COSCIENZA, CONSAPEVOLEZZA del proprio essere e conoscere

rimando ad approfondimenti diversi per le accezioni del termine COSCIENZA in ambito filosofico, psicologico-psichiatrico, neuroscientifico, gnoseologico, mentre annoto riflessioni soprattutto per intendimenti etici in merito a libertà di coscienza, obiezione di coscienza, autocoscienza cristiana, coscienza rettamente formata, primato della coscienza individuale.

Attenzione a non cadere nel soggettivismo relativista.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/09/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: significato delle parole; libertà di coscienza(art.18), obiezione di coscienza

 

2024.09.20 <vanThuan> Come cambia la teologia morale: vedi il manuale “Teologia morale fondamentale” (Queriniana 2023) di don Maurizio Chiodi, docente alla Facoltà teologica di Milano e al nuovo Istituto Giovanni Paolo II a Roma, secondo mil quale la nuova teologia morale deve attuare una “svolta verso il soggetto … il singolare è principio dell’universale“. Questo richiede di superare la visione realistica e oggettiva della persona e optare per la prospettiva “fenomenologico-ermeneutica” secondo la quale si dà una “imprescindibilità dell’esperienza nel discorso morale”. La morale quindi non si fonda più sull’essere ma sull’esperienza, va cambiata, va storicizzata. La coscienza diventa quindi il “luogo ermeneutico della legge morale”, una mediazione continua tra soggettivo e oggettivo. Anche la nozione di “peccato” viene rivista: “la materia [ciò che si fa] non può essere un criterio univoco, stabilito una volta per sempre, in modo astratto e ab-soluto dalle condizioni storiche e personali”. In questo modo viene meno la possibilità di indicare alcune azioni che non si devono mai fare (intrinsece mala). La nuova teologia morale cambia anche il rapporto tra i mezzi e i fini nell’azione morale e riconsidera il ruolo delle circostanze, da accidentali come erano viste in precedenza, a sostanziali come avviene ora.

 

↑2023.07.01 <focus scienze avvenire> 25 anni fa il neuroscienziato Christof Koch aveva scommesso con il filosofo David Chalmers che entro il 2023 si sarebbe scoperto come i neuroni producono la coscienza. Ha perso la scommessa e pagato con una cassa di porto. [CzzC: convengo che «È più facile dire impossibile che trovare una spiegazione», nel senso che non escludo che la scommessa sia riproponibile; io, peraltro, ho fondato il senso della mia vita sulla consapevolezza di essere amato da una realtà oltre la fisica del nostro misurabile; annoto, inoltre, che quando un vero scienziato è colto dal compiacimento nel trovare spiegazione compiuta di un fenomeno prima inspiegabile, è colto anche dallo stupore per l'allargarsi dei punti di domanda su altri fenomeni osservabili o matematicamente non escludibili].

 

2011.01.24 Traggo da <l’Adigetto> Il monito di don Giulio Viviani nel giorno di S. Francesco di Sales: Benedetto XVI: «Attenzione al relativismo morale: La coscienza ha dei diritti perché ha dei doveri». Nell'Omelia di Don Giulio Viviani, tenuta oggi alla chiesa di Santa Maria del Suffragio a Trento, un invito a ricordare nei suoi insegnamenti che la coscienza gioca un ruolo fondamentale nella professione del giornalismo. Continua qui con key John Henry Newmann, diritti senza doveri