MAX PLANCK iniziatore della FISICA QUANTISTICA, Nobel 1918

Un realista che ammetteva di essere religioso, ancorché non credente in  un Dio persona come quello cristiano.

Divisione fra il sapere e il credere? Vedi un dialogo tra Heisenberg, Planck, Einstein e Pauli, 4 dei più grandi uomini di scienza della storia.

<digiland> un passo tratto dalla sua ultima conferenza tenuta alcuni mesi prima della morte: “Chi è addetto alla costruzione delle scienze troverà la sua gioia e la sua felicità nell’aver indagato l’indagabile e onorato l’inosservabile”.

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2023.12.04 <avvenire> forse una nuova teoria fisica per conciliare la relatività generale di Albert Einstein (che spiega la gravità attraverso la curvatura dello spaziotempo con la teoria dei campi nel continuo) e la meccanica quantistica di Werner Karl Heisenberg (che governa le particelle più piccole dove lo spaziotempo non sono dei “continui” come nella relatività generale ma dei “discreti” - quantizzazione del campo - in cui esistono limiti alla divisibilità delle grandezze; più il principio di indeterminazione).

 

↑2016.08.09 <filosofia&scienza> Max Planck può essere considerato il padre della fisica quantistica (“quanto d’azione” minimale determinato moltiplicando la frequenza della radiazione per una costante universale chiamata in seguito “costante di Planck”. Ma non è di ciò che si vuole parlare, quanto della persona e della filosofia di Planck. “La decisione di dedicarmi alla scienza fu conseguenza diretta di una scoperta che non ha mai cessato di riempirmi di entusiasmo fin dalla giovinezza: le leggi del pensiero umano coincidono con le leggi che regolano la successione delle impressioni che riceviamo dal mondo intorno a noi, sì che la logica pura può permetterci di entrare nel meccanismo di quest’ultimo. A questo proposito è di fondamentale importanza che il mondo esterno sia qualcosa di indipendente dall’uomo …”. Siamo di fronte ad un atto di fede di tipo realista, come sarà sempre anche per Einstein.

 

↑2015.04.11 <youtube>: Marco BersanelliL’universo visto da Planck: verso l’alba del tempo. Festa di Scienza e Filosofia, quarta edizione. Foligno, Monastero di Sant'Anna.

 

↑2010.09.04 <avvenire> Caro Hawking, e l’istante prima del Big Bang? Il «principio di indeterminazione» di Heisenberg ammette l’apparizione dal nulla di piccole quantità di energia (si parla di «fluttuazioni») ...  Il nostro universo è nato dal «big bang» circa 13.7 miliardi di anni fa, ma non sappiamo cosa sia avvenuto dall’istante zero a un tempo valutato in 10 alla meno 43 detto «tempo di Planck»

 

↑2009.11.27 «DIVISIONE tra il SAPERE e il CREDERE» viene fuori da un dialogo tra alcuni dei più grandi scienziati del secolo scorso, un dialogo tra HEISENBERG, PLANCK, EINSTEIN e PAULI. Quattro dei più grandi uomini di scienza della storia. Heisenberg sintetizza così la questione, dice: «Le scienze naturali sono in un certo senso il modo con cui andiamo incontro al lato oggettivo della realtà. La fede religiosa, viceversa, è l’espressione di una decisione soggettiva, con la quale stabiliamo quali debbano essere i nostri valori di riferimento nella vita». Heisenberg subito aggiunge: «Devo ammettere che non mi trovo a mio agio con questa separazione, dubito che alla lunga delle comunità umane possano convivere con questa netta SCISSIONE tra sapere e credere».

 

2002.mm.gg <disf> Nel 1947 si era sparsa la voce di una conversione al cattolicesimo del celebre fisico tedesco Max Planck: il fatto non avrebbe stupito più di tanto gli entusiasti ascoltatori delle sue conferenze che, ormai da un decennio, erano sempre più dedicate ai rapporti tra religione e scienza, a partire da quella tenuta in varie località delle province baltiche nel maggio 1937 e intitolata proprio Religion und Naturwissenschaft (Religione e Scienza). La notizia fu smentita dallo stesso scienziato, ormai ottantanovenne, in una lettera scritta a W.H. Kick a pochi mesi dalla morte, nella quale ammetteva di essere sempre stato profondamente religioso ma dichiarava di non credere in «un Dio personale, tanto meno nel Dio dei cristiani». La dimensione religiosa, tuttavia, domina ampiamente tutta la sua vita e la sua opera scientifica e traspare a diversi livelli nei suoi numerosi scritti.