ETTY HILLESUM (1914-1943)

Scrittrice olandese ebrea, vittima dell’olocausto. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, ebbe anche la possibilità di salvarsi, ma decise, forte delle sue convinzioni umane e religiose, di condividere la sorte del suo popolo. Morì ad Auschwitz il 30/11/1943

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[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/03/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ricerca del senso della vita tesa alla verità, opzione preferenziale per i poveri, dialogo

 

2023.03.03 <avvenire> Edith Stein, pietra d'inciampo per ebrei e cristiani? Robiati Bendaud torna criticamente sulla figura della santa per indagare il significato della sua conversione per il popolo eletto e per il dialogo interreligioso. Quando rese noto il suo desiderio di farsi cattolica, il gruppo filosofico riunito attorno a Husserl manifestò la propria delusione: a quel tempo fra gli studiosi e gli accademici prevaleva la fede luterana e la cultura cattolica era vista negativamente. A dire il vero, la futura carmelitana si stava già allontanando dal maestro, che le aveva preferito l’altro allievo Heidegger, salvo poi pentirsene più avanti. [CzzC: l’articolo cita anche Simone Weil ed Etty Hillesum]

 

↑2017.02.08 <avvenire> «Scopro che sono un pozzo e nel fondo di questo pozzo c’è Dio», diceva Etty Hillesum. Il confronto fra i preti trentini, arricchito anche dalla testimonianza del prete scultore don Marco Morelli, ha evidenziato anche la forte valenza vocazionale di una testimonianza sincera della bellezza della vita sacerdotale.

           

↑2009.03.15 «trasformiamoci in balsamo, come scrisse Etty Hillesum, e l'umanità saprà riconoscerci senza bisogno d'altro. Nemmeno delle chiese». E citando Etty Hillesum l'inserto del notiziario parrocchiale esplicita: «Una cosa diventa sempre più evidente per me: e cioè che tu [Dio] non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare noi stessi». [CzzC: mie annotazioni a margine del notiziario parrocchiale]