Il BURKINA FASO è uno degli stati molto attenzionati dalla Francia per il suo residuo coloniale
Vedi il franco CFA, la valuta utilizzata da 14 paesi africani tra cui quello in titolo: CFA = Colonies françaises d'Afrique.
<wikipedia>: ... pagina in approntamento ...
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Africa, Sahel, Franco CFA; potenza della massoneria francese, sbilanciata pro islamismo?
↑2023.08.30 <skyTg24> Colpo di stato militare in Gabon: 8 colpi di stato negli ultimi tre anni in Africa, il più recente in Niger. Nel 2020 in Mali i militari hanno rovesciato il presidente Ibrahim Boubacar Keïta e l'anno dopo hanno arrestato presidente e primo ministro, insediando il colonnello Assimi Goïta come presidente di transizione in attesa delle elezioni 2024. Nel 2021.09 in Guinea i militari hanno rovesciato il presidente Alpha Condé. Nel 2021.10 in Sudan i militari hanno estromesso i leader civili di transizione, che avrebbero dovuto guidare il Paese verso la democrazia dopo 30 anni di dittatura. Nel 2022 Burkina Faso ha vissuto due colpi di stato in otto mesi.
↑2022.10.12 L'Occidente non è riuscito a convincere l'India a votare in assemblea ONU la condanna della Russia, cosicché, pur aumentata al 46% dal 43% dello scorso marzo la percentuale della popolazione mondiale configurata dai 143 stati a favore della condanna sul totale votante, anche stavolta il "sì" non ha raccolto la maggioranza della popolazione mondiale, essendo mancato il peso degli 1,4 miliardi di abitanti dell'India. <open tgc24> 5 gli stati contrari (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Nicaragua, Siria), 35 gli astenuti, ma alcuni dei 35 stati astenutisi lo scorso marzo ora hanno votato a favore (Angola, Bangladesh, Iraq, Madagascar, Senegal), il Nicaragua contro, El Salvador e Iran non hanno votato; 8 i nuovi astenuti (Eritrea/exContro, Eswatini, Etiopia, Honduras, Lesotho, Thailandia, Togo, Uzbekistan); 10 non hanno votato (Azerbaijan, Burkina Faso, Camerun, Gibuti, El Salvador, Guinea Equatoriale, Iran, Sao Tomè Principe, Turkmenistan, Venezuela)
↑2022.03.05 <ItaliaOggi> dalla UE nuova lista antiriciclaggio, verifiche rafforzate su Cayman e Marocco: il Reg.UE n 2022/229 sostituisce la tabella allegata al reg.UE 2016/1675 ed elenca i seguenti «paesi terzi ad alto rischio»: Afghanistan, Barbados**, Burkina Faso, Cambogia, Filippine, Isole Cayman, Haiti, Giamaica**, Giordania, Mali, Marocco, Myanmar, Nicaragua, Pakistan, Panama, Senegal, Siria, Sud Sudan, Trinidad e Tobago**, Uganda, Vanuatu**, Yemen, Zimbawe + Iran e Nordcorea. [CzzC: con ** indico paesi del Commonwealth]
↑2022.03.02 <rainews tg24> ONU condanna la Russia per invasione Ucraina <jpg>: 141 sì, 5 no (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Eritrea), 35 astenuti: Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Algeria, Angola, Armenia, Bangladesh, Bolivia, Burundi, Rep.Centrafricana, Congo, El Salvador, Guinea Equatoriale, Cuba, Kazakistan, Kyrgyzstan, Laos, Madagascar, Mali, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Senegal, Sudafrica, Sud Sudan, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Uganda, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe [CzzC: non potrei che approvare il voto dell'Italia, ma fa pensare che più della metà degli umani (51,76% senza contare i 5 stati che han votato contro e i 12 che non hanno votato affatto, Azerbaijan, Burkina Faso, Camerun, Eswatini, Etiopia, Guinea, Guinea-Bissau, Marocco, Togo, Turkmenistan, Uzbekistan, Venezuela) si astenga dal condannare un'invasione illegale, pur di non farsi equivocare consenziente all'imperialismo dei petroldollari. O più della coscienza poté la bilancia dei pagamenti con Cina e/o Russia come in molti Paesi dell'Africa?]
↑2022.02.17 Dopo il golpe 2021.05 in Mali e quello del 2021.09 in Guinea, a fine gennaio c'è stato l'ennesimo golpe in BurkinaFaso, con la solita sequenza di eventi: dal malcontento popolare, al golpe militare, alla condanna degli occidentali in ritirata mentre cresce la presenza di Cina e Russia/Wagner. <sicurezzainternazionale13Feb> Nel Sahel al confine tra Benin e Burkina Faso le truppe francesi in operazione anti-terrorismo hanno ucciso 40 miliziani.
↑2021.12.31 <pagineesteri> La Task Force Takuba (Spada in lingua tuareg) in Sahel fu lanciata da Emmanuel Macron 2020.01 al vertice G5 Sahel di Pau: oltre a Francia e Italia vede la presenza militare di Belgio, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia. Tutti i reparti operano sotto il comando dell’Opération Barkhane avviata dalla Francia nel 2014 per rafforzare la propria presenza nell’Africa sub-sahariana in appoggio ai paesi alleati (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania, Niger) nel contrasto del terrorismo e dei traffici di esseri umani. Attualmente in Sahel i francesi schierano 5.100 militari, una presenza bellica che non ha eguali nella storia post-coloniale della potenza europea.
↑2020.07.31 <internazionale> Il silenzio che circonda la missione militare italiana nel Sahel. Approvando il decreto missioni il 16 luglio, il parlamento italiano ha deciso l’invio di un contingente militare nel Sahel, uno dei territori più interessati dalla lotta globale al terrorismo jihadista. Se il rinnovato impegno nel conflitto libico, contenuto nello stesso pacchetto legislativo, ha causato una reazione forte da parte dell’opinione pubblica nazionale, il nuovo dispiegamento di forze militari italiane in un contesto complesso, rischioso e dispendioso come il Sahel centrale (Mali, Niger e Burkina Faso) è, invece, quasi passato sotto silenzio. A differenza delle altre missioni estere italiane, sulla task force Takuba a comando francese, che vedrà impegnate le nostre truppe e i reparti speciali di altri paesi europei nel Sahel centrale, sono trapelate solo poche informazioni.
↑2020.05.13 <ilmanifesto> Jihad in Africa, nuovi califfati avanzano verso sud: <mappa e trend di crescita dei gruppi> in Somalia, Mali, Burkina-Faso, Niger, Nigeria, Congo, Kenya, Mozambico affiliati ad al Qaida o all’Isis, tanti gruppi e una costante: gli attacchi indiscriminati contro civili; gruppi jihadisti nati anche grazie all’ideologia e ai finanziamenti degli Stati del Golfo, con l’Arabia Saudita e, successivamente, il Qatar come principali finanziatori; aggiungi l'aggravante di governi corrotti ed inefficienti ...
↑2020.02.28 <tempi> Isis e Al-Qaida alleati nel Sahel: L’allarme lanciato da Dagvin Anderson, generale delle forze speciali Usa in Africa: «una grande minaccia per gli Stati Uniti e l’Occidente». L'alleanza in Mali, Niger e Burkina Faso sarebbe favorita dai legami etnici tra i terroristi delle due fazioni. Al-Qaida, come le mafie, porta anche servizi e una forma di giustizia in aree trascurate dai governi centrali: se i paesi africani non miglioreranno la gestione delle risorse e la governance a favore delle popolazioni, un intervento militare non potrà mai bastare.
↑2019.12.02 <acs> Ennesimo massacro anticristiano in Burkina Faso. Ma sul Corriere della Sera neanche una riga. Altri 14 nostri fratelli cristiani, tra cui diversi bambini, sono stati trucidati da fondamentalisti islamisti durante una funzione domenicale. Sono più di sessanta i cristiani uccisi dall'inizio dell'anno. ACS non si arrende al silenzio complice degli organi di stampa e continua a dar voce alla Chiesa locale che ormai da mesi continua a lanciare grida di aiuto, purtroppo inascoltate. Stamattina abbiamo intervistato monsignor Justin Kientega, vescovo di Ouahigouya, nel Nord del Burkina Faso. «noi cristiani perseguitati nell’indifferenza dell’occidente, che vende le armi ai terroristi anziché fermarli»
↑2019.09.19 <tempi> Burkina Faso il nuovo Iraq: «Cristiani, convertitevi all’islam o andatevene». Nel nord del paese africano migliaia di persone sono messe in fuga dalle violenze di una milizia islamista decisa a «occupare l’intera regione del Sahel»
↑2019.02.19 <agensir cath fides africaexp google> terroristi jihadisti in Burkina Faso uccidono quattro agenti della dogana e un sacerdote spagnolo, il salesiano Antonio César Fernández <qui.vid> 48h prima di essere assassinato
↑2019.01.20 Brutta fine per chi insidiasse il CFA? <TG2h20,30at10’25” o qui.mp3> la Francia tiene 14 paesi ex colonie d'Africa al guinzaglio finanziario e monetario con il Franco CFA, una divisa ancorata al cambio fisso con l'euro che solo Parigi può modificare e lo ha fatto. Francia che dunque ha in pugno il destino di nazioni dalle quali peraltro provengono molti disperati che rischiano e perdono la vita per fuggirne, territori ricchissimi di materie prime pregiate, ma nei quali la miseria scandalosamente dilaga e coloro che intendevano porre mano al soggiogamento economico parigino hanno fatto una brutta fine: citiamo solo Thomas Sankara in Burkina Faso e Muammar Gheddafi che <google> voleva creare una moneta panafricana. continua
↑2018.05.30 <afriexpress> tredici giornalisti africani stanno indagando su malefatte, corruzione e conti off-shore di coloro che vengono chiamati i “pezzi grossi” dei propri Paesi: indagano su un'area di 370M ab, Costa d’Avorio, Senegal, Niger, Mali, Burkina Faso, Capo Verde, Ghana, Ciad, Benin, Togo e Nigeria [CzzC: in grassetto gi stati del CFA].
↑2005.06.11 <repubblica> Cancellato il debito pubblico di 18 Paesi in via di sviluppo: un passo importante, ma non basta. I paesi del G8 hanno deciso, in accordo con Banca mondiale e FMI, di cancellare il debito di 18 Paesi poveri africani e americani: BENIN, Bolivia, BURKINA FASO, Etiopia, Ghana, Guyana, Honduras, Madagascar, MALI, Mauritania, Mozambico, Nicaragua, NIGER, Rwanda, SENEGAL, Tanzania, Uganda e Zambia [CzzC: 5 su 18, in maiuscolo, sono del giro francese CFA, il franco delle colonie francesi africane (Colonies françaises d'Afrique)] <vita2015> cosa è successo dopo