Tra le forme di polisemia (parola con significati diversi) attenzione a quelle di ENANTIOSEMIA (parola con significati opposti ammessi)
per qualcuno <voxny> sarebbe una “malattia linguistica” dell’italiano che confonde chi lo studia dall’interno e dall’estero. Ad es: ospite, affittare, noleggiare, sposare, avanti, bandire, curioso, feriale, pauroso, passare, sanzionare, sbarrare, spolverare, storia, ...
A tali “morbosità linguistiche” si aggiungono le forme non ammesse dalla Crusca ma pretese ammissibili da influenti sgrammaticati (ignoranti<yt> o nostalgici del vietato vietare?): imparare (anche nel senso di far imparare), uscire, scendere, sedere (anche esci i soldi, scendi il cane, siedi il bambino).
Annoterei altre lacune della nostra lingua che mi farebbero pensare a “carenza di lateralizzazione”: ad esempio per, perché sono vocaboli usati per indicare sia causalità sia finalità, laddove invece la maggior parte delle altre lingue distingue rigorosamente (quia, ut; weil, um; por, para)
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/04/2019; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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