IRONIA offensiva di valori e simboli CRISTIANI, magari millantandosi ARTE
Abusando della LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, se la prende ciò che abbiamo di più caro, delegittima i credenti facendoli passare per imbecilli bigotti, e criminalizzandoli come omofobi incivili.
Convengo che esista anche una ironia buona, quella che più propriamente chiameremmo UMORISMO, quella del "ridendo castigat mores", ma quando quella cattiva, da maestria di odio e disprezzo, si autolegittimasse per legge, dovrebbe mettere in conto il sangue innocente, dato che la sopportazione degli ironizzati, se non cristiani, potrebbe avere limiti inferiori a quelli insegnati da tolleranza e perdono cristiani. Intanto noi mettiamo in conto che chi brandisce ironia malefica finirà per offendere la dignità umana in modo che risulterà orripilante anche per i laicisti.
Tra gli appelli anti cristianofobia vedi questo del 2012. Vedi anche propaganda anticattolica nei film.
Discernere tra ironia malefica e sano umorismo
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/07/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: cristianofobia Cristiani perseguitati anche dagli scristianizzati; uaar, cattofobia; blasfemia sedicente arte, satanismo, crocifisso con erroracci appelli anticristianofobia
↑2024.04.09 aggiungo «Amica Chips» alla mia pur breve lista di marche ai cui prodotti ho deciso di preferire quelli di altra marca, avendo appreso da <avvenire aiart google> della “pubblicità regresso” lanciata da quel venditore di patatine con offesa a Eucaristia e a suore, offesa che catalogo tra le blasfemie lecite/showbiz messe in onda da vigliaccherie che ben si guarderebbero dall’esporsi con blasfemie letali: le novizie si apprestano a ricevere l’Eucaristia dalle mani del sacerdote ignaro che la pisside è piena di patatine, così croccanti da risuonare tra le navate con un sorprendente scrocchio: roba così buona che la suorina sorride sgranando gli occhi per il piacere, mentre il sacerdote esterrefatto scopre l’inganno. Banale ironia? Pecunia non olet? Ride bene chi ride ultimo, direi, senza riferirmi alle suorine e senza allusioni minacciose, ma esercitando il mio diritto al dissenso informato; spot poi stopato? Non correggo la lista, anche per precauzione acrilamide.
↑2022.01.24 odo i risolini di Daniela Preziosi del Domani (fu al Manifesto) a <Radio3PrimaPagina qui al minuto 58 o qui.estratto.mp3> ad introduzione del suo panegirico del matrimonio egualitario al posto delle unioni civili: «esiste in 17 stati, tutti stati civili; l'hanno fatto normalmente come in Inghilterra, come altrove, l'hanno fatto in Germania, l'hanno fatto governi conservatori; e in Italia non ne parliamo neanche; lei ha ragione sul fatto che siamo indietro e dobbiamo raggiungere diciamo la parte CIVILE di questo pianeta e ...». [CzzC: vedi qui la serie di risolini in riferimento al Family day e ai cattolici: risolini sarcastici in conduzione giornalistica scorretta? Mah. Piuttosto chiediamoci cosa sarebbero i cosiddetti diritti civili nella fattispecie: forse il diritto di alludere impunemente come INCIVILE la parte umana del nostro pianeta (persone, nazioni, religioni) che distingue tra matrimonio naturale eterosex e unioni omo-transessite escludendo l'u2g?]
↑2020.03.14 ritengo che sia più un'ironica provocazione che un'offesa ai credenti questa postilla al "Dio ci ama" in tema di coronavirus;
provocazione che raccolgo per commentare l'enigma della sofferenza del dolore innocente, che fa perdere la fede in Dio a tanti, come accadde a Voltaire col terremoto di Lisbona; non credo a un Dio punitivo come visto da novelli Paneloux; mi sovvien della mostra su Giobbe, il cui grido assomiglia a quello dei nostri coetanei, una domanda di senso che, irrisposta, può tradursi in litigio con un presunto volto di Dio. La risposta divina, con Gesù, non è stata una spiegazione dell'enigma, ma una presenza buona: l'uomo ha un Tu a cui rivolgere le sue domande di senso, Gesù, volto concreto della misericordia del Padre.
↑2016.10.22 <foglio> 2.06.gg “Hillary questa sera finge di non essere anticattolica”, ha detto Dolan riferendosi alle email di John Podesta trafugate da Wikileaks che contengono sferzanti parole in libertà contro i cattolici da parte dei consiglieri clintoniani. Lei ci ha messo qualche secondo per incrociare lo sguardo di Dolan, che le stava seduto accanto, e quando lo ha fatto sembrava dire: “Poverino, dobbiamo tenercelo così”.
↑2015.01.15 <lettera43 e huffingtonpost>: Francia, Taubira, ministro della giustizia: «siamo il Paese di Voltaire e dell'irriverenza, abbiamo il diritto di ironizzare su tutte le religioni». [CzzC: si esibisce enfatica dell’individualismo libertario masso-illuminato offensivo delle relazioni personali anche in ciò che la persona avesse di più caro nella vita. Chi rivendica tale diritto, prima o poi ironizzerà la dignità umana in maniera che apparirà orripilante anche ai laicisti: staremo a vedere! Intanto solo pochi mesi dopo i rivendicatori del diritto in parola si piegarono vigliacchi e sbilanciati. E che dire dell'invocato Voltaire? Ne omaggio la disponibilità a dare la vita per la libertà di espressione altrui, ma ricorderei alla Taubira che, difensore di liberte’ ed egalite’, egli aveva anche un concetto di fraternite' in nome del quale avrebbe qui sconfessato la ministra e i di lei fratelli bulimici di diritti individuali. Ma ci potrebbe essere sotto un che di più intrigante: ai tifosi dei masso-illuminati, più anti cristiani che antiislamici, preme aggredire i simboli della cristianità con libertà di offesa trinità osceno-blasfema, al cui scopo può essere utile vantare il diritto di ironizzare il profeta islamico con turbante bombato, esibendosi così imparziali davanti ai pollacchioni che non s’avvedessero del trucco di paralogismo. Vedi anche <avvenire> e il pugno di Papa Francesco.
↑2012.06.gg <cattrom> Propaganda anticattolica nei film: Mostrano le ragazze cattoliche inespressive, impaurite, imbranat; anche cartoni animati che deridono la Chiesa cattolica (ad es The family guy (I Griffin) , South Park e Bricklberry). Passi per American Pie, dove Steve dice ad una ragazza "Sei peggio di una suora". [CzzC: farei passare meno il film di cui non ricordo il titolo in cui una delle ragazze che di mestiere solazzavano i cadetti dell'accademia marins, tramò per conquistarsene uno come marito: lui si innamorò, lei per impalmarlo si finse incinta, lui l'amava tanto che comprese che non voleva abortire perché era cattolica e si licenziò per fare il padre; lei, apprese le inaspettate dimissioni, visto perso l'affare, svelò l'inganno; lui si impiccò]
↑2012.mm.gg Traggo da appello contro la cristianofobia
In occasione dell’appello contro lo spettacolo offensivo del volto di Cristo in scena al teatro Parenti dal 24 al 28 gennaio 2012: «Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio»
Annoto la chiarezza di questi criteri di giudizio.
Nel mese di dicembre 2011 58 deputati dell’Assemblea nazionale francese hanno appoggiato l’iniziativa di Jacques Remiller (deputato dell’Unione per un Movimento Popolare) e firmato la sua dichiarazione contro le persecuzioni dei cristiani nel mondo e, in particolare, contro gli spettacoli blasfemi promossi, addirittura, dalle istituzioni pubbliche. La dichiarazione sottolinea che: “oltre al fatto che nessuna religione accetterebbe di essere trattata in questo modo, ci si può interrogare sul “bisogno” che gli “artisti” hanno di scatenarsi contro il cristianesimo tramite lo scherno, il cinismo, l’ironia (…). Molti esprimono la loro legittima indignazione manifestando pubblicamente davanti ai teatri e alle mostre. Alcune possono sembrare eccessive, ma molti non sopportano più questo diluvio di cristianofobia e hanno il merito di risvegliare una certa apatia tra i nostri concittadini che, sebbene siano d’accordo con loro, non hanno il coraggio di reagire, perché terrorizzati dai media del servizio pubblico che parlano di “fondamentalisti cristiani”. Come possiamo accettare che i soldi pubblici sovvenzionino generosamente delle opere così discutibili?”
È necessario reagire
Un’offesa pubblica richiede una reazione proporzionata, cioè una pacifica
protesta pubblica:
- Un’offesa pubblica a Dio è la maggiore offesa che si possa perpetrare poiché ha come oggetto la persona più eccellente e più degna di rispetto. Nessuno consentirebbe di vedere l’immagine del proprio padre o di una persona cara pubblicamente ricoperta da escrementi o diventare bersaglio di artefatti esplosivi. A maggior ragione, non si può tollerare che questo sia fatto alla persona più amata da milioni di fedeli molti dei quali sacrificano anche tutta la loro vita per amore di questa.
- Nel momento in cui si offende un’immagine sacra – che è importante per molti – non si offende solo l’immagine o la persona rappresentata, ma anche coloro per i quali essa è importante. Si realizza così un atto violento e si nega il rispetto richiesto dalla più elementare convivenza sociale.
- L’indifferenza e il silenzio dei cattolici sono la miglior arma nelle mani dei laicisti. Davanti a tanti sacrilegi che si commettono, a tante offese contro Dio, i suoi ministri e gli oggetti sacri, l’inerzia del mondo cattolico può essere una complicità col male e diventa essa stessa un’offesa [CzzC: non concordo che configuri ipso facto un’offesa, ma concordo che configuri complicità a meno che l’inerte non sia sotto minaccia fisica]
- La libertà di espressione, anche artistica, non può essere un principio assoluto: incontra i limiti del bene comune e dei diritti altrui. La stessa Repubblica Italiana riconosce dei limiti alla libertà di espressione e tutela il “sentimento religioso”. In particolare l’art. 21 della Costituzione vieta “gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume”, e il codice penale contempla i reati di offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose (art. 404 modificato dall’art. 8, L. 85/2006) o mediante vilipendio di persone (art. 403) e il reato di bestemmia pubblica (art. 724).
Facciamo da subito appello a tutti gli uomini di buona volontà affinché si mobilitino contro questi spettacoli, affinché si riuniscano per protestare pubblicamente e non esitino ad entrare in contatto con le autorità ecclesiastiche e civili competenti al fine di impedire, essendo ancora possibile, lo svolgimento di questo spettacolo.
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[1] Lettera di Mons. Henri Brincard, vescovo di Puy-en-Velay.
[2] Dal comunicato stampa del 14.11.2011 di Alain Escada, Segretario generale dell’Istituto Civitas.
↑2005.01.28 <Il Giornale p.6> La discriminazione anti-cattolica su 'The Passion'