LUCIO ROSSI dal 2001 al CERN dove diresse il progetto magneti&superconduttori: fede amica della ragione
«Non c'è mai stato un punto di arrivo, cerchiamo l'assoluto e Dio»
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: scienza e fede; domande su fede e ragione: scissione tra sapere e credere? Bersanelli; Agnoli; «cielo stellato sopra di me, ...»
↑2022.11.18 <youtube♫> La fisica dell'infinitamente piccolo e il mistero delle origini. Il prof Lucio Rossi è celebre anche per aver lavorato al CERN-LHC. <fb2023.09> prototipo di un magnete dipolo destinato all'aggiornamento ad alta luminosità del Large Hadron Collider: questo prototipo dipolo magnete, chiamato anche D2, è stato completato in Italia in collaborazione tra INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare & CERN. È attualmente in corso un ciclo termico nell'ambito del programma di prova in SM18 in preparazione al suo utilizzo nell'HiLumi LHC
↑2021.04.05 Anche nella fisica più avanzata «Non c'è mai stato un punto di arrivo, cerchiamo l'assoluto e Dio». Agnoli intervista lo scienziato Lucio Rossi che lavora al CERN ed è stato nella squadra del Bosone di Higgs. [CzzC: continua qui con keys scienza, fisica, dubbio sistematico, ricerca il senso, senso religioso, essenza dell'umano, Albert Einstein, pensiero debole]
↑2019.04.04 <filosofiaescienza> da un post di Francesco Agnoli/2022.09 traggo un riassunto delle risposte date dal fisico Lucio Rossi.
Chi è veramente religioso si pone le domande di senso (ad es. qual è il nostro destino?); la fede è sì certezza, ma di quella mai paga, il che accade anche nella scienza, pur se fede e scienza hanno domini diversi: l'una si pone più il come, l'altra il perché.
Il Mistero è l’intuizione che c’è una realtà che ne implica un’altra, il che accade anche nella natura delle leggi fisiche; la via della conoscenza è inesauribile, e, se riconosciuta e accettata, conduce all’Infinito: in questo senso il Mistero è amico dell’intelligenza, la stimola, non va contro la ragione, ma la spinge ad intuire, ad ammettere un oltre come aveva ben chiaro un filosofo scienziato come Blaise Pascal [CzzC: qui un riassunto più esteso; vedi anche Blaise Pascal e i giovani del 68]