ROMEO CASTELLUCCI 1960: non solo a Parigi la merda sul volto di Cristo, ma altrove con meno fetenza,

Foto. Regista teatrale Nel 2011 - 2012 suscita contestazioni l’esibizione della sua teatrale "Sul concetto di volto nel figlio di Dio", rappresentata prima a Parigi e poi anche in varie sedi italiane (con tagli mirati anche per meno fetenza?)

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: offese al volto di Cristo e il pastore valdese A.Esposito offende gli offesi; castellucci teologo conferma merda MART bestemmia discernimento

 

↑2016.04.05 Anche al Mart di Rovereto si esibisce il Castellucci spettacolo (merda?) sul volto di Dio. [CzzC: don Sergio e la CuriaTN sanno bene che Castellucci ha confermato (qui audio delle sue parole) che intendeva proprio merda quella gettata sul volto di Cristo, ma fanno bene ad usare prudenza, ad evitare scontri, a schivare invece che a sfidare i furbetti che intendono lucrare anche lordando i simboli cristiani]

 

↑2013.01.24 Il pastore valdese Alessandro Esposito ricorda la merda sul volto di Cristo di un anno fa e sbeffeggia in merito i cattolici: perché? Perché si permisero la libertà di espressione di contestare quelle offese al volto di Cristo: odi il sermonante valdese paladino della libertà di espressione all’indirizzo dei cattolici: censori rappresentanti dell’odierna inquisizione che, a secoli di distanza da una prassi consolidata in ambito vaticano ... cattolicesimo bigotto e oscurantista... censura preconcetta, fatta di pregiudizio ed ignoranza ... integralisti ...L’arte si legittima da sé, non deve rendere ragione ad alcuna (presunta) autorità morale, perché, per parafrasare Nietzsche, ... continua. [CzzC: Castellucci gode e ringrazia? Fosse solo lui! Comune sentire con comuni matrici?]

 

↑2012.01.22 <lib&pers>: Castellucci mente e getta merda [CzzC: perché mentirebbe? Nell’opera di Castellucci “sul concetto di volto nel figlio di Dio”, sfigurante il volto di Cristo alla fine dello spettacolo va in scena (tagliata in qualche occasione?) un gruppo di ragazzi che lancia contro quell’immagine una serie di oggetti molto simili, nel colore, ad escrementi. Su questo punto, in due diverse interviste, Castellucci prima affermava trattarsi di escrementi e poi smentiva; alcuni si sono divertiti a coglierlo in castagna: vedi le sue parole 11/11/2010 udibili tra 4’57” e 5’25” di questo video.youtube oppure qui estratto audio.mp3:

... quindi fare incontrare l’escatologico con - a questo punto con questa performance - la scatologia in senso letterale, quindi la merda, quindi da un certo punto di vista illuminare la merda con la luce divina, ma anche il contrario, insomma, gettare un po’ di merda sul sul volto di Dio.”]

 

↑2012.01.17 CzzC: scrivo a Pisapia, Sindaco di Milano, questo APPELLO; anche altri lanciano APPELLI e protestano a difesa del volto di Cristo e della dignità dei Cristiani.

Ovviamente c’è chi difende la sublimità del Romeo, ed onta i risentiti

- come permalosi, anziché legittimi difensori di dignità

- come banali censori Papa-succubi, anziché capaci di distinguere feccia da arte.

I difensori di Romeo sublimano pure

Andreas Serrano, che lo ispirò con PISS CHRIST, foto di un crocifisso immerso nella sua urina,

Antonin Artaud (pure musa di Castellucci) che invitava a bruciare le chiese e a squartare i sacerdoti.

Che si stia agitando pro Nobel qualche emulo dei successi di Dario Fo?

 

↑2010.10.gg <teatroecritica>: Sul concetto di volto nel figlio di Dio. Forse avrei dovuto dire: torniamo a quello che si “sente”. Dato che la soglia di mimèsi a cui approda Castellucci non è solo visiva, ma come vedremo anche olfattiva: sul pubblico infatti inizia a spandersi un odore acre neanche avessero aperto decine di latrine sporche ... sguardi esterrefatti, nasi coperti ... sorrisini ... dopo l’ennesimo pannolone sostituito, il vecchio viene fatto adagiare sul proprio letto, la scena naturalistica è ironicamente e definitivamente implosa grazie all’entrata ammiccante proprio di Castellucci che rovescia mezza tanica di putrido liquame sull’anziano padre. Senza pietà il vecchio  viene cosparso di merda, questo didascalismo suggellerà anche il finale della performance quando padre e figlio lasceranno la scena e il volto di Cristo verrà sfregiato dall’interno per ferirsi di quello stesso liquido e lasciare il posto alla mastodontica scritta “You are not my shepherd”, “Non sei il mio pastore” .