LE CROCIATE: una serie di guerre, combattute tra l'XI e il XIII secolo, fra eserciti di regni cristiani europei ed eserciti musulmani
<wikipedia>: prevalentemente sul terreno dell'Anatolia e nel Mediterraneo orientale (ma anche in Egitto e in Tunisia).
Il termine crociate fu coniato nel '700.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: storia; leggende nere anticattoliche
↑2023.09.17 <giornale yt> come è avvenuto in molti altri suoi film sedicenti storici, il regista Ridley Scott è stato criticato per aver realizzato con Le crociate una pellicola piena di errori, inesattezze e distorsioni (ad es. questi 5 errori storici sulle cosiddette crociate, termine coniato nel '700); ciononostante il suo colossal del 2005 ha ricevuto un'accoglienza calorosa e grata da parte dei musulmani. Ecco perché ...
↑2019.12.20 secondo la <sinistra> sarebbe una BALLA quella delle radici cristiane dell'Europa, perché chi le riconosce negherebbe la storia multiculturale dell’Europa, dove i valori laici e democratici sono stati attaccati dal fanatismo religioso e dalla ferocia di crociati e santi inquisitori. [CzzC: certi sinistri hanno bisogno di sbianchettare il loro libro nero enfatizzando il mantra delle leggende nere anticattoliche]
↑2019.01.17 VT sul presepe degli innocenti <VT#2p39> Rattin gioca sporco contro il presepe degli innocenti?
- Gioca sull'affronto a San Rocco, lasciando equivocare che l’affronto sia configurato dall’incendio alla porta oppure dallo stesso presepe, «un affronto partito da lontano perché contrapporsi al male con atteggiamenti d'accusa e di denuncia non può che provocare altro male»;
- fa paralogismo tra un presepe, seppure di denuncia pungente, con le Crociate lontane, e allude a quelle che sarebbero tutt'altro che lontane (queste di don Matteo?);
- accusa i perseguitati (qui col fuoco alla porta della chiesa) di osare credersi "perseguitati" quando sono sconfitti, di essere del Medio-Evo post-moderno.
Convengo in larga misura con le puntualizzazioni di Gubert la settimana successiva
↑2018.12.20 <lazzaro> il bazar dei luoghi comuni contro la chiesa: Torquemada, le streghe, il sabba, la tortura, il rogo. Parla Franco Cardini, medievista di fama mondiale, che non si perse il gusto di rivalutare le Crociate o - più recentemente - l’Islam dopo Bin Laden… Ma il bello è che uno storico del suo calibro non può essere accusato di “revisionismo” solo perché difende una tesi scomoda all’opinione comune: bisognerebbe saperne più di lui sui testi, sulle fonti, sugli inoppugnabili studi scientifici cui si riferisce come qualunque professore. Anche parlando d’inquisizione.
↑2016.05.15 <uccr>: Bearing False Witness: Debunking Centuries of Anti-Catholic History: un libro del sociologo Rodney Stark che come antidoto documentato delle leggende nere anticattoliche <tempi>. Già presidente della Society for the Scientific Study of Religion e della Association for the Sociology of Religion, dal 2004 è professore di Scienze Sociali presso la Baylor University. Si definisce un agnostico culturalmente cristiano. Tra i miti confutati: chiesa antisemita, secoli bui medioevali, crociate e inquisizione, modernità nata dal protestantesimo, i cattolici e le streghe
↑2015.11.16 <Barbara Poggio sulla rivista mensile della Cooperazione usa toni sprezzanti verso i cattolici che non si fidano della gender didattica proposta, ad esempio, dall’OMS e nega l’esistenza della ideologia di gender. [CzzC: conobbi il suo nome estraendo da pag.17 del numero di novembre del suddetto mensile, dove tifa senza se e senza ma per la suddetta didattica e graffia i cattolici con illazione a crociate. Mi chiedo se tra «i corsi di educazione alle differenze nelle scuole» sublimati dalla Poggio in questo articolo, ci siano anche quello le cui docenti vollero escludere in un’aula delle medie la presenza del prof. capoclasse. Anch’io diffiderei di toni e pregiudizi che vedessero anche dove ci fosse SOLO una sana educazione a contrastare il bullismo, a rispettare opinioni e propensioni diverse anche in ambito sessuale, a promuovere le pari opportunità; ma sulla prolusione in parola oserei per Barbara un tentativo di correzione fraterna (reciprocabile) e mi piacerebbe che Coop-Sait sul prossimo numero correggesse le offese].
↑2015.02.07 <americaoggi>: Isis come le crociate? Il massone Barack Obama: «quando ci mettiamo nella posizione di pensare che ciò riguarda solo gli altri, ricordiamo che durante le Crociate e l'Inquisizione la gente ha commesso atti terribili in nome di Cristo. Nel nostro Paese la schiavitù e Jim Crow (leggi sulla segregazione razziale in Usa) troppo spesso sono state giustificate nel nome di Cristo». [CzzC: abbiamo già beccato Obama ingannatore paralogista, ma l’abnormità del confronto con Isis questa volta gli fa cogliere dissenso anche da chi non frequenta le chiese cristiane: sotto il classico masso-intonato Leitmotiv L4 proprio l’abuso di paralogismo svela la masso-preferenza per l’islamismo]
↑2014.12.30 <tempi>: Rodney Stark contro le “leggende nere” anticristiane su Medioevo e crociate. Poche settimane fa Paolo Mieli ha recensito il suo La vittoria dell’Occidente (Lindau). Oggi è Avvenire a intervistare il sociologo Rodney Stark (qui una nostra intervista) docente di Scienze sociali presso la Baylor University in Texas. Nel dialogo con Andrea Galli, il sociologo – agnostico convertito al protestantesimo, «educato come un luterano» – fa notare ... come il Medioevo e le crociate, siano oggi quasi unanimente condannate come secoli bui ed errori cristiani. Ma Stark non è d’accordo: «I crociati non hanno marciato verso Oriente per conquistare terre e bottino: si sono indebitati fino al collo per finanziare la propria partecipazione a quella che consideravano una missione religiosa; i più ritenevano improbabile la possibilità di sopravvivere e tornare in patria, e i più non tornarono».
↑2011.10.27 <Libertà&Persona>: Papa Benedetto XVI ad Assisi: «nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna...». Ma il Papa non nomina le crociate e non chiede scusa. Contestualizzare e discernere ... «Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura». Queste sono le esatte parole che il Santo Padre Benedetto XVI ha pronunciato – nel suo discorso del 27 ottobre u.s. ad Assisi – riguardo il problema della violenza esercitata da cristiani in nome della fede. Le riportiamo con precisione perché tutti sappiamo perfettamente quanto giornali e massmedia siano abilissimi nell’adattare alle loro esigenze le parole e i concetti espressi dai pontefici e perché, anche questa volta, ciò è accaduto in maniera palese. Ora, come si può notare, in realtà il papa le crociate neanche le nomina, e, soprattutto, non “chiede scusa”: parla di sentimento di vergogna (non è esattamente la stessa cosa…). Certamente però, condanna con fermezza l’uso della violenza da parte di cristiani.
↑2008.12.14 Miscellanea su Crociate, Galileo, Rosmini, diritti delle coppie gay, contraccettivi; discernere verità da tentativi di alimentare leggende nere anticattoliche.
↑1683.09.12 La battaglia di Vienna (11-12 sett 1683) pose fine a due mesi di assedio posto dall'esercito turco alla città. La battaglia di Vienna
Data: 11 - 12 settembre 1683
Luogo: Kahlenberg presso Vienna, Austria
Esito: Vittoria strategicamente decisiva della coalizione cristiana
La battaglia di Vienna pose fine a due mesi di assedio posto dall'esercito turco alla città di Vienna. Questa battaglia campale fu combattuta dall'esercito polacco-austro-tedesco comandato dal re polacco Jan III Sobieski contro l'esercito dell'Impero ottomano comandato dal Gran Visir Merzifonlu Kara Mustafa Pasha, e fu l'evento decisivo delle guerre austro-turche, conclusasi definitivamente con la firma del Trattato di Karlowitz. L'assedio di Vienna fu posto a partire dal 14 luglio 1683 dall'esercito dell'Impero Ottomano, composto da circa 140 mila uomini. La battaglia decisiva cominciò l'11 settembre, quando cioè si concluse il raggruppamento dei rinforzi dalla Polonia, comandati da Sobieski stesso, dalla Germania e dal resto dell'Austria, oltre alle forze presenti nella città.
↑1571.10.07 La battaglia di Lepanto