Il MALE, non solo fisico o psichico, non solo concetto metafisico, ma soprattutto morale
«E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!» (X Agosto, G.Pascoli)
<wikipedia>: non basterebbe intenderlo come opposizione lessicale al bene per cogliere la complessità dei suoi significati, né intenderlo come male in senso corporeo o psichico; più articolata è la sua concezione in filosofia e in metafisica; ancora più importante è la sua concezione morale.
La problematica del male è esposta anche nel Catechismo della Chiesa cattolica: [CzzC: da cui qui dissento]: «mi chiedevo donde il male, e non sapevo darmi risposta», dice sant'Agostino, e la sua sofferta ricerca non troverà sbocco che nella conversione al Dio vivente. Infatti «il mistero dell'iniquità» (2 Ts 2,7) si illumina soltanto alla luce del mistero della pietà.
Vedi anche libro di Benedetto XVI (pp. 198-199, 206207 e 210-211).
<yt.fb♫ barbflo frasi> Annah Arendt: esiste qualcosa tra un'impossibile resistenza al male e la cooperazione col male; la manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza, ma l’attitudine di discernere il bene dal male, la bellezza del mondo dalle sue brutture, e quindi voglio sperare che pensare possa donare alle persone la forza di saper prevenire terribili catastrofi in questi rari momenti in cui sopraggiunge la resa dei conti.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/10/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Dio lo permette? La tremenda banalità del male; il bene; il meglio; male minore, carità in verità, discernimento e giudizio, coscienza, reato e peccato, peccato originale; Sofferenza vista da Voltaire col terremoto di Lisbona, Giobbe, un Dio punitivo come visto da Paneloux? Dottrina della retribuzione? Ho il diritto di poter essere involontariamente di sofferenza per altri? dignità umana, fine vita, disabilità, bioetica
↑2024.10.28 il male NON è affatto banale. <fb google> per le immagini delle atrocità commesse il 2023.10.07 in gran parte registrate dallo stesso Hamas, quali altre parole usare se non «male/evil»? Così scrive Douglas Murray sul New Criterion; un male terribile, insondabile, tutt’altro che «banale»; eppure oggi l'idea di male puro sembra negletta da molte menti colte: forse perché troppo teologica? E vediamo suscitarsi simpatia per i carnefici. <M.Gramellini.fb> Il male non è banale, ha capacità di dissimulazione ignote ai comuni mortali, sguazza nella ambiguità, usa strategie raffinatissime …
↑2024.05.20 <cl♫> a fronte del mistero del male lasciarsi ferire e interrogare dalla realtà è la prima forma di responsabilità. Il giornalista Ezio Mauro e don Paolo Prosperi al Centro culturale Kolbe di Varese. Non riusciamo a reggere il peso del reale, a tenere lo sguardo fermo sul male; la nostra morale procede per stereotipi; utilizziamo un linguaggio malato e logiche da cinici. Da dove deriverebbe la capacità di stare di fronte al reale, giudicandolo ed esercitando la nostra responsabilità?
↑2023.10.05 <stampa> Jon Fosse, norvegese autore di romanzi, drammi teatrali, saggi, poesie e libri per ragazzi, ha vinto il Nobel per la letteratura. [CzzC: ebbe il coraggio di dire del Nobel a Dario Fo 1977 e a Bob Dylan 2016: “Premiarli è stato un errore”]. <fc> Nel suo "L'altro nome"/Settologia figure sensibili e provate dalla vita cercano un senso che vada oltre l'esperienza reale, aperte all'incontro con un Dio misterioso. <timone aleteia> nel 2012 sì convertì al cattolicesimo. <avvenire2Dic> JF il 18Ott ha ricevuto la lettera personale di Fr1 che elogia la sua scrittura, che sa «evocare i doni della grazia, della pace e dell'amore nel nostro mondo spesso oscurato».
↑2023.05.03 <cl> prefazione di Bergoglio al libro "Il senso religioso" di Giussani. «Chi sono? Perché la presenza del male? Cosa ci sarà dopo questa vita?». Sono domande che scaturiscono dalla esigenza di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo nelle varie culture: dalla risposta a tali domande non censurate dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. È ragionevole porsi queste domande, "ragionevole – forziamo l’espressione –, ma non raziocinante", parliamo di una ragione che non si esaurisce nel metodo scientifico o filosofico; un ragionevole che, per arrivare alla conoscenza, esercita il vivere insieme una compagnia vivace che, attraverso molteplici esperienze e segni, permette di arrivare a quella che Giussani chiama «certezza morale - esistenziale», che suscita stupore: solo nell’incontro si placa la mia sete. [CzzC: bello anche questo commento di Costantino Esposito, ma avrei preferito che distinguesse tra razionale e ragionevole come ha fatto Bergoglio].
↑2022.06.05 Pentecoste: <vatican agi> Strage in una chiesa cattolica in Nigeria, il dolore del Papa. <ansa> Almeno 5 uomini armati hanno fatto irruzione nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello stato di Ondo (che è lontano dal Nord e che aveva goduto di relativa pace finora): hanno sparato contro i fedeli che celebravano la Pentecoste e poi lanciato una bomba a mano; 44 morti, decine i feriti, soprattutto donne e bambini. Anche rapiti. <tempi18Giu> omelia di mons. Badejo ai funerali delle vittime: abbandonarsi nelle mani di Dio non significa arrendersi al male: «Quante altre persone dovranno morire prima che questa violenza senza senso finisca? Rivolgo questa domanda al presidente federale della Nigeria, Buhari» che è musulmano di etnia Fulani, accusato di inerzia per la necessità di fermare massacri, attentati e rapimenti.
↑2022.03.22 Libere idee in libero dibattito/Ucraina di Luca Ricolfi su <repubblica> Il meccanismo che non ci lascia discutere liberamente, senza accusarci reciprocamente di stare dalla parte sbagliata, fu scoperto e studiato nei primi anni '50 dallo psicologo sociale americano Leon Festinger: viene chiamato "riduzione della dissonanza cognitiva"; il bisogno di coerenza interna della mente umana è così forte da generare meccanismi di correzione radicali, autoinganni, la renitenza a prendere atto dei dati di realtà. Abbiamo bisogno di pensare che il mondo delle vittime sia senza ombre, e che quello dei carnefici sia del tutto privo di umanità (reductio ad Hitlerum). Ogni spiegazione del male ci appare un'offesa al bene, e il bisogno di sentirci dalla parte del bene ci impedisce di vedere i nostri limiti. Se può essere vero, come scrisse Primo Levi, che "comprendere è quasi giustificare", è altrettanto vero che spiegare il male (che è cosa ben diversa dal comprenderlo) è essenziale per evitare il suo ripetersi.
↑2022.01.27 <tempi> L’orrore della Shoah attraverso gli occhi di William Congdon nell'inferno di Bergen Belsen «Avremmo potuto fare lo stesso». Analogamente la canzone di Claudio Chieffo/1967, La nuova Auschwitz: «Non è difficile essere come loro,...». Analogamente, direi, Hannah Aarendt nel suo rapporto sulla banalità del male. [CzzC: rapportando vale per ciascuno, anche per me; vale anche per gli strateghi della 3ª guerra mondiale a pezzi con i milioni di vittime dirette e indirette causate dai loro bombardamenti (Iraq, Libia, Siria, ...) e dalle pulizie etniche (dei cristiani dal Medio Oriente, dei palestinesi dalla Palestina, ...). Preghiamo che almeno l'evidenza dei danni provocati da 30 anni a questa parte insegni loro ad evitarne altri sui confini Ucraini].
↑2021.08.02 <aleteia> il vescovo ausiliare di Los Angeles, monsignor Robert Barron, mette in guardia sull’ideologia del testo di Imagine, perché induce a giudicare la religione come una fonte di grandi mali, quando di fatto le ideologie atee si sono dimostrate molto più letali. Cantata all' apertura dei giochi di Tokyo, è considerata un inno alla PACE con una visione del mondo idilliaca senza più preoccupazioni per il futuro, con un'ideologia materialista che prescinde dalla trascendenza spirituale. «Immagina che non esista il Paradiso; è facile se ci provi. Non c’è inferno sotto di noi; sopra di noi solo il cielo». Significa che non c’è alcun criterio assoluto per il bene e il male. Non c’è un giudizio morale”.
↑2020.12.25 Buon NATALE alle amiche e agli amici su Facebook, un augurio di bene sostenuto dalla certezza che "siamo tutti fratelli", una realtà tale che Dio si è fatto uomo per aiutarci a non dimenticarla e a testimoniarla nonostante le difficoltà create dalla natura e, purtroppo, a volte create anche da noi che non sempre siamo "di buona volontà".
Quell'avvenimento di 2000 anni fa dice al nostro cuore di sperare e agire anche nonostante il male, mistero incomprensibile, oscurità squarciata da miracoli di umanità compiuti anche da tanta solidarietà silenziosa, voce del vero cuore dell'uomo. 1914
↑2019.08.21 al Meeting <tempi avvenire> Secondo il "papa nero" padre Arturo Sosa Abascal <google> superiore generale dei gesuiti, «Il diavolo esiste come realtà simbolica, non come realtà personale; ... Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, e abbiamo dei modi per indicarli ... i simboli sono parte della realtà, ... » <sussidiario> esorcisti dissentono: comunicato <A.I.E.>. [CzzC: caro papanero, hai fatto cambiare idea al papabianco Fr1? Quello che il 2014.10.30 <stampa fc> diceva in omelia «a questa generazione - a tante altre - HANNO FATTO CREDERE CHE IL DIAVOLO FOSSE UN MITO, UNA FIGURA, UN’IDEA, L’IDEA DEL MALE. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui ... ». Nella fattispecie forse nulla avrà da ridirti Fr1, confratello gesuita, ma a noi poveri christifideles certe catechesi parrebbero quantomeno CONFONDENTI...]
↑2019.01.09 <fc> Gabriele dell’Otto: «disegno il male per far nascere la voglia di bene». È famoso nel mondo come illustratore di fumetti di supereroi, ma l’ultimo suo lavoro è dedicato all’Inferno di Dante: «In un’epoca in cui prevale il cinismo», spiega, «i miei personaggi esaltano la tensione dell’uomo a dare la vita per qualcosa di grande»
↑2018.10.25 <avvenire> La filosofa ungherese Ágnes Heller pubblica la terza parte della sua trilogia sulla morale e dice: «Il MALE non può mai essere tollerato ... Nietzsche è uno dei protagonisti del libro insieme con Immanuel Kant e Søren Kierkegaard. Quello che ho cercato di dimostrare è che, quali che siano le convinzioni di partenza, le scelte morali avvengono sempre in condizioni particolari, che possono perfino contraddire le premesse teoretiche. La questione è che non possiamo apprezzare il valore di una scelta fino a quando questa non entra a contatto con la realtà, facendosi concreta, drammatica. Le teorie sono analogabili a un bastone a cui appoggiarsi mentre si procede su un terreno accidentato».
↑2018.mm.gg in Eretici, parlando di Oscar Wilde, Chesterton scrive: "La stessa lezione (di chi cerca pessimisticamente il piacere fine a se stesso) viene dalla desolata filosofia di Oscar Wilde. È la religione del carpe diem, che non è la religione della gente felice, ma delle persone estremamente infelici. La gioia non coglie i boccioli di rosa mentre ancora può farlo; i suoi occhi fissano la rosa immortale che vide Dante". Lo scontro tra bene e MALE diventa in Chesterton uno scontro anche tra ottimismo laico e ottimismo cristiano. Così infatti scrive in Ortodossia (1908): "Tutto l'ottimismo di quest'epoca è stato falso e scoraggiante, per questa ragione: che ha sempre cercato di provare che noi siamo fatti per il mondo. L'ottimismo cristiano invece è basato sul fatto che noi non siamo fatti per il mondo". Una delle teorie di Shaw che Chesterton non poteva accettare fu quella del Superuomo (pelagianesimo?).
↑2017.12.07 nella festa ebraica delle luci (Chanukkah o Hannukkah) odo a Radio1 il rabbino dire che l’esistenza del male è uno dei motivi per cui gli ebrei non hanno riconosciuto Gesù come Messia: dovrei cercare il link all’audio e approfondire
↑2017.03.23 estraggo da <ladro di SC> una lucida riflessione su Stefan Zweig, che combatté il male dell’era nazista anche se perse la speranza di sopravvivervi: «Inerme e impotente, dovetti essere testimone della inconcepibile ricaduta dell'umanità in una barbarie che si riteneva da tempo obliata e che risorgeva invece col suo potente e programmatico dogma dell'anti-umanità».
↑2016.05.21 <laTraversata>: traggo dalla lettera di Padre Romano Scalfi. ...“ il primo compito della Chiesa non è di combattere il male (A. Uminskij)”, ma di alimentare la fede dei cristiani, che è anche antidoto del male; anche la storia conferma la “debolezza” del male ... Agli inizi del 1900 Toniolo aveva previsto che “alla fine del secolo l’ideologia marx-leninista sarebbe tramontata e “a salvare l’Europa non sarebbero stati i santi, ma comunità di santi”. Il samizdat, che certamente in Russia ha contribuito al superamento del comunismo, ha sempre detto che il suo compito non era di combattere il comunismo, ma formare uomini nuovi, responsabili, consapevoli del valore di ogni persona, contrari alla violenza, disposti alla solidarietà in nome della verità e della libertà. Anche nel Vangelo non c’è una parola contro la schiavitù che dominava, ma tutti convengono che lo stesso Vangelo abbia generosamente contribuito a superare la schiavitù. Nessuno ha il diritto di condannare le campagne contro il male, ma “non possiamo illuderci”: nessuna condanna, soprattutto se si ferma alla condanna, è capace di sradicare il male alla sua origine. R.S.
↑2016.03.27 [CzzC: convengo che la misericordia sia antidoto al terrorismo come dice Papa Fr1, ma mi pare che il Papa non dica che la misericordia è l’UNICA reazione al male, come lessi da altri in riferimento agli attentati di Bruxelles: è vero che “si impone la profondità del nostro bisogno di qualcuno che si prenda cura delle nostre ferite”, ma chiediamo a quel Qualcuno anche che apra gli occhi ai potenti della Terra affinché siano meno irresponsabili e meno complici con i foraggiatori di maestri di odio; siano molteplici le reazioni al male]
↑2015.01.25 <raiTV>: Umberto Veronesi e Vito Mancuso su etica laica e il male (UV: come assenza del bene come dice Agostino, però il male ha anche una causa ambientale, ... Vengo da una famiglia religiosa che mi diede un a fede granitica, ) VM: se non esistesse il male (che l’uomo sente come ingiusto rispetto alla tensione di armonia cosmica che abbiamo dentro) non esisterebbe neanche la religione; ma è dal 2002, quando scrissi “il dolore innocente, l’handicap la natura e Dio” che non credo più al 311 e 412 dell’attuale catechismo, sofisma da cancellare, blasfemo, un Dio che potrebbe impedire il male ma lo permette per un bene maggiore .... [CzzC: qui convengo con VM: ritengo un mistero il fatto che Dio non riesca ad impedire il male e ritengo come VM sbagliato che lo voglia deliberatamente far accadere - così come lo vediamo accadere - per una ragione di bene che ci sfugge; credo che Dio aiuti ad affrontare anche il male, affiancandosi a noi, con–patendo con noi, come quando disse alla vedova di Nain “donna non piangere. Intendo il felix culpa del 412 come il tradimento di Pietro che misconobbe Gesù, non come la nascita di un bimbo handicappato o il tumore che insorge in uno sano]
↑2014.12.28 La banalità del male, libro di Hannah Arendt
↑2014.12.04 <News.Va> Il gesuita Casalone risponde a Veronesi: "Dio non agisce arbitrariamente o magicamente nella storia ... Se ritieni mutuamente esclusive la bontà e l’onnipotenza di Dio deduci che Dio non esiste, ed è la conclusione di Veronesi: se non è buono che Dio è? E se è buono, ma non può cambiare le cose, è un Dio irrilevante, che non ha nessun impatto sulle vicende umane". Come sciogliere la cosa? "La rivelazione che Gesù ci porta nel Vangelo è quella di un nuovo sguardo sulla realtà", spiega il gesuita. "La Scrittura non si domanda: da dove viene il male, ma si domanda l’inverso: che fare verso il male. Emerge una potenza di Dio nuova”.
↑2014.11.17 <blitz>: “Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio”: Umberto Veronesi sintetizza così il proprio percorso di allontanamento dalla fede. <cinquecolonne>: gli risponde Zichichi “La scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio. L’ateismo, quindi, non è un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla ... Se c’è una logica deve esserci un Autore. L’ateismo, partendo dall’esistenza di tutti i drammi che affliggono l’umanità, sostiene che se Dio esistesse queste tragedie non potrebbero esistere. Cristo è il simbolo della difesa dei valori della vita e della dignità umana. Che sia figlio di Dio è un problema che riguarda la sfera trascendentale della nostra esistenza. Negare l’esistenza di Dio però equivale a dire che non esiste l’autore della logica rigorosa che regge il mondo. Tutto dovrebbe esaurirsi nella sfera dell’immanente la cui più grande conquista è la scienza”.
↑2011.09.24 IL MALE: Charles Journet, 1891-1975 teologo svizzero fatto cardinale da Paolo VI, va annoverato i grandi teologi del ‘900. In questo saggio il mistero del male è considerato dal punto di vista teologico, della sua natura, delle sue forme, della questione centrale del suoi rapporti con un Dio onnipotente ed infinitamente buono. Male della natura, male del peccato, nella storia, e nelle pene della vita presente; inferno e purgatorio, come giudicare il male.
↑2011.04.03 VT#13p11: Politica e religione sono attività umane: la speranza è utilizzata da entrambe come strumento?
- Natoli: Concordo con Nieztsche sulla fedeltà alla terra, ma resta una questione problematica, un elemento discriminate tra credenti e non. Non esiste vittoria definitiva del bene sul male. La Redenzione non riguarda il futuro, è del dolore del passato, ma non si dimostra. Determinante è la fede: il passaggio non è razionale. Uno può avere competenze, ma se non ne ha esperienza c'è differenza antropologica.
Come interpreta il filosofo la Resurrezione?
- Natoli: Il problema è già dentro i Vangeli: Cristo è sparito. La Resurrezione è un'elaborazione teologica di Paolo. Nella dimensione di radicalizzazione dell'incarnazione Gesù risorge nella sua sequela: chi lo segue lo fa rivivere.
[CzzC: Natoli tifato da lumi come Mancuso?]
↑2007.10.30 <culturacattolica>: Benedetto XVI nel suo libro Gesù di Nazaret, ha affrontato due volte il tema del male: Gesù istituisce i Dodici, la Chiesa con una duplice destinazione: per stare con Lui e quindi per mandarli ad annunciare il bene ed esorcizzare cioè liberare dal male: oltre che illuminare la mente con la verità del Dio vivente che parla e agisce qui e ora come parlava e agiva allora, è anche una lotta contro il male da ogni parte venga; l’irruzione della fede cristiana nel mondo è liberazione dalla paura dei demoni, una paura che non è scomparsa, nonostante lo scetticismo e l’illuminismo.
↑2007.08.10 <fidae.it> La risposta cristiana al problema del male (Card. Jean-Louis Tauran)
Da sempre di fronte al male gli uomini gridano verso il cielo: perché? La permanenza di una tale domanda, all'origine della maggior parte dei miti e sempre presente nelle riflessioni dei saggi, dei filosofi, dei mistici, dei teologi, manifesta che nessuno è mai riuscito a dare una risposta soddisfacente.
↑1994.mm.gg Norberto Bobbio: "gli dei che hanno fallito. Alcune domande sul problema del male". Gli avvenimenti di Sarajevo superano la soglia del comprensibile, al di là della quale nasce inevitabilmente la domanda sulla presenza invincibile del male nel Mondo. [CzzC: a prescindere dal fatto che, se fosse vissuto, Bobbio avrebbe visto di peggio, ad esempio con Isis e Boko Haram, è possibile dubitare di quell' invincibile, ad esempio fidandosi del vincitore della morte, affascinati dal quale vivono, oggi come da secoli, tanti testimoni che non solo credono nella suddetta vincibilità, ma convincono di essa con la loro vita anche altri uomini: vedi pag 75-88 di questo testo del 2015 che a pag 81 cita appunto quello di Bobbio a proposito delle testimonianza
- di Madre Teresa di Calcutta che riusciva a dare il più bel sorriso della vita ad un morente raccolto dalla strada,
- di Andrea malato di Aids, che si spense felice di avere trovato il senso della vita, nel bene e nel male, anche se in precedenza bestemmiava chi lo assisteva pregando
- di Rose a Kampala che si china sul fetore delle carcerate e ridà sorriso ed energia ai malati di Aids
- di un siberiano di 17 anni,
- di Edimàr un menino de rua di Brasilia ammazzato perché si era rifiutato di ammazzare.
Kafka diceva "esiste un punto di arrivo, ma nessuna via": i suddetti testimoni non avevano censurato le esigenze fondamentali del cuore che additano il punto d'arrivo e avevano incontrato la via sentendola giusta]