E se legiferassimo in termini di REATO NON PUNIBILE per sanare certe contrapposizioni?

Ritengo che la maggioranza degli umani consideri reato l’u2g (che due gay si programmino a pagamento l’utero di una donna per prendersene il frutto umano), ma il 21Mar2023 udii una tifosa del PD criminalizzare così coloro che vorrebbero la moratoria universale dell’u2g: “sapete cosa vogliono fare? Gettare in carcere i due genitori e mettere il bambino in orfanatrofio”. A questo punto sarebbe la maggioranza degli umani a non volere questo esito, perché strappare un bambino dalle braccia dei due putativi genitori è percepito come un male più grave che portarlo via venduto dalla sua partoriente. Al che scatta il cortocircuito logico: per l’u2g non sono punibili i compratori, ma un reato non punibile non è reato, ma ciò che non è reato è lecito, quindi via libera alle fiere dell’u2g.

Proviamo a pensare che la legislazione e la giurisprudenza ammettano di definire reato certe azioni, come l’u2g, o quantomeno le sue fiere mercantili, ma una forma di reato che in determinati contesti non sia punibile (ad esempio quando il pargoletto abbia maturato affezione filiale verso i suoi compratori; non vedo chi possa voler punire i bambini come suddetto dalla suddetta.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2023.03.22 in colloquio con NC ipotizzo che, se legiferassimo in termini di reato non punibile, potremmo sanare certe contrapposizioni. Usai questo criterio per convincere un fondamentalista che riteneva doversi infliggere adeguata punizione alla donna che abortisse per futili motivi.