FARE MEMORIA del BENE per EDUCARE a compierlo, fare memoria del MALE per EDUCARE ad evitarlo
e per ben educare occorrono BUONI MAESTRI di ESPERIENZA, altrimenti potrebbe accadere di commettere il male convinti di fare bene, come fecero tanti criminali descritti da anche dal rapporto sulla banalità del male.
Per discernere tra il bene e il male, basterebbe il primato della coscienza individuale O basterebbe la legge dello stato laico / teocratico? Oppure occorre una coscienza rettamente formata perfino a prescindere dal principio di maggioranza? Continua nella pagina «il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me»
e per maggiori dettagli vedi le pagine correlate.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/02/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: olocausto, padri nobili della Shoah, negazionismo, giornata della memoria, memoria non sensi di colpa, erdogan boicotta anniversario del genocidio Armeni, i gendarmi della memoria, amarcord, memoria di A. Rosmini, il catechista è colui che, corso UEL buona memoria, la memoria per immagini, silvio90
↑2021.01.28 coltivare la memoria è molto importante, parimenti educare al rispetto della dignità della persona, dignità quantomeno come contemplata dalla nostra dichiarazione universale dei diritti umani, la quale purtroppo non è accettata da tutti gli stati e da tutte le religioni, soprattutto per l'articolo 18 (libertà di credo e coscienza), tradendo il quale si viola anche l'art.19 (libertà di espressione) e di lì a valanga si può arrivare alla barbarie dei regimi dittatoriali, del terrorismo e dei genocidi, il che sta avvenendo anche oggi. Quest'altra dichiarazione dei diritti umani, ancorché sublimata da Unesco, non contempla i suddetti articoli.
[CzzC: il 2021.01.30 trovai che nel suddetto mio post.fb i 2 links ai diritti umani non puntavano più alle mie pagine, ma erano divenuti rispettivamente così: li ripristinai, sperando che durino]: