Potremmo calcolare il nostro RAGGIO DI SOLITUDINE nell'universo?

Non è escludibile che ci siano altre civiltà simil-umane nell'universo e non sarebbe escludibile nemmeno che esista un universo diverso dal nostro intersecato con noi; tuttavia ciò con cui non abbiamo relazione (osservazione, comunicazione logico-sensibile) è come se non esistesse dal punto di vista scientifico.

Alla domanda se siamo soli nell'universo risponderei "che ci sia vita almeno vegetale è probabile, mentre è assai meno probabile che ci siano esseri a livello evolutivo animale pari o superiore al nostro nel raggio di decine di anni luce, il che praticamente equivale a solitudine umana.

Ad esempio? Supponiamo di avere compagnia galattica e, dunque, supponiamo che nella Via Lattea esista una civiltà uguale o superiore alla nostra distante da noi solo 25 anni luce: noi riceveremmo nel 2024 (2024=1974+25andata+25ritorno) la loro risposta al messaggio di Arecibo che inviammo dalla Terra nel 1974; sarebbe fantastico se ricevessimo una tale risposta elettromagnetica, anche se saremmo praticamente impossibilitati a scambiarci un pacco dono, perché, anche se avessimo un vettore tanto performante da riuscire a trasportare integro in accelerazione d'andata e decelerazione all'arrivo il pacchetto di un chilo sulla distanza di 25 anni luce in meno di 1000 anni, dovremmo considerare che l'impatto con un granello di pulviscolo spaziale a quella velocità avrebbe sul vettore un effetto distruttivo devastante; ancora meno probabile sarebbe che un loro abitante venisse da noi o noi da loro con questi valori di spazio e tempo pur sulla distanza di 25 anni luce, un'inezia rispetto ai  50.000 anni luce che è il raggio della nostra galassia, la Via Lattea. Proviamo ora a pensare che siano stati gli alieni, magari più sviluppati di noi, a mandare un messaggio elettromagnetico: dobbiamo riconoscere che non stiamo ricevendo alcun analogo segnale intelligente, nemmeno di quelli che gli alieni avrebbero potuto spedire 50.000 anni fa, ammesso e non concesso che avessimo antenne così sensibili da discernere nel rumore della radiazione cosmica una trasmissione logico-elettromagnetica partita da un trasmettitore distante decine di migliaia di anni luce (l'intensità del segnale ricevuto diminuisce col quadrato della distanza del mittente, mentre il rumore aumenta).

Concludendo? E' altamente improbabile che nel raggio di secoli luce ci sia nella nostra galassia una forma di vita di livello evolutivo pari o superiore al nostro e la prospettiva è che al crescere dell'accuratezza delle osservazioni astronomiche, tale raggio di solitudine venga aggiornato in crescendo. E che dire della vita in altre galassie? Andromeda, la galassia più vicina simile alla nostra, dista da noi 2,5 milioni di anni luce. Quindi? Pazienza per chi beve la bufala degli ominidi Ufo già arrivati tra noi.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: astronomia, scienza e tecnica, UFO

 

2024.12.02 <lescienze> conti alla mano, non troveremo presto gli alieni: anche se non fossimo soli nell’universo, praticamente per noi sarebbe come se lo fossimo, se calcoliamo una stima della probabilità di comunicare con eventuali altre civiltà tecnologiche [CzzC: stima fatta per la nostra galassia (diametro 100k anni luce), figurarsi per ad altre galassie (la più vicina dista da noi 2,5M di anni luce)].

 

2024.05.09 Il fisico Michio Kaku crede negli UFO? Fisico teorico primo formulatore della teoria delle stringhe, sostenitore dei multiversi, ha dichiarato il 28Feb2018 che avremo un contatto con gli alieni in questo secolo, e il 6Apr2021 che troveremo gli alieni tra pochi mesi. <wikipedia> Kaku ha più volte ribadito la possibilità che una civiltà extraterrestre estremamente evoluta possa piegare lo spazio-tempo a suo piacimento, per poter raggiungere in tempi brevi punti anche molto distanti tra di loro dell'universo. [CzzC: chi fosse capace di piegare lo spazio-tempo a suo piacimento, vuoi che non sia capace di raggiungerci almeno con un’onda elettromagnetica modulata in modo intelligente? Finora niente; e intanto sta crescendo il nostro raggio di solitudine, misurato, non ipotizzato].

 

↑2023.05.05 «Gli alieni ci stanno aspettando? Nel 2029 lo sapremo» titola <focus> con un frasario che mi pare più intentato a produrre acchiappaclic che corretta informazione. Siccome è dal 1972 che col DSN la NASA colloquia con sonde lanciate verso i confini del Sistema Solare e nel raggio 28,5 anni luce (la metà di 2029-1972=57) attorno al sole ci sono pianeti che potrebbero essere abitati, potrebbero risponderci ipotizza il Focus che sentenzia "lo sapremo nel 2029 se gli alieni ci stanno aspettando". Si tratta di una promessa ingannevole, perché Focus ragiona come se dovessimo trovare una civiltà che ha scoperto le onde elettromagnetiche un secolo fa come noi: se esistesse tale civiltà e non conoscesse i segnali elettromagnetici, non potrebbero sentire i nostri; se invece avesse scoperto l'elettromagnetismo 200 anni prima di noi, dovremmo già avere ricevuto i loro segnali intelligenti, o no? L'unica cosa che possiamo dire è che abbiamo un raggio di solitudine elettromagnetica pari a 28,5 anni luce. Mi scusino i signori di Focus se li importuno con questa domanda: siccome l'uomo sulla terra ha iniziato a lanciare onde elettromagnetiche solo 4 miliardi di anni da quando è comparsa la vita sulla Terra e siccome ci sono stelle e pianeti che si sono formati anche più di 10 miliardi di anni fa, se esistessero civiltà aliene dovrebbero essere migliaia quelle più avanzate di noi e, quindi, dovremmo essere inondati da messaggi intelligenti lanciati da quelle civiltà migliaia di anni fa, non 28,5 anni fa (la sola nostra Via Lattea ha un diametro di 100.000 anni luce). Altrimenti vuol dire che le eventuali civiltà aliene non sono arrivate alla capacità di produrre potenti segnali elettromagnetici intelligenti: aspetta e spera.

 

↑2021.12.23 <lastampa> La Nasa convoca 24 teologi: cosa cambierà se gli alieni esistono? L’incontro è in programma al Center for Theological Inquiry di Princeton, un organismo che riceve finanziamenti dalla NASA. <padre cavalcoli> Nel racconto biblico non c’è spazio per la teoria poligenista che è stata positivamente esclusa da Pio XII nell’enciclica Humani Generis del 1950. [CzzC: il poligenismo delle razze umane è ritenuto compatibile con la Parola di Dio da molti teologi: non è più il tempo di brandire la Genesi contro Darwin; comunque qui il problema è doppio: l'esistenza di una civiltà aliena e la sua comunicabilità con noi. Continua in botta e risposta alla data]

 

↑2020.12.21 <fq, google> The Guardian ha ripreso dal periodico Scientific American la notizia che astronomi del progetto Breakthrough Listen - finanziato da Stephen Hawking con 100 milioni di dollari ndr - attraverso il telescopio Parkes in Australia hanno rilevato un fascio di onde radio, a banda strettissima 982Mhz [CzzC: più artificiale che naturale quindi?], proveniente dalla direzione di Proxima Centauri, la stella più vicina al sole: gli scienziati “cacciatori di alieni” al lavoro per decodificarlo. [CzzC: speriamo che stavolta abbiano escluso la provenienza umana prima di diffondere la notizia, non come quella volta che impiegarono 17 anni (1998-2015) per scoprire che i fantomatici segnali siderali peryton provenivano da un locale forno a microonde. Vedi anche questo <yt>]

 

↑2020.06.16 <globalscience ansa> Ci sarebbero almeno una dozzina di civiltà attive all’interno della Via Lattea? Sì secondo uno studio condotto dall’Università di Nottingham col metodo di calcolo chiamato "limite astrobiologico copernicano" secondo il quale la vita intelligente si forma in meno di 5 miliardi di anni, o dopo circa 5 miliardi di anni, [CzzC: intende dire 5 G anni ±10%?] su pianeti che ruotino attorno a una stella che abbia un contenuto di metalli uguale a quello del nostro Sole [CzzC: o quasi uguale?]. La distanza media da queste civiltà sarebbe di  circa 17.000 anni luce rendendo molto difficile il rilevamento e la comunicazione con la nostra tecnologia attuale [CzzC: dice attuale ipotizzando possibilità di comunicazioni a velocità molto superiori a quella della luce?]. Sarebbe anche possibile che la nostra sia l’unica civiltà evoluta all’interno della Via Lattea, nel qual caso i nostri tempi di sopravvivenza non sarebbero lunghi [CzzC: annoto che il nostro raggio di solitudine potrebbe essere di 17.000 anni luce, ma non mi pare meritevole di tanto credito questa notizia che Focus magnifica a 36 quasi numero magico: «potrebbero esserci altre 36 civiltà intelligenti nella Via Lattea». Cioè 37 con noi? Granone ai pollacchioni?]

 

↑2015.07.31 <sussidiario>: Il SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence), che dai primi anni 60 cerca possibili segnali radio intelligenti da altre civiltà, sarà rifinanziato con 100M$. SETI è/era in crisi, per le maglie troppo larghe del sistema di ricerca rispetto alla vastità del cosmo e per la scarsa sensibilità/selettività dei nostri ricettori, per  incrementare la quale occorre aspettare lo SKA , il mega-radiotelescopio da 1 km² attualmente in costruzione in Sudafrica e Australia, che non sarà pronto prima di 10-15 anni. E non abbiamo ancora sw adeguato a discriminare eventuali segnali intelligenti dal rumore di fondo.

 

↑2015.07.24 <sussidiario>: Su Kepler 452b la vita sarebbe possibile? Per dare probabile l'abitabilità di un pianeta occorre appurare molto altro rispetto a quanto appurato per il suddetto pianeta: la notizia è interessante, ma è solo un indizio di una possibile somiglianza con la Terra ed inoltre non dobbiamo pensare di trovare altre forme di vita solo su pianeti uguali alla terra: occorre cercare e informare con metodo scientifico, senza ingannevoli illusioni.

 

↑2015.07.23 <stampa, ansa, tgcom24>: L’annuncio Nasa: scoperta una nuova Terra: si chiama Kepler 452b e orbita intorno a un proprio Sole. Potrebbe ospitare vita. [CzzC: è ingannevole chiamarla Terra quando non si sa ancora se contiene acqua ed aria; tra le poche similitudini appurate ci sarebbe la temperatura, ma di pianeti con similitudine termica terrestre ne sono già stati trovati dozzine; occorrono ben altre coincidenze straordinarie per poter parlare di probabilità di vita almeno vegetale, e ancor più straordinarie per la vita animale e ancor più straordinarie per quella animale evoluta in intelligenza come la nostra; comunque sarebbe bello scoprirci non soli nell'universo, soprattutto se potessimo comunicare con chi ci rende non soli]

 

↑2010.12.02 Credi negli UFO? Ai miei ragazzi spiego che

- se gli UFO esistessero sulla terra sarebbero più intelligenti di noi visto che essi sarebbero stati capaci di arrivare a casa nostra prima che noi a casa loro:

- in quanto più intelligenti di noi, non si sarebbero limitati a giocare a nascondino, ma sarebbero stati capaci di comunicare con noi quantomeno nella forma elementare che noi abbiamo usato per spedire un messaggio intelligente anni fa verso lo spazio (1974 messaggio di Arecibo);

- ma per quanto più intelligenti di noi, non potrebbero comunicare con la loro base di partenza, perché, per quanto questa possa essere vicina alla terra, tra il loro chiedere “come va lì da voi in patria?” e la relativa risposta passerebbero migliaia di anni, visto che è ormai appurato dalla scienza che, semmai ci fossero nell’universo esseri intelligenti almeno come noi, non ce n’è traccia nel raggio di centinaia di anni luce attorno a noi.

Gli UFO su Superquark. Qui troveresti quanto granone della specie si sparge a pollacchioni. Perfino il premier russo dà da credere che gli UFO stiano operando tra noi e da lui.

 

2009.05.28 La nuova corsa allo Spazio. Partecipo all’incontro pubblico al Museo Civico con Giorgio Pacifici (giornalista spaziale) sugli astronauti italiani e il loro ruolo (rif Guidoni e Nespoli). [CzzC: qui miei appunti: intervengo dichiarando troppo ottimistica la previsione dell’uomo su Marte entro il 2030, considerando non solo l’energia (l’uomo su Marte pesa più del doppio che sulla Luna) e la tecnologia necessarie per ripartire da Marte, ma soprattutto la distanza di comunicazione per cui, mentre l’uomo sulla Luna può contare su un telecontrollo dalla nostra Terra (un segnale radio impiega solo 2 secondi di andata-ritorno Terra-Luna) su Marte deve contare su un completo controllo locale, perché il segnale radio impiegherebbe in andata-ritorno Terra-Marte dai 6 ai 40 minuti a seconda della distanza minima o massima dalla Terra. La risposta di Pacifici fu: però a Rovereto avete gente che se ne intende]