SAN CARLO BORROMEO 1538-1584 (vissse solo 46 anni)
<wikipedia>: tra i massimi riformatori della Chiesa cattolico-romana nel XVI secolo, assieme a sant'Ignazio di Loyola e a san Filippo Neri: tra le riforme di maggior importanza da lui proposte ed accettate dal Concilio di Trento, vi fu l'istituzione dei seminari per la formazione dei presbiteri e la loro educazione.
<tracce>: combatté l’individualismo religioso di marca protestante [CzzC: però nelle valli svizzere/Mesolcina non disdegnò accanimenti da inquisizione], risvegliò la pietà popolare, diffuse scuole di Dottrina cristiana, invitò ai sacramenti della Confessione, all’adorazione del Santissimo Sacramento, esortò alla pratica delle opere buone e dei digiuni. Nella pietà e nella pastorale di san Carlo hanno un posto preminente la Madonna e la devozione ai Santi: si dice che al suonar dell’Ave Maria, ovunque si trovasse, si inginocchiava per salutare la Vergine, trascinando tutti i presenti con la forza del suo esempio.
<santiebeati>: impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas».
<google> Fraternità sacerdotale dei missionari di San carlo Borromeo
Ovviamente c’è anche <chi> lo descrive anche come personaggio discusso.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Santi
↑2022.11.09 un frate mi passa questa lettura sulla vita di San Carlo Borromeo: uno dei maggiori conquistatori di anime "con la preghiera". Di nobile famiglia, nipote di Pio IV, fu tonsurato com'era frequente per i maschi secondogeniti, brillante studente a Pavia, divenne cardinale nel 1560 a soli 22 anni; nel 1562, morto il fratello maggiore, avrebbe potuto chiedere la secolarizzazione, per mettersi a capo della famiglia, ma restò nello stato ecclesiastico con una meditata e difficile decisione, cui seguì una conversione spirituale (preghiera, digiuno, ascesi); ordinato prete il 17 Luglio 1563, consacrato vescovo il 7 dicembre del medesimo anno a 25 anni, fu determinante nell'ultima sessione del Concilio di Trento (1562-63). Visitò ogni angolo della vastissima diocesi (terre lombarde, venete, genovesi e svizzere), fondò seminari, sostenne i poveri, assistette i malati, difese i diritti della Chiesa contro i signorotti, fu organizzatore e normativo tanto osteggiato dai renitenti alla disciplina che la sua vita fu attentata nel 1570.
↑2017.11.04 Nella festività di San Carlo un frate mi passa questa lettura del breviario odierno che riporta un discorso tenuto da San Carlo sul vivere la propria vocazione; estraggo: «Facciamo il caso di un sacerdote che riconosca bensì di dover essere temperante, di dover dar esempio di costumi severi e santi, ma che poi rifiuti ogni mortificazione, non digiuni, non preghi, ami conversazioni e familiarità poco edificanti; come potrà costui essere all'altezza del suo ufficio? ... Eserciti la cura d'anime? Non trascurare per questo la cura di te stesso, e non darti agli altri fino al punto che non rimanga nulla di te a te stesso»
↑2016.10.gg <TotutTuus 2016.10 libri>: il primo Catechismo Universale nella storia della Chiesa Cattolica (cioè destinato a tutti i parroci del mondo, di ogni tempo e luogo e perciò utile anche ai laici), auspicato e poi supervisionato da San Carlo Borromeo, fu promulgato nel 1566 dal Papa San Pio V: «Mossi da tale stato di cose i Padri del Concilio Ecumenico Tridentino, con il vivo desiderio di adottare qualche rimedio salutare per un male così grave e pernicioso, non si limitarono a chiarire con le loro definizioni i punti principali della dottrina cattolica contro tutte le eresie dei nostri tempi, ma decretarono anche di proporre una certa formula e un determinato metodo per istruire il popolo cristiano nei rudimenti della fede, da adottare in tutte le chiese da parte di coloro cui spetta l'ufficio di legittimi pastori e insegnanti» .
↑1993.mm.gg <tracce1993>: combatté l’individualismo religioso di marca protestante, risvegliò la pietà popolare, diffuse scuole di Dottrina cristiana, invitò ai sacramenti della Confessione, all’adorazione del Santissimo Sacramento, esortò alla pratica delle opere buone e dei digiuni. Nella pietà e nella pastorale di san Carlo hanno un posto preminente la Madonna e la devozione ai Santi: si dice che al suonar dell’Ave Maria, ovunque si trovasse, si inginocchiava per salutare la Vergine, trascinando tutti i presenti con la forza del suo esempio.