MISURE ASTRONOMICHE

se ti sembrasse banale che io riprenda qui alcune misure che sono disponibili su qualsiasi testo scientifico, scusami, ma è per mia meditazione e memory refresh

4% è la materia ordinaria dell'universo (di cui 3,6% gas intergalattico e solo 0,4% stelle e pianeti); il 96% è materia oscura (22%) ed energia oscura (74%) [materia e energia oscure]

2,5M anni luce è la distanza tra la Via lattea e la più vicina galassia, Andromeda

100.000 anni luce è il diametro della Via Lattea che ha da 200 a 400 miliardi di stelle

1000 anni luce è lo spessore della regione dei bracci della Via Lattea

20 anni luce dista dalla Terra il pianeta più vicino finora (2009) scoperto, della Gliese 581, roccioso, doppio della Terra, distanza da stella compatibile con presenza acqua

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/11/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: astrofisica; nostro raggio di solitudine

 

↑2007.05.21 <lavocedifiore/Margherita Hack>: Due grandi interrogativi aspettano una risposta: che cos’è la materia oscura? E cos’è l’energia oscura? Oggi ci rendiamo conto che la materia che si «vede», che emette cioè una qualche forma di radiazione elettromagnetica, rappresenta solo il 4%; il resto fa sentire la propria presenza grazie alla sua forza di attrazione gravitazionale, ma non sappiamo cosa sia: in parte potrebbe trattarsi di stelle di bassa luminosità, come le nane brune, o grossi pianeti come Giove, o residui di grosse stelle finite come buchi neri, ma la maggior parte potrebbe essere costituita da particelle elementari che non interagiscono con la radiazione elettromagnetica: si ipotizza l’esistenza di particelle chiamate WIMP (Weakly Interacting Massive Particle) a cui i fisici stanno dando la caccia, per ora senza successo.

L’energia oscura è una delle ultime sorprendenti scoperte. Sappiamo che l’universo è in espansione. Sappiamo che la densità di materia (inclusa la materia oscura) non è sufficiente a frenare l’espansione così tanto da arrivare ad una successiva fase di contrazione; si supponeva però che la stessa materia presente nell’universo esercitasse una autogravità che avrebbe comunque rallentato l’espansione. Invece più accurate misure della distanza di lontane galassie hanno mostrato che in realtà l’espansione andava rallentando fino a quando l’età dell’universo era di 4 o 5 miliardi di anni. Poi ha cominciato ad accelerare, come se ci fosse una forza che si oppone alla gravità. Si ritiene che il vuoto abbia una forma di energia, circa costante, opposta alla energia gravitazionale. Quest’ultima avrebbe prevalso sull’energia del vuoto nei primi 4 o 5 miliardi di età dell’universo, e poi col diminuire della densità, l’energia del vuoto avrebbe prevalso sulla gravitazione.