WERNER KARL HEISENBERG 1901-1976: PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE e non solo

<wikipedia>: Premio Nobel per la fisica nel 1932, fu uno dei fondatori della meccanica quantistica: nel 1927 introdusse il principio di indeterminazione,

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ma si pose anche domande cruciali sul senso dell'esistenza come sulla «divisione fra il sapere e il credere», vedi un dialogo tra Heisenberg, Planck, Einstein e Pauli, 4 dei più grandi uomini di scienza della storia. Heisenberg sintetizza così la questione: «Le scienze naturali sono in un certo senso il modo con cui andiamo incontro al lato oggettivo della realtà. La fede religiosa, viceversa, è l’espressione di una decisione soggettiva, con la quale stabiliamo quali debbano essere i nostri valori di riferimento nella vita». Heisenberg subito aggiunge: «Devo ammettere che non mi trovo a mio agio con questa separazione, dubito che alla lunga delle comunità umane possano convivere con questa netta scissione tra sapere e credere».

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: verità; ragione e razionalità; logica; filosofia; causalità, oggettività, Jean-Luc Marion; la chiave della conoscenza

 

2023.12.04 <avvenire> forse una nuova teoria fisica per conciliare la relatività generale di Albert Einstein (che spiega la gravità attraverso la curvatura dello spaziotempo con la teoria dei campi nel continuo) e la meccanica quantistica di Werner Karl Heisenberg (che governa le particelle più piccole dove lo spaziotempo non sono dei “continui” come nella relatività generale ma dei “discreti” - quantizzazione del campo - in cui esistono limiti alla divisibilità delle grandezze; più il principio di indeterminazione).

 

↑2023.06.18 annoto questa riflessione di padre Cavalcoli "La questione dell’etere non è di poco conto" perché riguarda il rapporto della fisica sperimentale con la cosmologia filosofica e la metafisica. L'annoto soprattutto per la risposta che dà al prof. Giovanni Castelli, il quale distingue il metodo scientifico dalle argomentazioni filosofiche. Cavalcoli gli replica che le entità materiali, in quanto enti, entrano nell’orizzonte dell’oggetto della metafisica, i cui principi fondamentali sono il principio di identità e di non contraddizione, il principio di finalità e il principio di causalità: chi negasse il principio di non contraddizione, confuterebbe se stesso e sarebbe solo in cerca di un pretesto, per giustificare sul piano morale la doppiezza e l’ipocrisia contro il precetto evangelico: “Il vostro parlare sia sì sì, no no”. [CzzC: non mi piace questo parlare in contrapposizione: mi pare che Cavalcoli sia focalizzato così tanto sul principio di non contraddizione da ignorare quello di indeterminazione].

 

↑2017.03.25 <filosofia&scienza>: Durante gli anni del nazismo Heisenberg viene ostacolato nella carriera; difende i fisici ebrei, cercando di impedirne la persecuzione; viene attaccato sul giornale delle SS e incarcerato, una notte, dalla Gestapo. Agli inizi della seconda guerra mondiale era convinto che la Germania avrebbe perso, ma quando questa invase l’Urss, egli ebbe qualche tentennamento: per la contesa il mondo, non è meglio la prima, della seconda? Ma il dilemma durò poco, dissolto dalla entrata in guerra degli Usa. Intanto il regime sperava nel suo grande fisico, in grado di fare l’atomica. Sorvegliato dal regime, ma anche dalle spie americane, Heisenberg si muoveva con circospezione, tanto che ancora oggi gli storici dibattono: si impegnò, almeno per qualche tempo, per dare l’atomica ad Hitler, o fece il possibile per boicottarla? Chi scrive propende per la seconda ipotesi.

 

↑2016.08.31 <lib&pers>: Nuova biografia di W.Heisenberg: vi si analizza anche il suo interesse per la filosofia e il dilemma morale in rapporto al nazismo. Noto interessante il capitolo sul filosofo cattolico Romano Guardini (Heisenberg nel 1973 rievette il premio “Romano Guardini”) che dal 1923 insegnò a Berlino dove, nonostante l'ostilità anticattolica di colleghi atei o protestanti, attrasse migliaia di studenti, professionisti, intellettuali, anche i ragazzi della Rosa Bianca, alcuni dei quali convertiti dal protestantesimo al cattolicesimo.

 

↑2016.07.24 <tempi fb> La guerra silenziosa di Heisenberg, il fisico tedesco che boicottò l’atomica di Hitler. Agnoli ripercorre la vita del grande scienziato entrando nel dibattito storico sulla possibilità di un’arma che avrebbe permesso al Reich di vincere la guerra

 

↑2016.02.24 <filosofiaescienza>: L’idea dell’ onnipotenza della razionalità così come quella dell’assoluta impotenza della ragione umana, non appartiene ai grandi scienziati (e neppure ai grandi filosofi), socraticamente convinti che più si penetra nella conoscenza, più si scopre la profondità del reale: vedi ad esempio qui scienza bellezza e mistero secondo Newton, Curie, Heisenberg. <aleteia/Agnoli>: scienziati credenti (e oranti <zenit>) che hanno cambiato la storia dell’umanità

 

↑2010.09.04 <avvenire> Caro Hawking, e l’istante prima del Big Bang? Il «principio di indeterminazione» di Heisenberg ammette l’apparizione dal nulla di piccole quantità di energia (si parla di «fluttuazioni») ...  Il nostro universo è nato dal «big bang» circa 13.7 miliardi di anni fa, ma non sappiamo cosa sia avvenuto dall’istante zero a un tempo valutato in «10 alla meno 43 detto «tempo di Planck»