MONS LUIGI BRESSAN Arcivescovo di Trento 1999-2016

fu nunzio nel sud-est asiatico e copresidente della conferenza mondiale delle religioni per la pace

Da Wikipedia: 4° di 11 figli, laureato in Diritto canonico diplomato Pontificia Accademia Ecclesiastica. Nel 1978 è inviato a Ginevra presso le Nazioni Unite ed poi inviato speciale della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo. Pro-nunzio apostolico in Pakistan, Vescovo dal 1989, nunzio a Singapore, in Thailandia e Cambogia, delegato apostolico in Malesia, Laos e Birmania. Il 25 marzo 1999 è nominato arcivescovo di Trento. Nel 2005 presidente della Commissione CEI per l'Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione tra le Chiese e presidente di Missio. Dal 2012 è vicepresidente della Conferenza Episcopale Triveneta e co-presidente della conferenza mondiale delle religioni per la pace

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Pagine correlate: consacrati

 

↑2014.08.28 Vita Trentina#34p6: Arcivescovo Bressan: il diritto della libertà di coscienza è fondamentale: una grave lacuna nel progetto di legge è l’assenza di una garanzia per la libertà di chi nella vita quotidiana, per motivi religiosi o filosofici, dissente dalle impostazioni proposte dalla legge; non è un testo che unisce, ma divide; tutto è rimesso alla scuola e ad associazioni gay-lesbiche misconoscendo il diritto primario dei genitori; le “lobby” possono influire. [CzzC: queste parole dell’Arcivescovo Bressan hanno spiazzato illuminati curiali devoti PD che non si aspettavano un cotale discernimento da un Pastore solitamente accomodante: scompigliata l’agenda con cui il PD mirava a far approvare il ddl PAT2/2014 in tempo utile per illuminare il bando PAT che spesa i corsi di formazione per scardinare gli stereotipi di gender (parole come mamma e papà in semantica di legge  naturale)].

 

↑2014.01.05 da VT#1: L'arcivescovo di Trento è stato eletto co-presidente della Conferenza mondiale delle religioni per la pace, all'indomani della IX Assemblea di quest'organismo che si è tenuta a Vienna il 22/11/2013. Il vescovo di Trento era stato sollecitato ad assumere pure il compito di moderator, incarico delicato che il vescovo si è sentito di dover declinare per gli impegni in diocesi e nella Caritas nazionale.

 

2012.11.24 trassi da Trentino Corriere delle Alpi «No a scontri ideologici sul voto a Cristo Re». Sembrava una festa quasi dimenticata, che passava sotto tono: qualche decina di fedeli, un rappresentante dell’amministrazione comunale, la lettura del voto e amen [CzzC: qui il testo letto fino allo scorso anno]. Ma quest’ anno la celebrazione del voto del 1946 a Cristo Re ha riaperto la discussione tanto che è intervenuto l’arcivescovo Luigi Bressan con una lettera alle comunità cristiane per smorzare i toni di una polemica (semplificando tra “tradizionalisti” per enfatizzare i toni del voto e “progressisti” per riportarlo in una dimensione più attuale) che rischiava di provocare profonde divisioni tra le parrocchie. Continua qui

 

↑2005.mm.gg Nel 2005 durante la messa della domenica di Pasqua il Vescovo Bressan ha criticato duramente il romanzo di Dan Brown Il codice da Vinci.