Il LIBRO NERO DEL COMUNISMO: tra stragi di inermi, deportazioni, carestie indotte, gulag, Laogai, terrorismo ... ,
la conta delle vittime arriva a ~100M
<wikipedia>: tra genocidi, Holodomor, gulag, Solovki, Katyn, Kmer, esecuzioni extragiudiziali, ... il resoconto dei crimini in termini numerici arriva a un "totale" stimato di 100 milioni di "vittime del comunismo"
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 05/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Lenin, Gulag; Holodomor; barbarie, partigiani, Rovegno, foibe, Vergarolla, persecutori di cristiani; Kmer rossi; Nord Corea; Laogai; stella5punte; matrici di sessantonite e teoglib
↑2021.08.18 <avvenire arcipelago> Ha un nome l'uomo della foto della strage di Vergarolla (spiaggia di Pola): 75 anni fa l'esplosione che dilaniò cento persone. Bruno Castro, testimone diretto, dal Canada racconta per la prima volta la verità sulla foto simbolo della foto con la bambina decapitata. Fu Scotland Yard a scoprire subito che quello “sparo” udito prima della esplosione in realtà non era altro che l’innesco dell’attentato doloso, il detonatore a tempo impostato per fare strage tra gli italiani: ambienti jugoslavi tentarono subito di parlare di “incidente”, ma i loro alleati anglo-americani sapevano bene che i 28 ordigni così com’erano non avrebbero mai potuto esplodere, erano stati riattivati per quel giorno.
↑2021.07.01 <agenziastampaitalia google> il PCC compie 100 anni: era il 1921 quando a Shanghai, nel segreto della clandestinità, si svolse il primo congresso dei comunisti cinesi. Presenti tra gli altri Mao Zedong, Dong Biwu, Chen Tanqiu, He Shuheng, Wang Jinmei, Deng Enming e Li Da. Oggi il PCC conta 92 milioni di iscritti in Cina e governa la seconda economia mondiale <tempi> Pcc autore della più grande mattanza della storia dell’umanità: per il dissidente Liao Yiwu la Cina ha vissuto per colpa del comunismo «una lunga marcia verso l’inferno» [CzzC: non direi inferno se è riuscito a sconfiggere la povertà, ma inverno cruento per la libertà di coscienza, di espressione e di educazione]
↑2020.10.02 non converrei con la <stampa> quando sostiene che nella guerra in Nagorno Karabakh la religione non c'entra nulla; convengo quando fa discendere l'attuale caos dalla politica staliniana di creare confini assurdi fra le allora repubbliche socialiste sovietiche per aizzare le tensioni e rendere fondamentale il ruolo di mediatore del partito comunista. [CzzC: quelle tensioni erano sensibilmente etnico-religiose, fresche del genocidio armeni azionato da islamisti turcofoni, e così sono ancora connotate, intersecate con le dinamiche geo-politiche; se si riconosce che quei confini sono assurdi, perché non si fa prevalere il principio di autodeterminazione dei popoli su quello dell'intangibilità dei confini?]
↑2019.10.28 <adnk stampa> Morto Vladimir Bukovsky in Uk a 76 anni: denunciò al mondo la rete degli ospedali psichiatrici usati per mettere a tacere i dissidenti dell'ex Unione Sovietica. Bukovsky fu rinchiuso per 12 anni in prigione, campi di lavoro forzato ed ospedali psichiatrici
↑2019.06.02 <stampa> nel «Campo della Libertà» a Blaj/Romania, Fr1 beatifica sette vescovi martiri del regime comunista: i regimi si antepongono «come norma alla stessa vita». «Oggi riappaiono nuove ideologie che cercano di sradicare la gente dalle sue tradizioni»
↑2018.12.03 Ebrei ai vertici della rivoluzione bolscevica: il documentario "Gli ebrei, il comunismo e la rivoluzione russa" <yt> di Hervé Ryssen sarebbe da prendere cbdi per più motivi, ma potrebbe aiutare a far conoscere l’immane tragedia dell’olocausto accaduto in Russia dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi e quanto siano stati importanti i manovratori esterni, non russi, della rivoluzione, quantomeno all’inizio, tra i quali non pochi ebrei o figli di ebrei: ad esempio? Grigori Zinoviev (capo soviet di S.Pietroburgo; che aveva incontrato Lenin a Ginevra nel 1908); Lev Kamenev (capo soviet di Mosca), lo stesso Trotsky e quello Jacob Sverdlov, capo del comitato centrale esecutivo che diede l'ordine di assassinare l'intera famiglia imperiale Romanov; continua.
↑2018.11.17 <nbq repubbl> I crimini del comunismo: quello dei Kmer rossi in Cambogia fu genocidio: arriva la sentenza storica. il Tribunale speciale per la Cambogia (Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia), istituito nel 2016 grazie a un accordo fra il Paese indocinese e le Nazioni Unite, ha emesso una sentenza storica: ha condannato per genocidio due ex leaders del Kmer rossi, Nuon Chea, 92 anni (il n. 2 del mostruoso regime) e Khieu Samphan, 87 anni, che fu capo di Stato della “Kampuchea democratica”. E' la prima volta che l’accusa di genocidio viene ratificata ufficialmente. [CzzC: avremmo desiderato che il verdetto, oltre alle responsabilità dei due condannati, avesse meglio additato quelle della matrice ideologica che ispirò i loro crimini e le decine di migliaia di altri corresponsabili rimasti impuniti].
↑2017.12.01 <aleteia>: Fr1 ha ricordato i ~3M di vittime della fame provocata nei campi dell’Ucraina dalle politiche di collettivizzazione di Stalin tra il 1929 e il 1933: è stato l’episodio di Holodomor di maggiori proporzioni, ma non l’unico del suo genere: 1,5M di persone in Kazakhstan e quasi un altro milione tra Caucaso Don e Volga hanno subito un supplizio simile nella stesso periodo.
↑2017.09.02 <aleteia>: Il comunismo uccise 20 milioni di cristiani; nei 7 anni di potere leninista (1917-1924) vennero uccisi 16 mila pope; analogamente accadde ai preti cattolici, molto meno numerosi: vedi libro dello scrittore laico britannico Martin Louis Amis, che ha anche raccolto frasi significative del dittatore Vladimir Lenin: «Ogni idea religiosa, ogni idea di Dio è un’abiezione indescrivibile delle specie più pericolose, un’epidemia delle specie più abominevoli. Ci sono milioni di peccati, atti di violenza e contagi fisici che sono meno pericolosi della sottile e spirituale idea di Dio»
↑2017.03.19 Lessi e prestai “Solovki. Le isole del martirio” da monastero a primo lager sovietico. <giornale>: Le isole Solovki: l'Arcipelago dell'orrore: da paradiso religioso a inferno comunista modello della repressione. <youtu.be 2015.10 TV2000> documentario “Ritorno alle Solovki, le isole del martirio”. Anche <Rai> “le isole delle lacrime”
↑2016.08.14 <avvenire>: 70 anni fa il 18/08/1946 la strage di Vergarolla a Pola tra migliaia di polesani accalcati sulla spiaggia esplosero 28 ordigni: i resti di un centinaio di persone (donne, bambini) arrossarono il mare e ricaddero a brandelli sulla pineta per centinaia di metri. La più sanguinosa strage terroristica di italiani inermi fu subito insabbiata, senza che nessuno fornisse conferme sui mandanti, indizi che oggi, per la prima volta, arrivano dall’altra parte del mondo: «Chi furono i mandanti a Vergarolla? La gerarchia titina, presente a Pola in quel primo dopoguerra! E tra di loro, purtroppo, anche nomi di vecchi polesani, per ideologia comunista alleatisi con Tito», afferma dall’Australia Claudio Perucich, partito da Pola a 7 anni. [CzzC: vedi anche <avvenire2021.08.18>Bruno Castro, testimone diretto, dal Canada racconta per la prima volta la verità sulla foto simbolo della foto con la bambina decapitata]
↑2014.10.04 <imolaoggi>: il martirio di 30 francescani uccisi dai partigiani comunisti nel 1945 a Siroki Brijeg (Bosnia-Erzegovina vicino a Medjugorje) il 7 febbraio 1945. Il monastero del santuario di Siroki Brijeg, titolato alla Madonna Assunta in Cielo, riconosciuto anche al di fuori dei confini della piccola regione, fu teatro di una delle più efferate stragi commesse dai partigiani comunisti locali, eccidio rimasto indelebile nella memoria della gente del luogo nonostante tutti i tentativi, anche violenti, delle autorità comuniste di far dimenticare l’episodio. [CzzC: appresi questa storia nel 2005 da un frate proprio nel santuario di Siroki]
↑2007.mm.gg film Katyn <wikipedia film > Il Massacro di Katyń (vicino al villaggio di Gnëzdovo, a breve distanza da Smolensk) avvenne durante la seconda guerra mondiale e consistette nell'esecuzione di massa, da parte dell'NKVD sovietica, su ordine di Stalin, di oltre 20.000 soldati e civili polacchi prigionieri di guerra.