Mons. Giulio Viviani, cerimoniere pontificio fino al 2010
<webdiocesi, vicariatusurbis et>: sacerdote trentino, nato a Pinzolo 1956
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Pagine correlate: consacrati
↑2021.06.17 <it.scribd 1jpg 2jpg> avvicendamenti e nuove nomine nel clero trentino. Estraggo: mons Giulio Viviani parroco a Mezzocorona; mons Angelo Gonzo Civezzano Albiano, Lona ,,,; don Rolando Covi anche Lizzanella oltre S. Maria e Vallarsa; don Giampaolo Tomasi prof Seminario, collab zona Vallagarina anche assistente diocesano Azione Cattolica
↑2016.01.21 In qualità di coordinatore del comitato per il Giubileo in diocesi, Viviani tiene presso l’Auditorium Beata Giovanna la prima delle conferenze previste dal programma decanale per l'Anno giubilare della Misericordia: l'incontro ha come titolo: "Le parole del Giubileo". Locandina. [CzzC: miei appunti e commento]
↑2014.04.26 <youtube>: "Emozioni tra le pagine" - Al Parco dei Mestieri, luogo speciale del Trento Film Festival per le scuole e le famiglie, l'incontro con i testimoni del libro "Karol Wojtyla trentino" alla vigilia della canonizzazione di Giovanni Paolo II.
↑201a.mm.gg vorrei linkare almeno alcune delle bellissime riflessioni che Mons. Giulio pubblica su Vita Trentina e che ho messo da parte ritagliate: se in futuro avrò + tempo ...
↑201a.mm.gg <vicariatusurbis>: iPad nella liturgia? Di Maria Teresa Pontara Pederiva: quando sento parlare di libri liturgici con l’aggettivo “sacro” ... cos’ha di diverso un iPad che contiene il medesimo testo?
Giriamo la domanda a mons. Giulio Viviani, trentino classe 1956, docente di liturgia allo Studio teologico di Trento e per 17 anni cerimoniere pontificio: «Una cosa sono i libri che contengono la parola di Dio, altra il Messale e i Rituali che non portiamo in processione, come invece si fa con l’Evangeliario. È vero che è uso comune parlare di vesti, libri, suppellettili “sacri”, ma la sacralità non è data dalle cose in sé. Per secoli gli oggetti non venivano benedetti, le chiese non erano consacrate, perché la sacralità è data dall’uso. La consuetudine di benedire, consacrare è venuta in seguito, e poi si è consolidata. La veste, come il libro, è sacra per l’uso che se ne fa».
↑2013.02.13 Odo a Radio Trentino in blu: siamo colpiti dalle dimissioni del Papa e Mons V. non trova di meglio che giudicare eccessiva l’esposizione mediatica dei recenti Papi con i viaggi in giro per il mondo: è vero che è il capo della Chiesa cattolica, ma solo in quanto Vescovo di Roma e dunque in comunione con gli altri Vescovi. [CzzC: cfr Leitmotiv L1, anche se i toni di Mons. V. sono assai pacati,↑ come s’addice a chi fu tanto tempo a stretto contatto dei Papi, cui tenne perfino gli esercizi).
↑2012.10.gg <lavignadelsignore>: Viviani: "la mia partenza non fu così serena, i gendarmi si attendevano che sarei stato confermato e invece non fu così, questo è dispiaciuto. Ma sono tornato a Trento d'accordo con il vescovo, ci sto bene”.
↑2011.01.24 Traggo da <l’Adigetto> Il monito di don Giulio Viviani nel giorno di S. Francesco di Sales: Benedetto XVI: «Attenzione al relativismo morale: La coscienza ha dei diritti perché ha dei doveri». Nell'Omelia di Don Giulio Viviani, tenuta oggi alla chiesa di Santa Maria del Suffragio a Trento, un invito a ricordare nei suoi insegnamenti che la coscienza gioca un ruolo fondamentale nella professione del giornalismo. Continua qui con key John Henry Newmann, diritti senza doveri
↑2011.01.24 Oggi S.Francesco di Sales: No relativismo, sì coscienza rettamente formata: Una coscienza che ha necessità però di essere formata consapevolmente, educata seriamente. Qui occorrerebbe rifarsi ad un nuovo beato che per la sua fecondità di pensatore, scrittore e divulgatore potrebbe essere dichiarato o almeno riconosciuto compatrono dei giornalisti: il Cardinale John Henry Newmann, beatificato nel settembre scorso da Papa Benedetto XVI. «Newman intendeva la coscienza sia come senso morale, ossia ciò che ci fa distinguere il bene dal male, che senso del dovere, ossia ciò che ci spinge a fare il bene. In diverse sue opere egli descrive con insuperabile suggestione la voce del foro interiore che ci guida, ci induce a scegliere alcune cose e ad evitane altre. ... Newman era così convinto del potere autorevole della coscienza da considerarla la migliore prova dell'esistenza di Dio poiché una legge in tema testimonia un legislatore esterno. In uno dei sermoni predicati a Dublino egli afferma: Questa Parola a noi interna, non solo ci istruisce fino ad un certo punto, ma fa sorgere necessariamente nei nostri animi l'idea di un Maestro, un Maestro invisibile e nella misura in cui ascoltiamo quella Parola, e la utilizziamo, non solo impariamo di più da essa, non solo i suoi dettati ci appaiono più chiari e le sue lezioni più ampie e i suoi principi più coerenti, ma il suo stesso tono diventa più forte e più autorevole ed obbligante.»
↑2010.09.21 <trentino, vitatrentina>: dopo 17 anni all'Ufficio per le celebrazioni liturgiche del Santo Padre mons. Giulio Viviani torna a Trento. Una sorpresa?
↑2008.08.20 Monsignor Giulio Viviani ripropone la storia dell'antica chiesa di san Pellegrino in Vaticano
↑2006.06.26 25 anni di sacerdozio festeggiato dai suoi parrocchiani