SANDRO MAGISTER 1943: vaticanista tendenzioso come tanti repubblicones esperti in divide et impera?
CzzC: ancorché S.Magister paresse pro B16°, prendo con le pinze le sue critiche a Fr1, come in generale quelle dei repubblicones che negligono i cattolici uniti nel Magistero petrino preferendo che la chiesa diventi democratica quantomeno modo protestante: come cercarono di scardinare il gregge additando retrò i pastori GP2° e B16°, ora potrebbero tentare di scardinare rispetto a Fr1: se ieri serviva allo scopo il piccone progressista, oggi potrebbe servire di più quello conservatore, magari intersecando un aduso illuminato intento]
<wikipedia>: giornalista, scrittore, vaticanista per diverse testate del gruppo editoriale
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/10/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: attenzione all’eventuale doppio gioco dei repubblicones
↑2022.11.18 il libro “La fine della cristianità e il ritorno del paganesimo”.della filosofa francese Chantal Delsol è citato da <SandroMagister> per descrivere riti, morale e dottrina della nuova religione della natura: sta venendo meno la fede nella dignità sostanziale dell’essere umano, per far posto a una dignità conferita dall’esterno, sociale e non sostanziale, come avveniva prima del cristianesimo [CzzC: trovo troppo forti certe tinte, ma vere alcune osservazioni che mi fanno pensare a eco-bio, ambientalite, New Age, Scientology, tuttavia scuso la pachamama più di Magister. Anche <vanthuanobservatory> avanza una critica a questa Delsol]
↑2019.10.12 Magister, A.M.Valli, Lib&Pers <magister, valli L&p nbq> citano Padre Martín Lasarte Topolanski, uno dei 33 ecclesiastici voluti da Fr1 per il sinodo sull’Amazzonia: egli addita tre malattie che rendono sterile l’evangelizzazione di quell'area, malattie favorite da linee pastorali e mentalità che si sono radicate nel ’68 e nel decennio 1970-80: antropologismo culturale, moralismo sociale, secolarismo.
↑2018.10.19 Magister, riferendosi a questo discorso di Fr1 del 2018.05.30 titola <repubbl> che Papa Fr1 starebbe dalla parte di Mosca nello scisma ortodosso di Kiev [CzzC: attenzione alle introspezioni dei repubblicones nelle cose di chiesa: non sarebbe la prima volta che li si vede inclini a calcare il framing del divide, troppo sovente in sintonia con i Leitmotiv masso-protestanti del teorema "aveva ragione Lutero": a mio avviso costoro vedrebbero come fumo negli occhi una ritrovata unità tra cattolici e ortodossi (paventata dall'inaspettato incontro Fr1-Kirill/Cuba2016.02) prima che tra cattolici e protestanti: l'odierno scisma nel polmone orientale del cristianesimo rema contro la riunificazione dei due polmoni Roma-Costantinopoli nella Chiesa di Cristo, il che non parrebbe affliggere gli illuminati di cui sopra e nemmeno i cadudem che organizzano l’incontro cattolici-massoni in Umbria, guarda caso con i valdesi.]
↑2018.04.09 secondo <smagister> poca gioia e tante invettive sarebbero presenti nella esortazione apostolica "Gaudete et exsultate" di Fr1: ad es nel §115 contro quei "media cattolici" che cercano "di compensare le proprie insoddisfazioni" violando l'ottavo comandamento "Non dire falsa testimonianza", pur di "distruggere l'immagine altrui senza pietà": la esortazione è stata firmata il 19marzo, il giorno finale della "saga Viganò" con la colossale "fake news" ai danni di B16°. [CzzC: più delle influenze ad personam ipotizzate da Magister vedrei, nella parte meno construens, quelle della Scuola di Bologna) <stampa.spot; le frasi più significative/FC; civ.catt; OpusDei>
↑2018.03.12 Benedetto XVI è in sintonia con Papa Francesco e contesta chi lo denigra <republ huff sussid fattoq fc> B16° contesta lo «stolto pregiudizio per cui Fr1 sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano di oggi». [CzzC: immagino che abbiano udito qualche acufene i soliti piccati a montare cunei tra B16 e Fr1; ma attenzione al giallo <a.socci gloria cronica Tosatti> col taglio della lettera (qui integrale/SandroMagister) di B16° (da segreteria Viganò?): convengo con <A.M.> Valli che ci sarebbe di che indagare sulle patologie della comunicazione: è vero che tra i teologi dei volumetti che Viganò propose alla referenza di B16 c’è anche quel Peter Hünermann che lo odiava?]
↑2016.06.07 <espresso.repubblica Magister>: Alice nel paese di "Amoris laetitia": la critica di una studiosa australiana all'esortazione postsinodale. "Abbiamo perso ogni punto d'appoggio e siamo caduti come Alice in un universo parallelo, dove nulla è ciò che sembra essere" [CzzC: prendo con le pinze le critiche dei repubblicones che negligono i cattolici uniti nel Magistero petrino preferendo preferendo che la chiesa diventi democratica quantomeno modo protestante: come cercarono di scardinare il gregge additando retrò i pastori GP2° e B16°, ora potrebbero tentare di scardinare rispetto a Fr1: se ieri serviva allo scopo il piccone progressista, oggi potrebbe servire di più quello conservatore, magari intersecando un aduso illuminato intento]
↑2015.10.12 <wikipedia>: durante lo svolgimento del sinodo sulla famiglia, Magister pubblica il testo di una lettera riservata firmata da 13 cardinali e consegnata al Fr1, in cui si criticano le "nuove procedure sinodali" volute dal Papa stesso, accusate di "facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse"
↑2014.11.15 Da:
CzzC A: Sandro Magister /Espresso
Oggetto: Il Papa disorienta molti vescovi perché gioca su più piani e
spesso si contraddice
Egregio Dott. Sandro Magister, mi permetto di scriverLe ... Il Suo articolo 13/11 su Italiaoggi dal titolo in oggetto mi indusse a riflettere e a commentarlo ponendo domande all’autore in aiuto al discernimento mio e di amici in questa pagina il cui link Le passerei ... continua.
↑2012.04.16 <repubblica> Magister: per i lefebvriani è l'ultima chiamata all'ovile, altrimenti è scisma. Ma Roma farà di tutto per evitare l'irreparabile. Dall'Australia, il teologo John Lamont spiega che una riconciliazione è possibile