Il processo a GALILEO GALILEI fu uno scontro tra scienza e fede?

se fossi obbligato a segnare una delle 4 risposte (sìsì, sìno, nosì, nono), segnerei sìno, ma osservo che

- il perimetro del 1633 tra i campi di scienza e fede era assai più sconfinabile di oggi, come pure abbondava la commistione tra Cesare e Dio: accadevano invasioni di campo che oggi si ravvisano solo in certe teocrazie islamiste e in certe dittature politiche;

- discernerei argomentando assai diversamente rispetto a quei 67 prof che firmarono per negare a B16° di parlare a La Sapienza di Roma su scienza e fede

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2024.04.15 <F.Agnoli.fb> il cardinale Walter Brandmüller (uno dei firmatari delle 5 domande sull'interpretazione di “Amoris Laetitia”) è un grande storico della Chiesa: sfatò la diceria secondo cui quello con il grande astronomo Galileo Galilei fu uno scontro tra fede e scienza. [CzzC: sìno: occorre discernere nel contesto del 1633] Ricordiamo che un secolo prima, nel 1539, Lutero sbeffeggiava il cattolico Copernico con queste parole: «La gente dà retta a un astronomo venuto fuori chi sa dove, il quale si sforza di dimostrare che la terra gira e non i cieli e il firmamento il sole e la luna … questo pazzo desidera mettere sottosopra l'intera scienza dell'astronomia, ma le sacre scritture ci dicono che Giosuè comandò al sole di fermarsi non alla Terra» (Bertrand Russell storia della filosofia occidentale Tea 1991).

 

2010.01.01 nell’ambito dell’iniziativa “La sfida del cuore”, il Centro Culturale Rebora contempla la mostra didattica su Galileo Galilei (già al Meeting Rimini/2000 e distribuita da Euresis:) “tra mito e realtà