Padre Mounir Hanachi , sacerdote salesiano nato ad Aleppo, parroco a Damasco: la prima vittima in guerra è la verità,
<salesiani 2018.02>: Ghuta non è un quartiere di vittime perseguitate dal regime. È l’esatto contrario. Padre Mounir è direttore del centro salesiano della parrocchia di San Giovanni Bosco, un oratorio che ospita oltre 1200 giovani dalla seconda elementare all’università, “per concedere loro qualche ora al giorno di serenità, di servizi essenziali come l’acqua e l’elettricità che in casa non hanno. Ecco perché ci siamo chiamati Oasi di pace”.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/04/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2018.02.22 la prima vittima in guerra è la verità, impazzita su Ghuta come su Aleppo <prosiria, tempi> parla padre Mounir di Damasco: «Ghuta non è un quartiere di vittime perseguitate dal regime. È l’esatto contrario. Sono anni che sparano missili sulla capitale, uccidono innocenti, poveri civili» <youtube> «noi vogliamo che il governo metta fine a questa situazione in ogni modo possibile» <et 12Mar>
↑2017.04.15 <Siria>: «Lasciate il nostro popolo libero di risorgere». Parlano i cristiani siriani Khaled Salloum, Mons Abou Khazen, Padre Mounir, Nabil Antaki nel 6° anno consecutivo di passione. Sembrava un sogno quando l’ambasciatrice americana presso l’ONU parlò come i siriani si aspettavano da anni: «Non dobbiamo necessariamente concentrarci su Assad, come la precedente amministrazione. La nostra priorità è capire come far finire la guerra, con chi dobbiamo lavorare per fare davvero la differenza per il popolo siriano». Ma 59 missili Tomahawk di Trump ... continua