Pro SICUREZZA NAZIONALE (incolumità presente e futura dei cittadini) il governo potrebbe dover decidere anche operazioni controverse

Nessuno potrà mai contare quanti cittadini italiani sarebbero stati dilaniati dal terrorismo islamista se il governo italiano non avesse preso decisioni come quella che a Sigonella liberò Abu Abbas e più recentemente sui casi Abedini e Almasri.

Nessuno potrà contare quanti ebrei in meno durante il Nazismo avrebbe potuto salvare la Chiesa Cattolica se invece di soccorrerli in clandestinità si fosse messa a gridare dai pulpiti contro Hitler come avvenne in Olanda con le conseguenze ben note agli amici di Anna Frank.

Il criterio in titolo attiene anche al male minore come descritto nel Catechismo della Chiesa cattolica.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 07/02/2025; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: male minore, compromesso, forza del diritto, diritto della forza, dissuasione e persuasione

 

 

2025.02.05 <rai> Marco Minniti sul caso Almasri: l'ex ministro dell'Interno del PD conviene che "operazioni controverse, in nome della sicurezza nazionale sono state fatte da tutti i governi … la sicurezza nazionale … ha a che fare direttamente con l'incolumità e con la vita degli italiani; … con l'espulsione di Almasri in Libia abbiamo fatto anche un interesse europeo perché l'Italia è il punto di congiunzione tra l'Africa e il complesso dell'intera Europa".

 

2025.01.15 <google agi rai> La revoca da parte del ministero della Giustizia italiano dell'arresto di Mohammad Abedini in cambio della liberazione di Cecilia Sala: una vicenda piena di ambiguità e incognite che coinvolge sanzioni, tecnologie, il ruolo della Svizzera e della giustizia statunitense [CzzC: a mio avviso il Governo ha agito privilegiando le motivazioni di sicurezza nazionale/intelligence, attinenti al criterio del male minore]

 

↑2022.10.11 <lindipendente yt> Sigonella, 11 ottobre 1985: quando il governo italiano sfidò gli USA (e vinse). Il 7 ottobre un commando palestinese aveva sequestrato in acque egiziane la nave da crociera italiana Achille Lauro con 545 persone a bordo, dirottandola verso la Siria. I miliziani uccisero Leon Klinghoffer, americano di origine ebraica, prima di far rientrare la nave in Egitto dopo la mediazione dell’OLP. Gli USA chiesero l’estradizione del commando palestinese al governo egiziano, mentre quello italiano trattò direttamente con l’OLP- con cui era in buone relazioni diplomatiche - la consegna dei quattro dirottatori affinché fossero giudicati in Italia. [CzzC: una decisione pro tutela della sicurezza nazionale]. La legge internazionale era dalla parte di Roma, ma agli USA non stava bene. I militari italiani arrivarono a un passo dallo scontro a fuoco con i militari statunitensi in una notte che passerà alla storia come “la crisi di Sigonella”.