BASUKI AHOK TJAHAJA PURNAMA sindaco cristiano di capitale musulmana abbattuto con accusa di blasfemia

Quando 2016.05 <repubblica>: Sadiq Khan, musulmano, divenne sindaco di Londra, qualcuno segnalò felice reciprocità con il sindaco cristiano di capitale musulmana, Basuki Ahok Tjahaja Purnama da 2014.11 governatore di Jakarta (Indonesia), il quale, però, prima delle elezioni del 2017 sarà accusato di blasfemia*, battuto e condannato a 2 anni di prigione.

* Su cosa si basa l'accusa? Ahok in un comizio aveva ricordato che l’Indonesia è una nazione laica dal punto di vista della Costituzione, invitava a non usare la religione per scopi politici, e aveva detto che «travierebbe l’islam» chi brandisse alla lettera il versetto coranico Al-Maidah 51 («O voi che credete, non prendete come alleati ebrei e cristiani») per sostenere che i musulmani non possono votare un cristiano alle elezioni. Ciò aveva precisato perché gruppi di estremisti islamici da mesi continuavano a dire che un paese musulmano non può essere guidato da un cristiano.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 21/11/2020; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2017.05.12 [CzzC: in relazione all’evento in titolo (Ahok ex sindaco cristiano di Jakarta abbattuto con accusa di blasfemia e condannato a 2 anni di prigione) commento su facebook e chiedo parere a PB]

 

↑2017.05.09 Indonesia: <corriere foglio tempi tpi>: imprigionato per blasfemia il governatore cristiano di Jakarta Basuki Ahok Tjahaja Purnama: aveva già perso le elezioni di aprile dopo che gli estremisti islamici che lo avevano falsamente accusato di blasfemia. Cresce il fondamentalismo nel Paese con il maggior numero di musulmani al mondo. L’accusa blasfemia risale al 2016.09. Durante la campagna per la rielezione del governatore, in decine di migliaia hanno manifestato a Jakarta per chiedere l’arresto del governatore uscente Ahok, che il 19/04/2017 è stato battuto da Anies Baswedan, ex ministro della Cultura indonesiano, musulmano.