La PEDAGOGIA ha a che fare con la FORMAZIONE (tecniche didattiche e psicologiche) ma soprattutto con l'EDUCAZIONE

e soprattutto dei minorenni. Ammiro i bravi maestri, ricordati dai discenti per la materia specifica e come maestri di vita. Ad esempio? Alcuni che non nomino per privacy, di cui fui discente o collega; altri troveresti leggendo i miei appunti in ambito educazione.

 “L’avventura di Pinocchio”.<yt> i giovani d’oggi sono marci? Non sono come quelli di una volta? Vedi cosa dicevano Socrate, Esiodo, Egitto, Babilonia 3000 aC, ricordatoci da Franco Nembrini.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/10/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: educazione, sfida ed emergenza educativa, il rischio educativo, comunità educante, scholas, libertà di educazione, verità, etica, comunicazione, apprendimento, conoscenza e istruzione; educazione mancata, educazione sessuale, maestri di dubbio

 

2024.09.30 da questo gruppo.fb ricevo notizia che Rudolf Steiner tenne il suo ultimo discorso ufficiale il 28 settembre 1924: nel centenario l’Associazione Rudolf Steiner per la pedagogia, ospitata, ha riempito di sensibilità antroposofica l’ex chiesa, il giardino di Sant’Osvaldo, e il limitrofo Circolo Operaio. [CzzC: continua qui per il mio commento con i dubbi su ariosofia razzista, reincarnazione e biodinamica del cornoletame; la risposta ottenuta mi indirizza all’«Asilo colle fiorito», che conosco fruito dall’amica NC]

 

2021.03.07 <repubblica> "i nostri insegnanti presentano una grave carenza pedagogica" dice il pedagogista Daniele Novara [CzzC: Sono gli stessi discorsi che facevamo anche negli anni 70-80: dice quasi tutte cose vere il pedagogista Novara, ma a mio avviso ne dimentica una non secondaria: rispetto a mezzo secolo fa non è calata la preparazione media degli insegnanti (anzi, la loro formazione e selezione, anche in termini pedagogici, mi pare oggi più specifica e filtrante di quella di decenni fa), ma chiediamoci: che ne è dell'educazione media dei discenti, del loro disagio sociale e familiare, della loro responsabilità, della conflittualità che arriva in qualche caso all'intimidazione del docente? Mica solo nella scuola, s'intende, basti leggere come vengono trattati in certi casi i medici del pronto soccorso, cosa inaudita mezzo secolo fa. Queste saranno questioni sociologiche più che pedagogiche, vero; comunque educative; e il compito educativo non si può esaurire nella scuola. Ma sono speranzoso perché la buona scuola va avanti grazie a decine di migliaia di insegnanti che fanno quel mestiere per vocazione dedicando energie e passione bel al di là di orario e stipendio, insegnanti che solitamente i discenti ricordano come maestri di vita oltre che di materia.]

 

↑2020.06.06 <yt> gli AdZ dialogano con Franco Nembrini: stare davanti alla realtà, rispettare la libertà, crescere nel rischio educativo, da qui ho scoperto Dante, che mi aiuta a capire Giussani e viceversa, forgiato dalle circostanze, misericordiato dal perdono di Dio. Sintesi di quanto scrive nell’introduzione al Purgatorio.

 

↑2018.11.22 <yt> il talento è la capacità di ... Il talento di un insegnante è anche la capacità di portare alla luce i talenti che non si vedono immediatamente. E dalla Divina Commedia impariamo che abbiamo il paradiso davanti agli occhi mentre l'inferno è chiudere gli occhi e invece che ringraziare per quello che c'è, lamentarsi per quello che non c'è.

 

↑2018.10.07 <LaTraccia, avvenire> Nembrini è uno dei laici nominati da Fr1 tra i 23 componenti del Dicastero per la famiglia e la vita da lui stesso istituito al posto dei Pontifici Consigli per la famiglia e per i laici.

 

2014.04.14 <yt> i giovani d’oggi sono marci, non come quelli di una volta?

1) «La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell'autorità e non ha alcun rispetto degli anziani. I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano quando un vecchio entra in una stanza, rispondono male ai genitori, in una parola; sono cattivi»; Socrate (470 a.C.)

2) «Non c'è più alcuna speranza per l'avvenire del nostro paese se la gioventù di oggi prenderà il potere domani, poiché questa gioventù è insopportabile, senza ritegno, terribile»; Esiodo (720 a.C.)

3) «Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico, i ragazzi non ascoltano più i loro genitori: la fine del mondo non può essere lontana»; sacerdote dell’antico Egitto (2000 a.C.)

4) «Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore. I giovani sono maligni e pigri, non saranno mai come la gioventù di una volta; quelli di oggi non saranno capaci di mantenere la nostra cultura»; incisione su un vaso di argilla dell’antica Babilonia (3000 a.C.)

 

↑2012.10.13 Incontro con prof. Franco Nembrini autore de di padre in figlio; Aula Magna dell'ITIS "M. Buonarroti" Trento; [CzzC: appunti; mp3NoWeb]