IDLIB: riciclaggio dei ribelli da serie Al-Qaida ad un AL JOLANI smile manager quasi gentleman
che a dicembre 2024, supportato da Erdogan, fa cadere Assad come un fuscello
<wikipedia> Idlib capoluogo dell'omonimo governatorato
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 21/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: HTS, Erdogan, Aleppo, Homs, Maalula, Deir el zor; Ghuta; Duma; Afrin, Hassaké Sykes-Picot, Mussa-Dagh; ma Assad massacra
↑2024.12.10 al Jolani si presenta gentleman come se qualcuno lo avesse addestrato con un master pluriennale di smile manager (a Idlib e forse anche più a Nord: ora che ha vinto può anche abbandonare il nome di battaglia): per il buon nome dell’Islam e degli Occidentali complici era necessaria un’operazione di sbiancamento dei truci crimini commessi da ISIS e dalla analoga galassia di jihadisti foraggiati da quelle potenze; è evidente che l’azione fulminea di al Jolani sia un successo dell’Islam sunnita (quasi un veni vidi vici) perdente quello sciita/Iran30G$, ma USA e Israele potrebbero guadagnare meno di Erdogan: perché? Continua qui con keys alture del Golan, HTS, Fratelli Musulmani, neo-ottomanesimo, tentativo di abbattere Erdogan nel 2016, NATO, Commissioni ONU condizionate da OIC]
↑2021.01.01 <insideover> I cristiani di Idlib tentano di resistere alle vessazioni dei jihadisti (Hts e altre fazioni jihadiste), i quali imperversano sulla popolazione civile con omicidi, rapimenti, arresti arbitrari, violenze sessuali (principalmente contro le donne) e confisca o distruzione di proprietà private. La stessa Onu ha sottolineato come a Idlib vengano perpetrati veri e propri crimini di guerra contro i civili, prima vittima di un conflitto che va avanti già da nove anni.
↑2020.04.27 <vietp> la giunta jihadista di Idlib discrimina e confisca i beni delle ultime comunità cristiane rimaste nella zona (villaggi di Jisr al-Shughour e di Ya’aqubiya, Al-Qunaya, Al-Jadida e Al-Ghassania): tra di loro alcuni discendenti dei sopravissuti al genocidio armeno. Hayat Tahrir al Sham (al Qaida in Siria) è guidato da Abu Muhammad al-Julani, ex comandante sul campo dello Stato islamico.
↑2020.04.07 in questo link <siriahr> criptico leggo che HTS confisca le proprietà cristiane di Idlib. [CzzC: è vero che i terroristi annidatisi a Idlib anche in ritirata da altre zone dove hanno imperversato, hanno ampiamente diasporato, espropriato, ammazzato cristiani in Siria, ma adesso mi sembrerebbe strano che insistessero ancora contro i pochi rimasti a Idlib, visto che recentemente da Roma e da ATS si scrive assai contro i tentativi di liberare quella zona dai loro artigli.
Che osservatorio sta sotto la dizione "The Syrian Observatory For Human Rights"? Chi si firma dietro syriahr.com? Non certo l'OSDH. Supponendo che la notizia sia vera, cercherei di spiegarmi la stranezza così: forse si tratta della "consuetudine" diffusa in Medio Oriente per la quale una proprietà abbandonata da tempo è rioccupabile dallo stato o da terzi: se nella fattispecie si trattasse di proprietà abbandonate da cristiani fuggiti, sarebbe certamente ingiusto secondo il nostro diritto confiscarle, ma tale ingiustizia non sarebbe targata solo Sharia: la praticò anche Israele quando dopo la sua costituzione in stato fece fuggire i Palestinesi verso Libano, Giordania e Siria; e la praticherebbe anche oggi, stando a quanto mi disse a Cafarnao una guida turistica di cittadinanza israeliana: i cristiani (e non solo loro) debbono aver cura di tenere occupate le loro proprietà, altrimenti dopo un certo tempo vengono confiscate.
↑2020.04.07 <fides> Siria - Pasqua di carità per cristiani e musulmani anche nell’area ancora controllata da jihadisti. Nella valle dell’Oronte, nei tre villaggi di Knaye, Yacoubieh e Gidaideh (a ~50 Km da Idlib) sono ancora presenti centinaia di cristiani insieme ai sacerdoti Hanna Jallouf e Luai Bsciarat, francescani della Custodia di Terra Santa; il territorio è ancora sottoposto al dominio dei miliziani jihadisti di Tahrir al Sham, oppositori del governo siriano.
↑2020.03.11 <vietp> Il villaggio cristiano siriano di Kessab attende la fine dell’occupazione di Al Qaida di Idlib. La maggior parte degli abitanti di Idlib non è composta dagli originali residenti, che invero fuggirono anni fa all'arrivo dei terroristi, come accadde agli armeni di Kessab che <google> trovarono un primo riparo nella parrocchia armena ortodossa in Latakia; gli armeni di Kessab e quelli di Jebel Musa (Mussa_Dagh), appena al di là del confine, rappresentano ciò che rimane del vecchio Regno armeno di Cilicia, dopo il massacro ad opera dei Giovani Turchi che sterminò 1,2 milioni di persone
↑2020.03.08 <sussidiario cl> intervista al francescano Firas Lufti sull'accordo Putin-Erdogan per Idlib <oraprosiria> [CzzC: fosse anche vero che Erdogan ha accettato, seppur a malincuore, che "la Siria deve essere un paese libero e sovrano e che debba riacquistare tutto il terreno che le apparteneva", c'è ben poco da fidarsi di quel sultano; comunque preghiamo che la tregua tenga, e che si riducano le sofferenze per il martoriato popolo cristiano, sofferenze causate anche dalle nostre sanzioni; a proposito delle quali mi sfuggono le ragioni, che comunque rispetto, per le quali il Papa, oggi all'Angelus non abbia citato le sanzioni tra le cause di sofferenza e morte di tanti bambini siriani.<oraproS> Preghiera da Aleppo per l'Italia colpita dal coronavirus [CzzC: ciascuno di quelli che da Aleppo pregano per noi chiederebbe che noi togliessimo le sanzioni alla Siria, e invece lo scorso maggio le rinnovammo: non sarebbe ora di toglierle?]
↑2020.03.04 Ti parrebbe obiettivo o parziale questo giudizio del giornalista Riccardo Cristiano sulla guerra in Siria/Idlib? A <RadioAnch'io at ~1h1'30" o qui.mp3> sulla crisi migranti al confine greco-turco, dopo Valerio Nicolosi e Pietro Del Re viene invitato a spiegare di chi sarebbe a suo avviso la responsabilità di quel disastro umanitario: mentre non fa alcun cenno ai jihadisti stragisti di inermi, il R.Cristiano amico personale di Dall'Oglio dichiara che «l'origine del focolaio è Assad che fa guerra al suo popolo volendo espellere le popolazioni che ritiene inaccettabili». E le responsabilità di Erdogan? È complice solo perché non fa passare in Turchia i profughi cacciati da Assad. Continua
↑2020.02.20 <fScaglione.my> Erdogan e il ricatto di Idlib: vuole annettere la parte Nord della Siria, controllando ancor più di quanto già faccia le sorgenti che alimentano il Tigri e l’Eufrate, e allo scopo gioca al ricatto con la carta umanitaria (3M di persone nella zona di Idlib) usando come al solito i terroristi: a Idlib ci sono ~15 mila guerriglieri di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ovvero l’ultima versione di Al Qaida, supportati da una galassia di gruppi armati che comprendono ceceni, miliziani uiguri cinesi e i resti dell’Esercito libero siriano. Tutti sono stati, o sono, al soldo della Turchia che li ha aiutati nei modi più diversi, con denaro e armi, ovviamente, ma anche comprando petrolio e reperti archeologici che questi arraffavano in Siria. E soprattutto consentendo loro di usare la Turchia come una comoda retrovia ove installare uffici, basi, conti correnti, reti di trafficanti di ogni genere. <fc> Erdogan ricattatore e pirata.
↑2019.11.17 <oraproS> dai Maristi Blu leggo una puntuale analisi della attuale situazione in Siria: gli Usa mantengono il controllo dei pozzi petroliferi siriani e si riconciliano con la Turchia, essendo il sostegno americano ai curdi il principale argomento di contesa tra loro; molti avevano avvertito i curdi di questo possibile risultato. A Idlib i ribelli armati si sono ritirarsi di 10 km più a nord, il che ha messo fuori portata dei loro cannoni le 2 città cristiane della regione di Hama, Mhardé e Squelbiyé: gli abitanti di queste città esultarono per le strade. Ad Aleppo la situazione è stabile, ma i terroristi installati nei sobborghi occidentali lanciano ancora bombe sulla città.
↑2019.07.09 <zenit> Padre Raimond Girgis, francescano, superiore del Memoriale di san Paolo a Damasco: “ho provato la paura di morire mentre la mia chiesa veniva ripetutamente bersagliata da colpi di mortaio”. I cristiani si sono più che dimezzati rispetto al 2011, ma sono gli stessi musulmani a dirci tante volte “adesso sappiamo cos’è la carità cristiana, adesso sappiamo chi siete voi cristiani”. Oggi in tutte le province siriane, tranne Idlib, zona ancora sotto il controllo dei terroristi, la gente vive insieme tranquillamente, che siano cristiani o musulmani, e quel che chiedono per la loro vita è pace, stabilità, lavoro.
↑2019.04.29 <sana> Terrorists (ribelli moderati per i potentati) make archaeological excavations in Afrin to smuggle ruins to Turkey: i tesori archeologici vengono ricercati su larga scala sulle colline e nei campi intorno alla città di Afrin sotto lo sguardo favorevole degli occupanti turchi; vanno pensati con trivelle bulldozer, come hanno derubato grandi e piccole imprese ad Aleppo e altrove nella provincia di Idlib per portare il bottino clandestinamente in Turchia. La provincia di Idlib è un vero scrigno di reperti archeologici. 1/3 di tutti gli importanti monumenti archeologici siriani si troverebbero colà, 760 siti registrati, alcuni appartengono al Patrimonio Mondiale.
↑2019.01.12 <tempi> I jihadisti strappano ai ribelli il controllo di Idlib: dopo nove giorni di combattimenti, la Turchia ha obbligato i ribelli a firmare un accordo di pace con i terroristi legati ad Al-Qaida di Tahrir al-Sham; si teme ora che possa saltare l’accordo raggiunto tra Ankara e Mosca
↑2018.12.01 <bq> I jihadisti insaccati ad Idlib continuano violenze e soprusi ai danni delle comunità cristiane e confiscano come "bottino di guerra" i beni dei cristiani (armeni e greco-ortodossi) che erano fuggiti durante la guerra.
↑2018.10.31 <sussidiario> L’Occidente vuole regalare Idlib a 80mila jihadisti di al Qaeda: la Turchia cambia schema e lascia Hama, Latakia e Aleppo nel mirino dei terroristi; Erdogan organizza un vertice senza Usa, Iran e Israele. La pace si allontana.
↑2018.09.25 <agensir, oraprosiria> Da Knayeh, non distante da Idlib, ultima roccaforte dei ribelli anti-Assad e dei jihadisti filo-qaedisti del fronte Hayat Tahrir al-Sham (al-Nusra), arriva la testimonianza dei pochi cristiani rimasti, sostenuti dagli unici religiosi, due frati della Custodia di Terra Santa, rimasti al loro fianco, padre Hanna Jallouf e padre Luai Bsharat. Minacciati da rapimenti e omicidi, privati di case e terreni, tollerati nel culto sottoposto a rigide restrizioni: "Ai fondamentalisti diciamo che siamo cristiani e lo resteremo fino alla morte. Anche se nella sofferenza viviamo un tempo di grazia". [CzzC: però pare che Avvenire con l'articolo 2018.08.18 della Lucaroni abbia bevuto e diffuso più le versioni dei persecutori che quelle dei perseguitati, o sbaglio?]
↑2018.09.20 <nation antidipl> Lo scorso 13 settembre la Deputata democratica delle Hawaii, Tulsi Gabbard, ha presentato alla Camera dei rappresentanti una mozione per censurare Trump e il suo vice Pence perché proteggerebbero «al-Qaida e altre forze jihadiste in Siria ... è un tradimento al popolo americano, in particolare alle vittime dell'attacco dell'11 settembre e delle loro famiglie ...famiglie». Brett McGurk, l'inviato speciale dell'amministrazione per contrastare l'ISIS, ha affermato che «Idlib è il più grande rifugio sicuro di Al Qaeda dall'11 settembre».>
↑2018.09.17 <sussidiario> il gruppo dei 7 vuol lasciare Idlib in mano ad Al-Qaida per abbattere Assad. <repubbl> Erdogan vola da Putin <arabnw> per scongiurare l'offensiva su Idlib; <nbq> Mike Pompeo, Segretario di Stato Usa: i russi hanno ragione a dire che a Idlib ci sono i terroristi ma devono combatterli senza mettere a rischio la vita di civili innocenti. [CzzC: grazie per l'ammissione, ma ...] da quale pulpito viene la predica: solo nella battaglia di Mosul sarebbero centinaia <ansa> i civili colpiti per errore dai raid aerei della sua coalizione.
↑2018.09.15 <analisidifesa> 17 anni dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, l’Occidente sarebbe il migliore alleato di al-Qaida e degli altri jihadisti spalleggiati dalle petrolmonarchie? Ad esempio a Idlib si stima combattano 10/15 mila miliziani per lo più di Tharir al-Sham (ex Fronte al Nusra, braccio di al-Qaida in Siria) le cui milizie controllano il 60 per cento di quel territorio.
↑2018.09.13 <pn> In Iraq anche gli sciiti sono divisi tra filo-americani e filo-iraniani; prova ne sia la rivolta di Bassora (12 vittime) 07Sett proprio mentre Putin, Tehran e Erdogan discutevano per Idlib, tanto che il sito israeliano Debkafile spiegava la coincidenza con un titolo malizioso: «Mentre i leader alleati dell’Iran trattano su Idlib, l’Iraq sciita gli scoppia in faccia». Infatti il summit di Teheran è fallito e l’incertezza irachena indebolisce ancora di più l’Iran, già fiaccato dalle sanzioni Usa. Il veto di Erdogan su Idlib ne è uscito rafforzato.
↑2018.05.02 <faro> Siria rivolta popolare contro occupazione turca e le vessazioni azionate dalla galassia dei loro alleati terroristi (Fronte siriano di Tahrir e Tahrir al-Sham Hay’at (Fronte al-Nusra) nelle zone vicine ad Aleppo (al-Bab) e Idlib.
↑2018.02.13 <oraprosiria tempi> Mons. Abou Khazen vicario apostolico di Aleppo “Gesù sta patendo sulla croce per tutta la popolazione della Siria ... Qui è di nuovo l’inferno. Piovono bombe e la povera popolazione siriana non smette mai di soffrire ... Ogni volta che rinasce un briciolo di speranza ecco che questo viene sepolto di nuovo dalle bombe. Perché?”. Ciò che sta accadendo nel Ghuta orientale, a Damasco, Idlib e Afrin è una tragedia immane. Qui secondo l’Unicef sono stati uccisi, nel solo mese di gennaio, 60 bambini e molti altri sono stati feriti durante i combattimenti in corso.
2018.01.04 Repubblica si censura; aveva pubblicato un'ammissione del rischio che il famigerato Osservatorio Siriano dei diritti umani propaghi informazioni ingannevoli, quantomeno per neutralizzare i crimini reiterati dai ribelli terroristi; <antidiplom, Repubblica in 1ªedizione ammise il rischio della disinformazione da OSDH, ma poi ...
↑2017.09.21 <vietatop>: nonostante gli accordi di cessate il fuoco firmati ad Astana, la galassia dei ribelli siriani al codazzo di Al-Nusra ha scatenato un' offensiva contro le truppe governative attorno ad Hama e Idlib: si tratterebbe di un attacco ispirato dai servizi segreti americani per controbilanciare il successo dei governativi a Deir ez-Zor.
↑2017.05.16 <pnote>: «Ogni volta che abbiamo un momento in cui la comunità internazionale dà prova di unità, c’è qualcuno che prova a minare quel senso di speranza producendo un senso di orrore e indignazione». Così l’inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura agli inizi di aprile commentava la notizia dell’asserita strage di Idlib 2017.04. 4 gg fa diceva «Sulla Siria stavolta l’intesa è possibile», ma ecco la notizia polverizzante la speranza: a Saydnaya il regime di Assad userebbe i forni crematori per cancellare le tracce di tortura su prigionieri civili. [CzzC: montature di criminalizzazione?]
↑2017.04.24 <nbq>: Sarà stato proprio Assad a usare il gas? Quello contro Khan Sheikhoun (provincia di Idlib) occupata dai ribelli jihadisti il 4 aprile scorso? I dubbi sono tanti e i rapporti ufficiali contradditori, inficiati dalla propensione Us-Uk-Nato-Turco-Wahhabiti di criminalizzare Assad nella speranza di far vincere i ribelli jihadisti.
↑2016.10.28 Chi ha colpito la scuola di Idlib in Siria? 22 bambini uccisi secondo l'Unicef; il 26 ottobre nessun aereo della Forza aerea russa o siriana sarebbe entrato nella zona e <vietatoparlare> con le loro ricognizioni i Russi dimostrerebbero che le foto diffuse sui media di tutto il mondo sarebbero un collage per montare un falso. <asianews>:
↑2016.09.03 <stampa>: l'emirato di Al Nusra (Al Qaeda) si fa chiamare Fateh al Cham: trucchi semantici per attrarre altri gruppi islamisti minori, Ajnad al Cham, Liwa al Haqq, piccoli ma feroci, e continuare a ingannare un Occidente che sogna sempre un Islam educato e meno assassino: mettono autobombe, torturano e rubano come Isis nella provincia di Idlib e nelle zone di Aleppo che controllano.
↑2016.07.05 <amnestyIntern>: Amnesty International ha denunciato oggi un'agghiacciante ondata di rapimenti, torture e uccisioni sommarie da parte dei gruppi armati che agiscono nelle province di Aleppo, Idlib e in altre zone del nord della Siria, alcuni dei quali sono sostenuti da paesi quali Arabia Saudita, Qatar, e in lfb Us-Uk, nonostante si rendano responsabili di violazioni delle leggi di guerra [CzzC: solo adesso hai corretto la vista cara Amnesty? Meglio tardi che mai, e ... continua]
↑2015.12.10 <giornale et>: Homs liberata: È cominciata stamattina con la presenza di rappresentanti dell’Onu l’evacuazione pacifica di civili dei miliziani anti-governativi, la maggior parte membri di Jabhat al Nusra, la branca siriana di Al Qaeda, i quali si trasferiranno nelle regioni in mano ai ribelli (Hama e Idlib) più a nord (sono stimate 3mila unità).
↑2015.10.30 <panorama> luci e ombre sul fondatore dell'Osservatorio per i diritti umani. Chi è Rami Abdul Rahman, l'uomo che gestisce informazioni con metodi da guerra mediatica su cui alcuni avanzano dubbi. Ad esempio la notizia dei bombardamenti che sarebbero stati effettuati da caccia russi su un ospedale da campo nel nord-ovest della Siria nel governatorato di Idlib, provocando l’uccisione di 13 civili, è stata smentita pochi giorni fa dal portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova ... Dubbi sono sollevabili anche su ricostruzioni di altri episodi poco chiari: dall’abbattimento di droni inviati da Mosca nello spazio aereo turco, alle collisioni sfiorate tra caccia britannici e russi in Iraq, fino ai missili lanciati dal Mar Caspio dalle navi da guerra del Cremlino che sarebbero finiti in Iran e non in Siria.
↑2015.04.16 <agSir>: “Basta con la distruzione, basta essere un laboratorio per armi di una guerra devastante! Fermate gli strumenti di morte e la fornitura di munizioni. Siamo stanchi!”, <avvenire> dice ad Aleppo, padre Georges Abu Khazen, vicario apostolico dei latini di questa città martire della Siria, da oltre due anni sotto assedio da parte delle truppe del regime Assad e delle fazioni ribelli e adesso anche delle milizie islamiste del Califfato. La paura è che "accada quello che è successo a Idlib, nel nordovest della Siria. In una notte le milizie fondamentaliste hanno occupato tutta la città e scacciato oltre 140mila persone”
↑2012.03.gg <giornale>: Haisam Sakhanh dall’Italia torna in Siria determinato ad arruolarsi con il gruppo jihadista attivo nelle province siriane di Hama ed Idlib, formazione denominata “Suleiman Fighting Company” che, come si legge su Tracking Terrorism, è stata fondata nel 2011. Pur non essendo nota al grande pubblico, ha goduto dell’appoggio di migliaia di miliziani grazie alla solidità economica del suo fondatore: il narcotrafficante Abu Suleiman al-Hamawi.