Quale CIVILTÀ vogliamo costruire? C’entra l’ETICA? C'entra la nostra dichiarazione universale dei diritti umani? E che dire ...
e che dire di chi non la sottoscrive? Conveniamo sul bene comune? Vogliamo edificare la civiltà dell’amore? Esiste anche uno scontro di civiltà?
La cultura della GRECIA antica è parte integrante della nostra civiltà. Radici della nostra civiltà
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/08/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: dignità fraternità uguaglianza solidarietà sussidiarietà partecipazione carità ben più di scimmia nuda o volemose bene; radici cristiane
↑2024.08.19 ricevo da NC due pagine estratte dal saggio “L’Impero d’Occidente” 2004 ed. Lindau, di G. Baget Bozzo. […] « La liberazione della Cristianità dall’assedio islamico fu aperta con la conquista delle Americhe; da quel momento la cristianità fu a Occidente e l’Islam a oriente … poi venne l’epoca dei lumi e l’Europa tese a denominarsi terra della ragione, identificandosi non più come religione ma come civiltà umana, di cui quella europea si intendeva la suprema realizzazione. Anche il mondo islamico venne considerato come un mondo civile e non come un mondo religioso, un mondo amico anche perché la tecnologia degli armamenti europei aveva reso desueto il pericolo musulmano. Quando Napoleone occupò l’Egitto fece agli Ulema un celebre discorso in cui analogava il deismo illuminista e l’islamismo, perché entrambi non avevano sacerdoti e sacrifici, il che non è esatto, ma … [CzzC: anche Mussolini incensò l’islam]. In nome della comune civiltà cominciò il colonialismo [CzzC: oggi neocolonialismo millantando esportazione della democrazia … Continua qui.
↑2019.09.15 Per il dono <quadrimestraleSettembre.pdf>: non si tratta di tappare le falle generate dalla crisi dell'welfare, ma di metterci nelle condizioni di affermare la nostra umanità e di ricostruire una civiltà degna di questo nome: vediamo la fecondità del dono in economia, in società e comunità, in democrazia, in fraternità. La testimonianza di Stefano Zamagni.
↑2018.01.19 da <Radio anch’io/Rai> odo Amina Natascia Al Zer, vicepresidente Ass. "Progetto ÀISHA", modenese convertita all'islam, presentata come paladina di civiltà e libertà, sermonare così <mp3 o at 01.14 del podcast> «sicuramente a noi donne musulmane non è permesso di sposare un uomo che non sia musulmano, ma ci saranno dei motivi se Dio ci ha dato questa regola» [CzzC: cara Rai, visto che stiamo usando soldi pubblici, non vi pare che una tale sublimazione divinatoria di illibertà avrebbe meritato una sonora contestazione in diretta? Continua qui]
↑2017.11.30 <giornale>: Massimo Cacciari: "Natale non è solo dei cristiani, in ballo c'è la nostra civiltà; l'indifferenza avvolge cattolici e laici, non hanno presente il significato sconvolgente della festa». [CzzC: grazie, caro Massimo, ma che dire di quando nel 2005 <in Duomo a Milano> facesti l’elogio del vivere senza fede e senza certezze con un ideale intelligente di esistenza spesa all’insegna del dubbio? E picchiavi duro contro l’apologetica che deprimerebbe la vera fede? E dicevi di non capire quelli che trovano risposte alle domande grandi? Cambi? Continua]
↑2016.08.28 Una mezza certezza da maestri di dubbio? <repubblica-Scalfari>: Oltre al terremoto di non umana origine, vediamo altri accadimenti "umani" terribili: pezzi di guerra, terrorismo, economie dissestate, crescenti povertà, diseguaglianze, corruzione; in Europa risorgono i confini, la democrazia traballa; perché questa caduta del mondo in pezzi e nel caos? La civiltà moderna e specialmente quella dell’Europa e dell’Occidente, ha globalmente contrapposto il relativismo, lo scetticismo, la forza del dubbio alle certezze dell’“assoluto”. Sarà un vantaggio o un disastro rispetto ad epoche passate, ma questo è avvenuto.
↑2016.05.05 <tempi>: Galizia/Spagna: via croci e nomi cristiani da strade e cimiteri.[CzzC: queste e analoghe stravaganze del nostrano laicismo (solite matrici della cultura dominante?) tirano la volata all’avanzata del jihadismo soffocatore della libertà, cardine della nostra civiltà, quella che da ben ben prima della rivoluzione francese è radicata nella millenaria storia connotata da simboli cristiani: trattasi di un emblematico documento di come esista chi sega il ramo su cui è seduto.]
↑2012.10.09 la parola civiltà nel bel libro “PAROLA DI BAMBINO” del dott. Dino Pedrotti:
↑2012.10.03 Trassi da <tempi> vincere la morte seguendo il crocifisso? Il problema attuale non è l’infiltrazione musulmana nell’Occidente, che pure preoccupa molti, ma il tentativo di espellere la fede dalla nostra civiltà, dal nostro modo di pensare. Trattasi di un virus che ha più ambienti di coltivazione, tra i quali il pensiero illuminista e la riforma protestante. Il Settecento, il secolo dei “lumi”, ha avuto diversi pensatori tra cui spicca Rousseau, la cui idea di fondo è che occorre eliminare la Chiesa cattolica per garantire il futuro luminoso dell’umanità: il buon selvaggio è l’uomo buono che, seguendo i suoi istinti naturali, guarirà l’umanità dal suo male, rappresentato dall’oppressione della morale cattolica e dall’istituzione ecclesiastica. [CzzC: nella mia diocesi l’ISR-FBK apre l’anno accademico con applausi curiali per il “Rousseau cristiano autentico”]. Ancora precedente è il pensiero protestante, nella versione del puritanesimo ... continua
↑1999.12.15 <vatican> Gp2: Impegno per l’edificazione della “civiltà dell’amore”. I cristiani, ricordando le parole del Signore ‘da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri’ (Gv 13, 35), niente possono desiderare più ardentemente che servire con maggiore generosità ed efficacia gli uomini del mondo contemporaneo” (Gaudium et spes, 93).
↑1975.12.31 <vatican> Paoolo VI udienza generale: ... se il nostro destino fosse quello di professarci “medici” della civiltà dell’amore? ... dedicarci alla cura, al conforto, all’assistenza, anche con sacrificio nostro, se occorre, per il bene di quell’umanità, che vorremmo vedere civile e felice ... Sogniamo noi forse quando parliamo di civiltà dell’amore? No, non sogniamo. Gli ideali, se autentici, se umani, non sono sogni: sono doveri. Per noi cristiani, specialmente. Anzi tanto più essi si fanno urgenti e affascinanti, quanto più rumori di temporali turbano gli orizzonti della nostra storia.