei consensi espressi, prevede che i consensi non espressi non alterino le quote di ripartizione derivanti dai consensi espressi, salvo diversa pattuizione più favorevole per lo Stato voluta da singoli concordatari.
Esempio:
- supponiamo sia un miliardo di euro la "torta 8X100" da spartire in base alle opzioni
espresse dai contribuenti
- supponiamo siano 1000 i contribuenti, i cui 400 hanno firmato la scelta e 600 non
hanno espresso alcuna scelta (molti di loro sono gli esentati dal presentare il mod 730)
- supponiamo che 300 abbiano firmato per la Chiesa Cattolica, 6 per i Valdesi, 44 per
lo Stato, 50 per altre Chiese/associazioni
esempio di come la legge consente di ripartire la torta
Cattolici Valdesi Stato Altri
300/400 6/400 44/400 50/400
75% 2% 11% 13%
€ 750.000.000 € 15.000.000 € 110.000.000 € 125.000.000 € 1.000.000.000
La Chiesa Cattolica incassa quanto pattuito e spende quei 750.000 euro non solo in opere di carità ma anche di culto e anche per pagare i sacerdoti, perché le offerte liberali non sarebbero sufficienti al loro minimo mantenimento.
I Valdesi, invece, …
1) vorrebbero che i consensi non espressi siano considerati come se il contribuente dovesse dare i soldi allo Stato: in forza di tale assunto i Valdesi spartirebbero la torta così
esempio di come vogliono ripartire i valdesi
Cattolici Valdesi Stato Altri
300/1000 6/1000 644/1000 50/1000
30% 1% 64% 5%
€ 300.000.000 € 6.000.000 € 644.000.000 € 50.000.000 € 1.000.000.000
e, bontà loro, deciderebbero di incassare solo 6M€ anziché 15, lasciando il resto allo Stato, che ovviamente accetterebbe e ringrazierebbe (della serie cavarsi un occhio purché ne siano cavati due all’avversario)
2) i valdesi vorrebbero che la quota incassata non fosse impiegata a pagare i ministri o le opere di culto, ma andasse tutta in carità: ed effettivamente spendono quasi tutti in carità i loro 6M€.
La Chiesa Cattolica, pur rispettando i suddetti criteri dei fratelli Valdesi, segue il criterio di ripartizione applicato fin dall'origine dell'8 per mille, quando fra l'altro era sola assieme allo Stato, quando, cioè, i Valdesi ed altre chiese/associazioni erano contrarie all’accordo, salvo più tardi accodarsi per spartirsi la torta dell'8 per mille: ognuno è libero di comportarsi come crede, possibilmente senza criticare le scelte altrui se rispettano le pattuizioni con lo Stato.
Invece senti, caro don X, che insinuazioni di bassa lega lanciano i Valdesi ai "fratelli cattolici".
Traggo da Repubblica e da altri: 3 ottobre 2007 - Dove finisce l'otto per mille segreto da un miliardo di euro - Curzio Maltese - [... omissis …] Ai valdesi sono andati nel 2006 circa 5 milioni 700k€, ma avrebbero diritto a oltre 13M€. Il resto lo trattiene lo Stato. La Tavola Valdese usa i soldi dell'otto per mille al 94% per la carità e il rimanente alla pubblicità. I pastori valdesi vivono delle donazioni spontanee. Lo stipendio base, uguale dalla «moderatrice» all'ultimo pastore, è di 650€/mese. Maria Bonafede spiega: «I soldi dell'otto per mille arrivano dalla società e vi debbono tornare. Se una Chiesa non riesce a mantenersi con le libere offerte, è segno che Dio non vuole farla sopravvivere»
Son certo che è grande la misericordia di nostro Signore: per parte mia perdono anche i formulatori di questi trancianti giudizi ecumenico-fraterni ed offro al Signore la sofferenza di questa ferita infertaci, affinché prosegua proficuo il dialogo ecumenico.
Ciao. CzzC