MARTIRI in odium fidei; senza dimenticare chiunque patisce per compiere il bene, per ...

<allcatt 2000 Cristianità #299>: San Tommaso d’Aquino (1225 ca.-1274) ebbe ad affermare che è martire "[...] non solo chi patisce a causa della confessione della fede, che si fa con le parole, ma anche chiunque patisce per compiere qualunque buona opera [...] per Cristo" (7).

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<google cittanuova> i martiri del XX secolo; Solovki le isole del martirio

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/07/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2024.07.24 <wikipedia google> saranno canonizzati il 20 ottobre gli 11 martiri di Damasco (francescani, sacerdoti e fedeli laici della Chiesa maronita) uccisi dai drusi nella notte tra il 9 e il 10 Luglio 1860 nell’ambito della persecuzione scatenata contro i cristiani da parte dei musulmani sostenuti o non impediti da locali governatori ottomani. <santiEbeati> Alcuni anni prima (1856) con il trattato di Parigi la Turchia (che aveva combattuto contro la Russia in Crimea assieme a Inglesi, Francesi e Piemontesi) fu riconosciuta come potenza avente personalità giuridica, ma parimenti il sultano doveva riconoscere nel suo impero la libertà di culto e ammettere ai pubblici uffici tutti i sudditi, senza distinzione di razza e di culto, il che molti musulmani considerarono un oltraggio al Corano e cominciarono i progrom contro i cristiani (6.000 uccisi in Libano e 1.000 in Damasco).

 

↑2024.07.17 <fb> Le martiri di Compiègne, 16 Carmelitane condannate a morte durante la rivoluzione francese per “fanatismo”. «Signor Giudice, per piacere, cosa vuol dire fanatismo?» chiese una di loro; e il giudice: «è la vostra sciocca appartenenza alla religione». La suora: «Oh, sorelle, avete sentito, ci condannano per il nostro attaccamento alla fede. Che felicità morire per Gesù Cristo!». Caddero ad una ad una sotto la ghigliottina; ultima la Priora, Suor Teresa di S. Agostino, le cui ultime parole furono: «L'amore sarà sempre vittorioso, l'amore può tutto». (Giovanni Paolo I, Angelus 24 settembre 1978).

 

↑2016.11.08 <orapros> a Damasco il 10 luglio 1860 vennero massacrati in odium fidei 8 frati francescani (sette spagnoli e un austriaco) nel quartiere cristiano di Bab-Touma (oggi bersagliato dai razzi dei jihadisti di Ghuta) dove vivevano dividendo con i poveri il loro pane. Il martirio dei francescani di Damasco è uno dei tanti episodi di sangue che hanno costellato la storia della presenza cristiana in Medio Oriente

 

2013.10.18 <aleteia> I martiri del XX secolo nel mondo: riscoprirli e riconoscerne il ruolo

 

2000.mm.gg <allcatt> di Mario Cicala, Cristianità #299 (2000) Etica cristiana e senso dello Stato. Di fronte al martirio di Giorgio Ambrosoli, Paolo Borsellino e Rosario Livatino. San Tommaso d’Aquino (1225 ca.-1274) ebbe ad affermare che è martire "[...] non solo chi patisce a causa della confessione della fede, che si fa con le parole, ma anche chiunque patisce per compiere qualunque buona opera [...] per Cristo" (7). Del resto, la Chiesa da sempre onora come martire san Giovanni Battista, imprigionato e ucciso da Erode (14 a. C.-39 d. C.) perché aveva osato puntare il dito contro di lui.

Gp2 Enciclica Veritatis splendor, #51 Tutti i caduti per la legalità, credenti e non credenti, senza distinzione, hanno testimoniato quella legge universale che s’impone a ogni essere dotato di ragione e vivente nella storia. [CzzC: la precedente frase non c'è in Veritatis splendor, la seguente invece sì] "Per perfezionarsi nel suo ordine specifico - afferma GP2 sempre nell’enciclica Veritatis splendor - la persona deve compiere il bene ed evitare il male, vegliare alla trasmissione e alla conservazione della vita, affinare e sviluppare le ricchezze del mondo sensibile, coltivare la vita sociale, cercare il vero, praticare il bene, contemplare la bellezza"

MARTIRI solo se uccisi a causa della fede o anche a causa della giustizia?

 

1949.08.11 in questa foto vedi di spalle celebrare messa il rev. Maurice Tornay, canonico del Grand San Bernardo in Tibet, martirizzato l'11 agosto 1949 da un gruppo di "monaci" seguaci di Tenzin Gyatso, il cosiddetto Dalai Lama.