ANTONINO ZICHICHI: mi piace come credente, meno per No-HuWarm
Il suo libro «Perché io credo in colui che ha fatto il mondo» testimonia la grande alleanza tra scienza e fede; mi piace meno quando sostiene che il surriscaldamento della Terra sarebbe causato solo per il 5% dalle attività umane.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 05/12/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: fede e ragione; global warning, GlobalCompact, negazionismo del cambiamento climatico, sovrappopolazione
↑2019.09.30 <huff open> In un'analisi apparsa sul Giornale, il fisico Antonino Zichichi: «Il riscaldamento globale dipende dal motore metereologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole»; e si rivolge a Greta Thunberg: "Non dovrebbe interrompere gli studi, come ha detto di volere fare". [CzzC: mi dispiace, caro Zichichi, che la spari così grossa con il confronto 5% a 95%, senza documentare con dati: se fosse vero quel che dici, che cioè l'aumento di temperatura sulla Terra dipenderebbe per il 95% dalla aumentata potenza del Sole, dovremmo misurare un aumento di temperatura anche su Mercurio, Venere, Marte, Giove rapportato alle loro diverse distanze ed alle loro diverse atmosfere: ne hai notizia? Anche nel 2017 dicesti a Zapping che il riscaldamento globale è la più grande bufala di tutti i tempi: allora dicevi che l'uomo vi concorreva per meno del 10%, ora sei sceso al 5%: scenderai ancora?]
↑2017.05.15 <zapping> Antonino Zichichi: “Il Riscaldamento Globale è la più grande bufala di tutti i tempi ... hanno costruito modelli matematici che ricorrono a troppi parametri liberi, arbitrari; calcoli alterati con delle supposizioni per fare in modo che i risultati diano loro ragione. Ma il metodo scientifico è un’altra cosa ... L’inquinamento esiste, è dannoso, e chiama in causa l’operato dell’uomo. Ma l’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento. Al novanta per cento, il cambiamento climatico è governato da fenomeni naturali dei quali, ad oggi, gli scienziati non possono conoscere le possibili evoluzioni future. Ma io sono ottimista”. [CzzC: caro Zichichi, e se i calcoli che hai fatto tu (mostraceli) per affermare che l’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento, fossero più aleatori di quelli degli scienziati cui dai dei buffoni? In attesa di conoscere i tuoi calcoli che portano al «<10%», mi limito a osservare che in soli due secoli l’uomo ha immesso in atmosfera, bruciando fossili, una quantità di gas serra superiore a quella immessa dagli umani in migliaia di anni precedenti, quantità di gas che la biosfera aveva impiegato miliardi di anni a togliere dall’atmosfera imprigionandoli nei combustibili fossili. Vedi anche 2019.09.30]
↑2017.03.06 <aleteia> «Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve essere un Autore», ha scritto Zichichi, professore emerito di Fisica Uni_BO, vincitore del Premio Fermi ed ex presidente dell’European Physical Society (EPS) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A lungo diversi esponenti del mondo anticlericale hanno messo in dubbio la sua autorità scientifica avendo più volte affermato di credere in Dio grazie alla scienza. Tuttavia, ancora oggi, Zichichi risulta avere un H-index (indice di impatto sul mondo scientifico) pari a 62, come Stephen Hawking (62) e ben superiore, ad esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio Nobel Sheldon Lee Glashow (52).
↑2017.02.28 <uccr>: il fisico A. Zichichi: l’esistenza della scienza prova che siamo figli di una logica non del caos. Nonostante sia acremente avversato da anticlericali, Zichichi risulta avere un H-index (indice di impatto sul mondo scientifico) pari a 62, come Stephen Hawking (62) e ben superiore, ad esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio Nobel Sheldon Lee Glashow (52).
↑2014.11.17 <blitz>: “Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio”: Umberto Veronesi sintetizza così il proprio percorso di allontanamento dalla fede. <cinquecolonne>: gli risponde Zichichi “La scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio. L’ateismo, quindi, non è un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla ... Se c’è una logica deve esserci un Autore. L’ateismo, partendo dall’esistenza di tutti i drammi che affliggono l’umanità, sostiene che se Dio esistesse queste tragedie non potrebbero esistere. Cristo è il simbolo della difesa dei valori della vita e della dignità umana. Che sia figlio di Dio è un problema che riguarda la sfera trascendentale della nostra esistenza. Negare l’esistenza di Dio però equivale a dire che non esiste l’autore della logica rigorosa che regge il mondo. Tutto dovrebbe esaurirsi nella sfera dell’immanente la cui più grande conquista è la scienza”.