Avvenire 23/12/2009 pag 29
recensione
Tullio Vinay: fede, opere e utopie di un pastore valdese
DI CLAUDIO TOSCANI
«Se Tullio Vinay fosse vivo nell’Italia e nel mondo di oggi potrebbe rifare, riscrivere, ripredicare le stesse cose ed essere come sempre controcorrente e attuale». Queste le parola della figlia Paola alla recente presentazione di una biografia sul suo straordinario genitore, pastore valdese, animatore di molte iniziative culturali e fondatore di due centri ecumenici, senatore della Repubblica tra gli anni Settanta e Ottanta, Giusto delle Nazioni come suona l’onorificenza concessagli dallo Stato d’Israele nel 1981 per aver salvato numerosi ebrei dalla deportazione.
«È una eredità – concluse Paola Vinay – non facile quella che egli lascia, ma possiamo raccoglierla se riusciamo ad avere l’agape come linea guida delle nostre vite». Agape, infatti, banchetto comune che, nel ricordo dell’ultima cena e della celebrazione eucaristica, univa insieme i componenti delle prime comunità cristiane, è un termine greco che si traduce con «amore», o «carità». E Agape è stato il nome del primo villaggio progettato e realizzato (nel 1951) per l’incontro e la riconciliazione, dopo la guerra, dei giovani di tutte le nazioni, nelle valli valdesi del Piemonte. Il secondo, invece, chiamato Servizio Cristiano, ancorché nutrito dal medesimo spirito di dedizione e di solidarietà, sorse qualche anno dopo a Riesi, nel cuore di una Sicilia ferita da schiaccianti servitù politiche, sociali e culturali. Abbracciata, è proprio il caso di dire, da una introduzione di Paolo Ricca, fraterno amico di Vinay, e da un saggetto finale a firma di Goffredo Fofi, questa biografia, come dice lo stesso Fofi, ha il duplice effetto di richiamare lettori e ammiratori, da un lato al «mistero dell’iniquità» così legato com’è alla «banalità del male» e, dall’altro, a invitare comunque ad agire bene, perché non sta a noi giudicare il peso delle nostre azioni.
Scorrendo le tappe essenziali del libro si resta impressionati dalla fervente e poliedrica attività di questo pastore valdese (1909-1996). A cominciare dagli anni in cui esercitò a Firenze il suo ministero e nella città salvò il più possibile di vite umane, mettendo a repentaglio la sua e quella dei suoi cari (moglie e figlia oltre che parenti), sino all’edificazione, tra mille difficoltà, dei due suddetti centri di assistenza e di spiritualità. Vivere con i diseredati e presenziare in Parlamento (Dal 1976 al 1983 è stato Senatore della Repubblica, eletto come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano); partire per il Vietnam in soccorso alle migliaia di prigionieri occidentali vittime di inaudite violenze e adoperarsi per un possibile Ministero della Pace; scrivere libri e predicare. In una parola, dare caratura profetica al significato di agape: amore di Dio per gli uomini, risposta degli uomini a Dio cominciando ad amarsi tra loro.
Paola Vinay
TESTIMONE D’AMORE
Claudiana. Pagine 203. Euro 19,00